L’autismo è un complesso disturbo del cervello e quando è riportato sul grande schermo in genere il suo ritratto è benigno ma triste.
A meno che non si stia parlando del personaggio interpretato da Ben Affleck in “The Accountant”.
Affleck è il contabile Christian Wolfe, esperto di matematica al servizio di alcuni dei più potenti criminali mondiali ed è un lottatore addestrato.
Descrivere accuratamente qualcuno che soffre di autismo non è facile. Il regista Gavin O’Connor si è impegnato in una vasta ricerca con alcuni esperti di autismo e ha anche deciso di proiettare il film prima dell’uscita ufficiale davanti ad un pubblico molto speciale:
“Quando abbiamo finito il film lo abbiamo fatto vedere ad alcune persone della fondazione Autism Speaks. Volevamo avere un feedback prima di distribuirlo per essere sicuri di essere accurati e di aver fatto le cose per bene. Fortunatamente è andata bene. Loro erano felici e io anche”.
Il personaggio di Affleck non si focalizza su un particolare tipo di autismo ma piuttosto racconta di come questo contabile sia riuscito ad usare le sue capacità uniche per diventare una sorta di eroe.
Affleck spiega cosa ha significato per lui questo personaggio: “Penso che questo film celebri le nostre differenze che sono la cosa che ci rende speciali ed interessanti. Penso che il tema sia applicabile all’autismo e anche a tutta una serie di altre cose.”
A meno che non si stia parlando del personaggio interpretato da Ben Affleck in “The Accountant”.
Affleck è il contabile Christian Wolfe, esperto di matematica al servizio di alcuni dei più potenti criminali mondiali ed è un lottatore addestrato.
Descrivere accuratamente qualcuno che soffre di autismo non è facile. Il regista Gavin O’Connor si è impegnato in una vasta ricerca con alcuni esperti di autismo e ha anche deciso di proiettare il film prima dell’uscita ufficiale davanti ad un pubblico molto speciale:
“Quando abbiamo finito il film lo abbiamo fatto vedere ad alcune persone della fondazione Autism Speaks. Volevamo avere un feedback prima di distribuirlo per essere sicuri di essere accurati e di aver fatto le cose per bene. Fortunatamente è andata bene. Loro erano felici e io anche”.
Il personaggio di Affleck non si focalizza su un particolare tipo di autismo ma piuttosto racconta di come questo contabile sia riuscito ad usare le sue capacità uniche per diventare una sorta di eroe.
Affleck spiega cosa ha significato per lui questo personaggio: “Penso che questo film celebri le nostre differenze che sono la cosa che ci rende speciali ed interessanti. Penso che il tema sia applicabile all’autismo e anche a tutta una serie di altre cose.”
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