• 9 anni fa
"Sex torsion" alla riminese. Un 34enne riminese è rimasto vittima di una truffa ad opera di una coppia di calabresi. L'uomo si era intrattenuto via webcam nel sito di incontri "Ciaoamigos" con una ragazza, che si era presentata con il nome di Belen. Dopo aver rotto il ghiaccio i due erano passati ad approcci sempre più espliciti. Lei aveva convinto lui a spogliarsi e a praticare atti sessuali. Tutto quanto accaduto era stato registrato dalla ragazza che ha poi ricattato il malcapitato.


Il riminese aveva così versato 220 euro sperando di aver chiuso la questione. Una seconda richiesta di denaro, pari a 160 euro, lo aveva insospettito e lo aveva convinto a rivolgersi alla polizia postale. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Davide Ercolani, hanno riguardato l'attivita sul web della ricattatrice, quindi sui flussi di denaro inviati dal riminese. Sono stati così individuati T.A. ed S.S. di 37 e 32 anni, calabresi. Nella loro abitazione sono state sequestrate le carte Postepay utilizzate per gestire il denaro. I due, denunciati per estorsione, non sono nuovi a truffe di questo tipo.


E' il primo caso in Italia di "sex torsion" ovvero di ricatto via internet tramite l'utilizzo di immagini "piccanti" ottenute via chat e social network. Nel 2008 il fenomeno in Emilia Romagna era pressochè sconosciuto. Nel 2014 sono state 195 le estorsioni effettuate tramite internet. Un fenomeno in crescita esponenziale nel riminese. Ogni settimana sono tante le richieste di informazioni ed assistenza che giungono alla Polizia Postale.

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