Usa, Congresso esige trascrizioni conversazione Trump-Lavrov

  • 7 anni fa
Condividere informazioni con la Russia è un mio diritto. Questa la difesa del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, accusato d’avere reso noti al Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dettagli su informazioni d’intelligence top secret. Ora il Congresso degli Stati Uniti esige chiarimenti.

“Il Presidente deve fornire immediatamente una trascrizione completa e senza modifiche. Niente se, niente ma. Se il Presidente ha messo a rischio la sicurezza nazionale o compromesso operazioni di intelligence, il Congresso ha il diritto d’essere informato” ha detto il leader della minoranza democratica al Senato Chuck Schumer
.
Le rivelazioni pubblicate dal Washington Post e successivamente dal New York Times sono contestate dalla Casa Bianca, la cui difesa traballante ha tuttavia già fatto consumare litri di inchiostro.

H.R. McMaster, Consigliere della Casa Bianca per la Sicurezza Nazionale: “Quel che il Presidente ha condiviso era assolutamente appropriato. L’articolo metteva insieme quel che è filtrato con altre informazioni. E poi avanzava insinuazioni su fonti e metodi. Dunque vorrei mettere in chiato che il Presidente non ha compromesso in alcuna maniera fonti o metodi d’intelligence nel corso della conversazione” ha detto in conferenza stampa.

Trump avrebbe condiviso con Sergei Lavrov informazioni riguardanti un piano d’attentato messo a punto dall’Isis, compromettendo uno Stato terzo che aveva allertato in via confidenziale gli Usa.

Opinion: The dangerous distrust between Trump and the national security agencies https://t.co/nNzABFqEmZ— Washington Post (@washingtonpost) 16 maggio 2017