Mazzarà Sant'Andrea (ME) - Rifiuti, arrestati il sindaco Bucoli e l'ex senatore Piccioni (08.09.15)
http://www.pupia.tv - Nell’ambito di una indagine diretta dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Maffa, per i reati di peculato e corruzione, nei confronti dell’attuale sindaco del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, Salvatore Bucolo, e di tre amministratori delegati pro-tempore della “Tirrenoambiente spa”, incaricata della gestione di una della più importanti discariche della Sicilia, Giuseppino Innocenti, Giuseppe Antonioli e Lorenzo Piccioni (quest’ultimo già senatore della Repubblica, eletto fino al 14 marzo 2013 nella XVI legislatura, membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse). La misura cautelare nei confronti di Innocenti e bucolo prevede la detenzione in carcere, mentre Antonioli e Piccioni sono stati ristretti ai domiciliari.
Le strutturate investigazioni hanno consentito di far luce sui delicati rapporti tra la società a capitale misto pubblico-privato ed il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e si sono concentrate sulle modalità di riscossione e gestione nel corso di più anni della “tariffa per opere di mitigazione ambientale” (“equo indennizzo”), che viene pagata dai Comuni conferitori dei rifiuti e viene riscossa dalla Tirrenoambiente, che dovrebbe poi versarla entro trenta giorni al predetto ente pubblico.
Nel complesso è stato accertato che gli amministratori coinvolti hanno nel tempo omesso di trasferire tali somme al Comune di Mazzarrà, facendo permanere illegittimamente nella disponibilità societaria più di 2 milioni e 800mila euro, di cui circa un milione e 500mila oggetto di un indebito accordo transattivo con il Comune.
È stato, inoltre, acclarato che, a partire dal marzo 2007, la società ha illegittimamente rideterminato la tariffa per opere di mitigazione ambientale, riducendola di quasi il cinquanta per cento, mantenendo tale nu
Le strutturate investigazioni hanno consentito di far luce sui delicati rapporti tra la società a capitale misto pubblico-privato ed il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e si sono concentrate sulle modalità di riscossione e gestione nel corso di più anni della “tariffa per opere di mitigazione ambientale” (“equo indennizzo”), che viene pagata dai Comuni conferitori dei rifiuti e viene riscossa dalla Tirrenoambiente, che dovrebbe poi versarla entro trenta giorni al predetto ente pubblico.
Nel complesso è stato accertato che gli amministratori coinvolti hanno nel tempo omesso di trasferire tali somme al Comune di Mazzarrà, facendo permanere illegittimamente nella disponibilità societaria più di 2 milioni e 800mila euro, di cui circa un milione e 500mila oggetto di un indebito accordo transattivo con il Comune.
È stato, inoltre, acclarato che, a partire dal marzo 2007, la società ha illegittimamente rideterminato la tariffa per opere di mitigazione ambientale, riducendola di quasi il cinquanta per cento, mantenendo tale nu
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