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Tra i migliori esponenti del nuovo reggae un posto spetta di diritto ad Anthony B, nato Anthony Blair nel 1977 nel sobborgo di Portmore, vicino a Kingston. Dopo una infanzia ed una adolescenza problematica in cui riesce ad affinare la sua capacità di scrivere liriche, la grande attenzione arriva rapidissima quando allo Sting Concert del 1994 canta “acapella” (senza cioè l’accompagnamento musicale) per la prima volta il suo inno contro la corruzione politica “Fire pon Rome”, lasciando tutti i presenti senza fiato e provocando addirittura in seguito dei divieti di programmazione radiofonica del brano in Jamaica. “Fire pon Rome” resta a tutt’oggi uno dei suoi brani più famosi, e con lo scagliare del fuoco simbolico della purificazione su Roma, intesa come metafora della corruzione politica, Anthony B contribuisce a diffondere la simbologia forse più intensa ed efficace del reggae dei nostri giorni. Il boicottaggio radiofonico non fa che rafforzare la fama del giovane artista:il produttore per cui Anthony B registra le cose migliori in questo periodo è senz’altro Richard Bell per la cui label Startrail escono nel 1996 un primo infuocato album dal titolo significativo di “Real revolutionary” ed il secondo “Universal struggle”, un vero capolavoro del reggae con cui il giovane artista consolida la sua fama anche fuori dalla sua patria natale. Anthony B è un fervente rasta affiliato alla confraternita dei Bobo Dreads e la maggior parte delle sue liriche contengono messaggi di liberazione per gli abitanti dei ghetti jamaicani ed infuocate invettive contro il potere economico di Babylon che mantiene una schiavitù economica che di fatto dovrebbe essere abolita. E’ uno degli artisti jamaicani ad avere svolto negli ultimi anni dei regolari tours di concerti in USA ed in europa e questo ha contribuito ad un buon allargamento della sua audience.
Il suo terzo album con Richard “Bello” Bell, “Seven seals” pur mantenendosi su buoni livelli non infiamma come i due precedenti. Nel 2001 Anthony B ritorna con ben due eccellenti albums, “That’s life”, una raccolta di brani perloppiù già usciti come singoli per vari produttori, e “More love”, ottima raccolta prodotta interamente da Robert Ffrench. Nell’estate 2001 Anthony B svolge un trionfale tour europeo che lo vede esibirsi anche al Rototom Sunsplash in un concerto memorabile. Qualche giorno prima della data di Osoppo Anthony B infiamma letteralmente Tolosa, in Francia e questo concerto sarà immortalato nel 2002 dal suo doppio CD live significativamente intitolato “Live from the battlefield”. Nel frattempo Anthony B continua ad essere uno dei più prolifici artisti jamaicani, a registrare ottimi singoli con molti dei migliori produttori jamaicani ed ad essere uno degli autori dei brani piu’ socialmente impegnati e sferzanti dell’intero panorama del reggae jamaicano. Nel 2003 esce ‘Street knowledge’, l’album che contiene la sua strepitosa “Police” già apparsa più di un anno prima nel mercato giamaicano dei singoli. La forza della denuncia della violenza e della corruzione della polizia in Giamaica infiammano il pubblico del reggae e questo brano diventa il suo nuovo inno reso veramente con grande intensità nelle sue esibizioni live. Negli ultimi tempi sono usciti due nuovi albums di Anthony B, “Powers of creation” prodotto dal veterano francese Frenchie soprattutto “Untouchable”, album che costituisce una svolta con il suo reggae molto incrociato con l’hip hop e la “urban music” statunitense. Un recente tour italiano lo ha mostrato nella grande forma di sempre e siamo certi che anche ad Osoppo Anthony B manterrà il suo standard altissimo di spettacolarità.

12* Rototom Sunsplash 2005
Jul 1-9 Osoppo Italy
www.rototom.tv

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