Dopo la sentenza "siamo rimasti sconcertati. Poi sono subentrati dolore, rabbia, amarezza e pianto però ci sono questioni che meritano una reazione". Così Bruno Pesce, coordinatore dell'Afeva (Associazione familiari vittime dell'amianto) di Casale Monferrato, a margine della conferenza stampa convocata dopo la sentenza emessa ieri dalla Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio la sentenza di appello per intervenuta prescrizione nell'ambito del processo Eternit. "Davanti a questo scempio della giustizia - ha aggiunto - o ci rassegniamo e ci arrendiamo o dobbiamo continuare. Bisogna raddoppiare gli sforzi". "La sentenza ha dichiarato che l'amianto è prescritto, ma l’amianto non è prescritto, c’è ancora e continua a fare nuove vittime”, ha detto ancora Pesce.
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