Gerusalemme: terzo giorno di scontri, Israele vara legge per pene minime a chi lancia sassi
- 9 anni fa
Il governo israeliano ha tenuto una riunione d’emergenza, dopo il terzo giorno consecutivo di scontri sulla spianata delle Moschee, a Gerusalemme Est.
L’esecutivo vara una norma che prevede un minimo di pena per chi lancia sassi e bombe Molotov. Per l’approvazione, la norma avrà una corsia preferenziale.
Alcuni giovani palestinesi che si erano barricati nel complesso di Al Aqsa hanno lanciato pietre e petardi sugli agenti israeliani, che hanno poi smantellato le barricate e chiuso le porte della moschea.
È il secondo giorno del Capodanno ebraico, i disordini nascono dall’afflusso di gruppi di ebrei alla Spianata, sacra anche per loro perché rappresenta il Monte del Tempio.
Il capo-negoziatore palestinese, Saeb Erekat, denuncia “un piano spaventosamente criminale” da parte di Israele, accusata di voler spartire la moschea di Al-Aqsa.
Secondo i palestinesi, Israele tenta di imporre con visite quotidiane di gruppi di ebrei sotto scorta il fatto acquisito di una spartizione del
L’esecutivo vara una norma che prevede un minimo di pena per chi lancia sassi e bombe Molotov. Per l’approvazione, la norma avrà una corsia preferenziale.
Alcuni giovani palestinesi che si erano barricati nel complesso di Al Aqsa hanno lanciato pietre e petardi sugli agenti israeliani, che hanno poi smantellato le barricate e chiuso le porte della moschea.
È il secondo giorno del Capodanno ebraico, i disordini nascono dall’afflusso di gruppi di ebrei alla Spianata, sacra anche per loro perché rappresenta il Monte del Tempio.
Il capo-negoziatore palestinese, Saeb Erekat, denuncia “un piano spaventosamente criminale” da parte di Israele, accusata di voler spartire la moschea di Al-Aqsa.
Secondo i palestinesi, Israele tenta di imporre con visite quotidiane di gruppi di ebrei sotto scorta il fatto acquisito di una spartizione del