Via alla Conferenza mondiale sul clima, la 22esima, quella che segue la 21esima, e non è un fatto puramente lapalissiano: è che la scorsa conferenza, la COP21 di Parigi, fu quella in cui il mondo si impegnò a limitare entro i due gradi centigradi il surriscaldamento climatico.
Un impegno sottoscritto nel frattempo da oltre 170 Paesi, che rappresentano quasi il 95% delle emissoni nel pianeta, anche se non tutti hanno ancora proceduto alla ratica. Ma ce n’era abbastanza per far entrare in vigore formalmente l’accordo, il 4 novembre.
Ora, in Marocco, si tratta di mettere nero su bianco le modalità, cioè definire una strategia in accordo tra governi e società civile: c‘è tempo fino al 18 novembre, data di chiusura della COP22 di Bab Ighli, nella periferia di Marrakech.
Un impegno sottoscritto nel frattempo da oltre 170 Paesi, che rappresentano quasi il 95% delle emissoni nel pianeta, anche se non tutti hanno ancora proceduto alla ratica. Ma ce n’era abbastanza per far entrare in vigore formalmente l’accordo, il 4 novembre.
Ora, in Marocco, si tratta di mettere nero su bianco le modalità, cioè definire una strategia in accordo tra governi e società civile: c‘è tempo fino al 18 novembre, data di chiusura della COP22 di Bab Ighli, nella periferia di Marrakech.
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