• 8 anni fa
Marocco al voto per il rinnovo del Parlamento nazionale. 16 milioni di cittadini sono chiamati a eleggere 395 deputati in 92 circoscrizioni con sistema proporzionale. Si tratta delle seconde legislative dopo la riforma della Costituzione del 2011 voluta dal re Mohammed VI per offrire maggiori garanzie democratiche e di indipendenza all’esecutivo.

Il voto è ritenuto cruciale per il futuro del paese: “Ci auguriamo che queste elezioni portino i cambiamenti necessari nel campo del lavoro, della salute, dell’istruzione e in molti altri settori che hanno bisogno di essere implementati. Il Marocco sta progredendo, speriamo che continui su questa strada”, dice un elettore.

I favoriti sono il Partito della giustizia e dello sviluppo, islamista, del premier uscente Abdelilah Benkirane, e il Partito autenticità e modernità, di Ilyas el Omari, di centrosinistra e legato al re Mohammed VI.

Il partito di opposizione, guidato dal governatore di Tangeri, è dato per favorito in questa tornata elettorale in cui può contare sull’elettorato femminile che rappresenta il 45 per cento degli aventi diritti al voto.

Il governo ha invitato i cittadini a recarsi alle urne in maniera massiccia. Si teme l’astensionismo: nel 2011 la partecipazione al voto si è fermata al 45,40%.

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