• 8 anni fa
In tutto sono stati recuperati sino adesso 17 corpi e 223 resti umani al largo delle coste di Sochi, nel Mar Nero, nell’area in cui si è schiantato il Tu-154 delle forze armate russe, il giorno di Natale. A farlo sapere è il ministero della Difesa che ha anche precisato come la seconda scatola nera dell’aereo sia stata ritrovata in mattinata. Adesso gli esperti cercheranno di recuperare i dati anche se gli strumenti ritrovati, al pari dell’apparecchio, sono abbastanza obsoleti.

Il ministro della difesa russo, Sergei Shoygu, si è riferito alle compensazioni delle vittime: “Cominciamo a indennizzare i familiari delle vittime. Non faremo differenze fra militari e civili e ovviamente siamo vicini alle famiglie che hanno biusogno di aiuto. Stiamo facendo tutto quanto nelle nostre possibilità e continueremo a farlo”.

Ancora non ci sono certezze per l’incidente. Fra le ipotesi avanzate, un problema con i flap alari del velivolo. L’aereo non ha raggiunto la velocità sufficiente per procedere in volo dopo essere decollato. Entrato in stallo aerodinamico, è precipitato.

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