"Il Ministro Stefania Giannini deve assumersi la responsabilità politica di ciò che è avvenuto con il concorso nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione di medicina e andare a casa. Prima che possa fare altri danni, vogliamo che faccia un passo indietro. Per questo abbiamo presentato al Senato una mozione di sfiducia nei suoi confronti". Lo annuncia la senatrice del Movimento 5 Stelle Enza Blundo, prima firmataria della mozione di sfiducia nei confronti del Ministro dell'Istruzione, dell'università e della Ricerca.
"Dopo l'inversione delle prove del 29 e del 31 ottobre - spiega Blundo -, l'annullamento del concorso con tanto di annunciata ripetizione delle prove per il 7 novembre ed il successivo ripensamento del Ministro Giannini con la convalida del concorso attraverso la folle 'neutralizzazione di 4 domande', dopo la violazione dell'anonimato e la successiva manomissione informatica di oltre 10.000 prove, siamo ormai all'epilogo di questa triste vicenda. Tutte queste irregolarità hanno generato un Tribunale Amministrativo che rigetta i ricorsi e condanna addirittura i ragazzi alle spese del processo, mentre l’organo superiore il Consiglio di Stato accoglie i ricorsi rimettendo nuovamente la decisione al Tar. È un ping pong istituzionale inaccettabile in cui il Ministro non è né arbitro della competizione, né giocatore e, o subisce gli eventi passivamente, o difende maldestramente il proprio operato facendo danni su danni".
"La Giannini - continua - è responsabile di fronte ai medici e alle migliaia di famiglie danneggiati dall’incapacità di una classe dirigente che non ha saputo preservare i principi di regolarità, correttezza, merito e legalità di un concorso pubblico dopo anni di sacrifici e rinunce. Si stanno ledendo i diritti e gli interessi di migliaia di medici, favorendo l'esodo delle intelligenze e costringendo i nostri giovani medici a specializzarsi all’estero. Ignorando le decisioni della Giustizia Amministrativa, si calpestano a più r
"Dopo l'inversione delle prove del 29 e del 31 ottobre - spiega Blundo -, l'annullamento del concorso con tanto di annunciata ripetizione delle prove per il 7 novembre ed il successivo ripensamento del Ministro Giannini con la convalida del concorso attraverso la folle 'neutralizzazione di 4 domande', dopo la violazione dell'anonimato e la successiva manomissione informatica di oltre 10.000 prove, siamo ormai all'epilogo di questa triste vicenda. Tutte queste irregolarità hanno generato un Tribunale Amministrativo che rigetta i ricorsi e condanna addirittura i ragazzi alle spese del processo, mentre l’organo superiore il Consiglio di Stato accoglie i ricorsi rimettendo nuovamente la decisione al Tar. È un ping pong istituzionale inaccettabile in cui il Ministro non è né arbitro della competizione, né giocatore e, o subisce gli eventi passivamente, o difende maldestramente il proprio operato facendo danni su danni".
"La Giannini - continua - è responsabile di fronte ai medici e alle migliaia di famiglie danneggiati dall’incapacità di una classe dirigente che non ha saputo preservare i principi di regolarità, correttezza, merito e legalità di un concorso pubblico dopo anni di sacrifici e rinunce. Si stanno ledendo i diritti e gli interessi di migliaia di medici, favorendo l'esodo delle intelligenze e costringendo i nostri giovani medici a specializzarsi all’estero. Ignorando le decisioni della Giustizia Amministrativa, si calpestano a più r
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