• 9 anni fa
"I dipendenti delle Province in esubero non resteranno in mezzo alla strada." E' quanto ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Non lasceremo a casa nessuno. Le vecchie Province non bastano più - afferma Bonaccini- servono enti di area vasta più grandi e più leggeri. La riforma istituzionale passerà anche dagli enti locali". I 277 dipendenti in esubero dell'ex ente di Rimini possono forse tirare un sospiro di sollievo. Secondo quanto dichiarato dal Presidente nel corso della presentazione del programma di mandato, la Regione sarebbe disposta a metterci i milioni che mancano per garantire funzioni e personale.
Con l'obiettivo di potenziare e favorire le cosiddette "aree vaste".
"Le Unioni di Comuni ormai sono il minimo sindacale - avverte il governatore - dobbiamo arrivare al 100% in Emilia-Romagna. E le fusioni sono un obiettivo esplicito che vogliamo promuovere con ogni mezzo con incentivi per chi si fonde e penalità per chi non si associa"
Le misure immediate sono orientate a tre azioni fondamentali: la creazione (entro 100 giorni) di una struttura per la sburocratizzazione a vantaggio di imprese e cittadini; il riordino generale della spesa corrente regionale, per destinare i risparmi agli investimenti pubblici e al sostegno di quelli privati; il dimezzamento delle società pubbliche o partecipate.

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