https://www.pupia.tv - Cocaina, marijuana, ma anche armi e, addirittura, delle sofisticate strumentazioni capaci di rilevare eventuali microscopie, insieme a migliaia di euro in contanti. A scoprirlo sono stati i carabinieri di Tropea e del comando provinciale di Vibo Valentia che, nel corso di un’operazione scattata oggi, hanno anche ritrovato delle piantagioni di droga ed eseguito contestualmente quattro arresti nella cittadina turistica della costa tirrenica.
In particolare, i militari della stazione di Limbadi, insieme al Nucleo Cinofili di Vibo, hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne della frazione Mandaradoni, già gravato da precedenti giudiziari, che deve rispondere del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione domiciliare estesa anche a un casolare rurale nella sua disponibilità, i carabinieri hanno rivenuto 11 chili di marijuana, 688 grammi di cocaina, oltre a una pistola semiautomatica Beretta (calibro 7,65), due caricatori, 29 cartucce, oltre 23mila euro in banconote di vario taglio (verosimilmente provento di attività delittuosa), una valigetta in plastica con all’interno un rilevatore di microspie audio e video, sette telefoni cellulari di provenienza furtiva, un passamontagna, un binocolo con visore notturno a infrarossi e tre bilancini di precisione. Tutto il materiale è stato sequestrato e il giovane portato in carcere a Vibo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nel corso dell’ultimo weekend i carabinieri della compagnia di Tropea hanno invece arrestato a Joppolo con l’accusa di detenzione, produzione e coltivazione illegale di sostanze stupefacenti un 23enne del luogo. Aveva realizzato in un terreno attiguo la sua proprietà una serra per la coltivazione di una piantagione di marijuana composta da 52 esemplari dell’altezza variabile tra mt 1,30 e 1,50. La perquisizione è stata quindi estesa a un casolare rurale dove sono state rivenute altre 30 piante della stessa sostanza in fase di essiccazione. La marijuana è stata distrutta e il giovane posto agli arresti domiciliari. L’arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, ma lo stesso giudice ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari formulata dal pm in accoglimento della tesi difensiva per mancanza di esigenze cautelari. E’ stato, pertanto, scarcerato e risponderà a piede libero.
Nel mirino dei carabinieri sono finiti anche due cittadini di origine marocchina residenti a Rombiolo. Si tratta di due fratelli di 32 e 22 anni, entrambi nullafacenti con precedenti giudiziari alle spalle. Sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacenti. I carabinieri della stazione di Rombiolo hanno rinvenuto in seguito a una perquisizione domiciliare, 65 grammi di marijuana suddivise in varie dosi e pronta per essere ceduta. Espletate le formalità di rito, i due marocchini sono stati posti ai domiciliari. (02.10.19)
In particolare, i militari della stazione di Limbadi, insieme al Nucleo Cinofili di Vibo, hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne della frazione Mandaradoni, già gravato da precedenti giudiziari, che deve rispondere del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione domiciliare estesa anche a un casolare rurale nella sua disponibilità, i carabinieri hanno rivenuto 11 chili di marijuana, 688 grammi di cocaina, oltre a una pistola semiautomatica Beretta (calibro 7,65), due caricatori, 29 cartucce, oltre 23mila euro in banconote di vario taglio (verosimilmente provento di attività delittuosa), una valigetta in plastica con all’interno un rilevatore di microspie audio e video, sette telefoni cellulari di provenienza furtiva, un passamontagna, un binocolo con visore notturno a infrarossi e tre bilancini di precisione. Tutto il materiale è stato sequestrato e il giovane portato in carcere a Vibo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nel corso dell’ultimo weekend i carabinieri della compagnia di Tropea hanno invece arrestato a Joppolo con l’accusa di detenzione, produzione e coltivazione illegale di sostanze stupefacenti un 23enne del luogo. Aveva realizzato in un terreno attiguo la sua proprietà una serra per la coltivazione di una piantagione di marijuana composta da 52 esemplari dell’altezza variabile tra mt 1,30 e 1,50. La perquisizione è stata quindi estesa a un casolare rurale dove sono state rivenute altre 30 piante della stessa sostanza in fase di essiccazione. La marijuana è stata distrutta e il giovane posto agli arresti domiciliari. L’arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, ma lo stesso giudice ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari formulata dal pm in accoglimento della tesi difensiva per mancanza di esigenze cautelari. E’ stato, pertanto, scarcerato e risponderà a piede libero.
Nel mirino dei carabinieri sono finiti anche due cittadini di origine marocchina residenti a Rombiolo. Si tratta di due fratelli di 32 e 22 anni, entrambi nullafacenti con precedenti giudiziari alle spalle. Sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacenti. I carabinieri della stazione di Rombiolo hanno rinvenuto in seguito a una perquisizione domiciliare, 65 grammi di marijuana suddivise in varie dosi e pronta per essere ceduta. Espletate le formalità di rito, i due marocchini sono stati posti ai domiciliari. (02.10.19)
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