Dialoghi d'Ark - Marcello Franca racconta se stesso - incontro con i giovani di A+

  • 4 anni fa
Studio di Architettura Marcello Franca - www.marcellofranca.it

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29 aprile 2011 - Una serata particolare quella di ieri sera alla sala "il Mantello" di Via Frescobaldi a Pesaro dove i "dialoghi d'Ark" hanno visto come ospite l'architetto pesarese Marcello Franca.
Difficile fare una sintesi, a causa di e allo stesso tempo grazie a un flusso continuo ed incrociato e parallelo dei racconti e delle espressioni sui valori e sui principi da difendere nella nostra professione mai divisa dalla nostra quotidiana esistenza, e pertanto quanto andrò esponendo sono solo poche delle cose che il nostro ospite ha esposto all'attenzione della platea. In ragione dell'ampia e diversificata esperienza come architetto, che da oltre 25 anni svolge da libero professionista nella nostra città, egli ha premesso di avere scelto gli strumenti della comunicazione visiva, grafica e fotografica, e la sua parola per raccontarsi con originale unicità in un video da lui stesso ideato e prodotto, sacrificando molte cose fatte ma favorendo nel contempo la comprensione in una sintesi emozionale di grande impatto e di sicura memoria.
L'architettura, la fotografia, l'arte, i viaggi ma anche gli amici, gli amori, le passioni e lo sport in un racconto che ci ha fatto capire come solo con una vita sincera e coerente con il nostro essere interiore possiamo raggiungere la libertà di decidere il nostro futuro rifiutando cose e comportamenti che vadano contro i nostri principi etici.
"Se voi giovani" - ha detto Marcello Franca - "sarete capaci di resistere alle illusioni del sistema e sarete capaci di costruire la vostra vita su quello che Michele Provinciali chiama "il cuore pensante", allora il vostro futuro forse non sarà ricco di denaro ma certamente ricco di valori etici, umani e sociali e sicuramente voi e le persone che amate e che vi amano sarete più felici". Concludendo, un incontro ed un colloquio che si è sviluppato correndo sul filo dell'esperienza professionale ed umana di Marcello Franca per il modo del tutto personale da lui scelto di interpretare il lavoro dell'architetto, per essere stato - come lui stesso afferma - "motivo di orgoglio più il lavoro rifiutato che quello accettato" in una sorta di continua difesa degli ideali e delle utopie in cui egli crede, sempre in conflitto tra l'essere coerente con i propri principi etici e l'obbedire ad un sistema che lo vorrebbe ogni giorno al servizio del profitto e dell'individualismo più esasperato.

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