• 11 anni fa
Dedicato a tutti quelli che per convenienza, per vigliaccheria, per interessi .…, dicono che a Isola delle Femmine la mafia non esiste,

OH YES!!!!!!

Dedicato a tutti quelli che pensano che la mafia a Isola delle Femmine non esiste perché non “sparano un bel colpo in testa” a chiunque trovi la forza il coraggio (il dovere civico) di parlare di denunciare,

OH YES!!!!!!

Dedicato a tutti quelli che pensano che far prevalere la legalità combattere l’ingiustizia far vincere il diritto fare emergere la VERITA’ sia roba da sbirri da “infami” e da “celebro leso”

OH YES!!!!!!

8 GIUGNO 1982 ASSASSINIO A ISOLA DELLE FEMMINE DI VINCENZO ENEA

21 MAGGIO 2013 REQUISITORIA DEL P.M. FRANCESCO DEL BENE CON LA RICHIESTA DI 30 ANNI DI CARCERE AL BOSS MAFIOSO FRANCESCO BRUNO

22 MAGGIO 2013 IL GIUDICE MOROSINI LEGGE LA SENTENZA DI CONDANNA A 30 ANNI PER IL BOSS BRUNO FRANCESCO PER AVER ASSASSINATO IL COSTRUTTORE VINCENZO ENEA

23 MAGGIO 2013 21° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI ISOLA DELLE FEMMINE IN CUI MORIRONO IL GIUDICE GIOVANNI FALCONE LA MOGLIE MORVILLO E GLI UOMINI DELLA SCORTA

8 GIUGNO 2013 31° ANNIVERSARIO DELL’UCCISIONE PER MANO DELLA MAFIA DEL COSTRUTTORE DI ISOLA DELLE FEMMINE VINCENZO ENEA

In una lettera anonima presi di mira anche i magistrati Del Bene e Ingroia

“Per l’omicidio di Vincenzo Enea i giudici hanno condannato un innocente”. E’ in sintesi il contenuto di una lunga e articolata lettera anonima recapitata qualche giorno fa al blogger di Isola delle Femmine, Pino Ciampolillo, promotore di numerose denunce contro l’illegalità e battaglie ambientaliste. La missiva, spedita da Palermo, adesso è al vaglio dei carabinieri e del magistrato Francesco Del Bene, che ha chiesto e ottenuto qualche settimana fa dalla corte d’Assise di Palermo la condanna a 30 anni di reclusione per Francesco Bruno, già all’ergastolo per un altro fatto di sangue, accusato di avere fatto parte del commando che uccise l’imprenditore di Isola delle Femmine, Francesco Enea. L’anonimo racconta in modo dettagliato i momenti dell’agguato, avvenuto l’8 giugno del 1982 e punta il dito contro i giudici, definendoli incapaci perché hanno punito anche in questo caso la persona sbagliata. Contrariamente a quanto avviene tutt’intorno, secondo l’estensore della lettera, a Isola delle Femmine non c’è mai stata mafia. Circostanza, questa, che ha tenuto in vita un personaggio “indiscreto” come Pino Ciampolillo. Non mancano, poi, offese ed epiteti pesanti all’indirizzo dell’imprenditore ucciso e dei suoi sei figli. Rivolgendosi a Ciampolillo lo invita, se ha coraggio, a pubblicare la lettera integralmente nel suo blog “Isolapulita”. Una seconda missiva, scritta a mano, sarebbe stata recapitata nella stessa giornata alla locale stazione dei carabinieri. Anche in questo caso il contenuto è al vaglio degli inquirenti. E comunque, sarebbe simile all’altra nota, stampata invece al computer. segue....
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/06/blog-post_7.html

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