https://www.pupia.tv - I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pistoia hanno sottoposto a sequestro un esercizio commerciale (bar con annesso ristorante) ubicato in pieno centro a Montecatini Terme per infiltrazioni della criminalità organizzata.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pistoia traggono spunto da autonome attività investigative svolte nei confronti di un soggetto di notevole spessore criminale, legato in passato al noto clan camorristico dei Terracciano, presente da diversi anni in Toscana. In particolare, dalle complesse indagini è emerso che tale P.P., 50 anni, figurava essere solo formalmente un dipendente dell’esercizio commerciale ma, di fatto, ne gestiva l’attività, mentre la titolarità della società era stata affidata formalmente (e quindi fittiziamente) a due prestanomi - tra cui la convivente. Tutto ciò al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali antimafia, essendo il soggetto già gravato da precedenti penali per reati specifici.
Il provvedimento, emesso dal gip Tribunale di Pistoia, Alessandro Buzzegoli, su richiesta del sostituto procuratore Luigi Boccia, è stato eseguito nei confronti del 50enne, sottoposto alla misura degli arresti in carcere per il reato di trasferimento fraudolento di valori, mentre i due prestanomi sono stati denunciati in concorso a piede libero per la medesima ipotesi di reato. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro l’attività commerciale di ristorazione e le quote societarie, nominando – su disposizione della Procura della Repubblica di Pistoia – un amministratore giudiziario per la prosecuzione della gestione dell’attività commerciale. (22.07.20)
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pistoia traggono spunto da autonome attività investigative svolte nei confronti di un soggetto di notevole spessore criminale, legato in passato al noto clan camorristico dei Terracciano, presente da diversi anni in Toscana. In particolare, dalle complesse indagini è emerso che tale P.P., 50 anni, figurava essere solo formalmente un dipendente dell’esercizio commerciale ma, di fatto, ne gestiva l’attività, mentre la titolarità della società era stata affidata formalmente (e quindi fittiziamente) a due prestanomi - tra cui la convivente. Tutto ciò al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali antimafia, essendo il soggetto già gravato da precedenti penali per reati specifici.
Il provvedimento, emesso dal gip Tribunale di Pistoia, Alessandro Buzzegoli, su richiesta del sostituto procuratore Luigi Boccia, è stato eseguito nei confronti del 50enne, sottoposto alla misura degli arresti in carcere per il reato di trasferimento fraudolento di valori, mentre i due prestanomi sono stati denunciati in concorso a piede libero per la medesima ipotesi di reato. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro l’attività commerciale di ristorazione e le quote societarie, nominando – su disposizione della Procura della Repubblica di Pistoia – un amministratore giudiziario per la prosecuzione della gestione dell’attività commerciale. (22.07.20)
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