• 8 anni fa
NO ALLA REVISIONE COSTITUZIONALE, PER RICOSTRUIRE LA DEMOCRAZIA
[versione youtube con schede ed annotazioni al link https://youtu.be/t0KpQ3df9SE]
CDD COMITATO DIFENDIAMO LA DEMOCRAZIA (dal luglio 2011)
IL 4 dicembre ANDIAMO A VOTARE SU UNA NUOVA COSTITUZIONE AFFATTO DIVERSA .. con 47 articoli nuovi .. mentre la costituzione prevede “revisioni” parziali.
Un Governo proponente si è quindi eretto a COSTITUENTE e questo è la più grave violazione dello stesso spirito costituzionale: UNA COSTITUENTE “POLITICA” PARTITICA e DI MINORANZA che ha posto poi sinanche il sigillo politico di parte, mettendo in correlazione il voto nel referendum con la sopravvivenza politica del Governo stesso (un lapsus ed una gaffe che svelano più di ogni altra considerazione)
Quindi un Governo con una “maggioranza” del 15 per cento di tutti gli elettori o 30 per cento degli elettori votanti, artificialmente gonfiata da un premio ed una legge elettorale già dichiarati incostituzionali, violando i limiti indicati nella sentenza della Corte Costituzionale n.1 del 2014 ed aggirando i limiti intrinseci del principio di continuità dello Stato indicati dalla stessa Corte Costituzionale, ha posto in essere un tentativo di destrutturazione dell’assetto ed equilibrio costituzionale dell’Italia.
Pluralismo, assetto parlamentare, funzione legislativa, e basamento del principio delle autonomie locali, annullando il contrappeso tra organi costituzionali che verrebbero tutti allineati e controllati, tramite la correlata legge elettorale ITALICUM illegittima costituzionalmente, nata per la sola camera dei deputati e già funzionale alla tentata revisione costituzionale, in prospettiva,
Un PERCORSO PARLAMENTARE fatto di salti, "canguri" strozzature e forme di Aventino (opposizione con uscita dall’aula) vorrebbe far nascere una Costituzione della discordia. che già ora ha diviso trasversalmente il paese, in maggioranza contrario.
Di fronte ad una revisione costruita su un colpo di mano e ad un referendum su 44 articoli ed oltre settemila parole nuove introdotte con pessima tecnica legislativa, ed alla violazione dello stesso meccanismo referendario perché impossibile VOTARE su un macro miscuglio inscindibile, anche il referendum è stato ridotto strutturalmente ad un plebiscito.
UNA COSTITUZIONE DELLA DISCORDIA E DELLA FRATTURA POLITICA costituisce un fatto inaudito .. LA COSTITUZIONE NON E’ A DISPOSIZIONE DELLE MAGGIORANZE .. artificiali altresì.
LA COSTITUZIONE ITALIANA, FONDATA SUL PLURALISMO SUL PRINCIPIO COERENTE CON IL PLURALISMO DELLA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE DI TUTTI GLI INTERESSI DEL PAESE, SULLA DIVERSIFICAZIONE DEI CONTRAPPESI E DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI E LORO EQUILIBRIO E SULLE AUTONOMIE LOCALI VERREBBE RIBALTATA O RIDOTTA AL LUMICINO….. E LA FALSA CONTRAPPOSIZIONE TRA UN PRIMA “sotto la vecchia Costituzione “ ed un dopo con la nuova Costituzione è l’irridente GIOCO MANIPOLATIVO DI CHI SI APPRESTA POI A FARE ALTRI PASSI DOPO AVER AGGIRATO LA NATURA RIGIDA E CONSEGUENTE DELLA NOSTRA CARTA FONDAMENTALE, GRAZIE AL CONTROLLO CONTEMPORANEO DI TUTTI GLI ORGANI COSTITUZIONALI.
VOTARE NO in tanti, tantissimi per salvare la Costituzione, il paese e la reale democrazia, è la unica possibile risposta e costituisce il fermo ormai divenuto irrinunciabile a questa deriva partita da molto lontano.
#iodifendoilno
#iovotono
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