È scomparso a 77 anni Michael Cimino.
Il regista statunitense, più amato in Europa che nel suo Paese, aveva cominciato come sceneggiatore di “Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan”, di Clint Eastwood.
La consacrazione come regista arrivò nel 1978 con “Il cacciatore”, pellicola sulla guerra del Vietnam, che vinse 5 Oscar.
Ma il flop del kolossal western “I cancelli del cielo”, per la cui realizzazione Cimino aveva imposto costi proibitivi, fece fallire la United Artists.
Hollywood non glielo perdonò mai, nonostante il buon successo de “L’anno del dragone” con Mickey Rourke nell’85.
Cimino girò solo otto film e smise di lavorare nel cinema nel 1996.
Il regista statunitense, più amato in Europa che nel suo Paese, aveva cominciato come sceneggiatore di “Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan”, di Clint Eastwood.
La consacrazione come regista arrivò nel 1978 con “Il cacciatore”, pellicola sulla guerra del Vietnam, che vinse 5 Oscar.
Ma il flop del kolossal western “I cancelli del cielo”, per la cui realizzazione Cimino aveva imposto costi proibitivi, fece fallire la United Artists.
Hollywood non glielo perdonò mai, nonostante il buon successo de “L’anno del dragone” con Mickey Rourke nell’85.
Cimino girò solo otto film e smise di lavorare nel cinema nel 1996.
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