http://www.pupia.tv - Palermo - Lo spessore criminale di Salvatore Profeta, 66 anni, boss e reggente della famiglia di Santa Maria di Gesu', arrestato stanotte dalla Squadra Mobile di Palermo, e' messo nero su bianco: "E' inverso emerso come Salvatore Profeta - scrivono i magistrati - abbia l'autorita' per pretendere che chiunque voglia entrare nel territorio della Guadagna per incontrarlo gli chieda prima il permesso, nonche' per derimere le controversie tra soggetti che richiedano il suo intervento.
Profeta, inoltre, mostra di essere a conoscenza della ripartizione territoriale delle zone di competenza delle varie famiglie mafiose, considerata determinante per delimitare la zona entro la quale potere pretendere la riscossione del pizzo agli imprenditori".
Profeta e' gia' stato condannato, con sentenza emessa l'11 giugno 2004 dalla Corte di assise di Palermo, resa irrevocabile il 18 aprile 2008, a 10 anni per associazione mafiosa. Sul suo ruolo hanno dichiarato anche diversi collaboratori di giustizia tra cui Stefano Bontate, Salvatore Contorno, Gaspare Mutolo e Giovanni Brusca.
Un ruolo riconosciuto anche al fuori del territorio di competenza, come ad esempio il mandamento di Porta Nuova. In un colloquio intercettato in carcere nel luglio del 2013, tra due esponenti mafiosi di Porta nuova, l'ergastolano Giovanni Di Giacomo e suo fratello Giuseppe, ad un certo punto si spunta il riferimento al boss: "In uno dei tanti colloqui Salvatore Profeta - si legge nella misura - viene indicato come il reggente della famiglia della Guadagna, con a fianco il nipote Rosario Profeta ed in quanto tale unico referente con il quale interloquire per vicende relative all'organizzazione criminale ("per la' il migliore di tutti e' il Profeta, non te lo scordare... ci dobbiamo aiutare con Toto'!).
"Il ruolo di reggente della famiglia di Santa Maria di Gesu' - sostengono i pm Sergio Demontis, Caterina Malagoli, Francesca Mazzocco e l'aggiunto Leonardo Agueci - viene riconosciuto al Profeta da tutti gli abitanti della zona, i quali mostrano reverenza anche in un’occasione importante per la comunita', come la festa rionale della Madonna dormiente.
La notte tra il 19 e il 20 agosto 2012 nel corso della processione le telecamere riprendevano il corteo lasciare via Guadagna e giungere in via Spatafora e sostare diversi secondo proprio sotto le finestre dell'abitazione dell'indagato". Poi una inversione il ritorno sul percorso originario. (12.11.15)
Profeta, inoltre, mostra di essere a conoscenza della ripartizione territoriale delle zone di competenza delle varie famiglie mafiose, considerata determinante per delimitare la zona entro la quale potere pretendere la riscossione del pizzo agli imprenditori".
Profeta e' gia' stato condannato, con sentenza emessa l'11 giugno 2004 dalla Corte di assise di Palermo, resa irrevocabile il 18 aprile 2008, a 10 anni per associazione mafiosa. Sul suo ruolo hanno dichiarato anche diversi collaboratori di giustizia tra cui Stefano Bontate, Salvatore Contorno, Gaspare Mutolo e Giovanni Brusca.
Un ruolo riconosciuto anche al fuori del territorio di competenza, come ad esempio il mandamento di Porta Nuova. In un colloquio intercettato in carcere nel luglio del 2013, tra due esponenti mafiosi di Porta nuova, l'ergastolano Giovanni Di Giacomo e suo fratello Giuseppe, ad un certo punto si spunta il riferimento al boss: "In uno dei tanti colloqui Salvatore Profeta - si legge nella misura - viene indicato come il reggente della famiglia della Guadagna, con a fianco il nipote Rosario Profeta ed in quanto tale unico referente con il quale interloquire per vicende relative all'organizzazione criminale ("per la' il migliore di tutti e' il Profeta, non te lo scordare... ci dobbiamo aiutare con Toto'!).
"Il ruolo di reggente della famiglia di Santa Maria di Gesu' - sostengono i pm Sergio Demontis, Caterina Malagoli, Francesca Mazzocco e l'aggiunto Leonardo Agueci - viene riconosciuto al Profeta da tutti gli abitanti della zona, i quali mostrano reverenza anche in un’occasione importante per la comunita', come la festa rionale della Madonna dormiente.
La notte tra il 19 e il 20 agosto 2012 nel corso della processione le telecamere riprendevano il corteo lasciare via Guadagna e giungere in via Spatafora e sostare diversi secondo proprio sotto le finestre dell'abitazione dell'indagato". Poi una inversione il ritorno sul percorso originario. (12.11.15)
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