https://www.pupia.tv - Maxi sequestro di scarpe e borse contraffatte, apparecchiature elettriche ed elettroniche con marchio “Ce” falso e mascherine sanitarie di contrabbando è stato effettuato dalla Guardia di Finanza nel porto di Brindisi. Gli interventi ispettivi messi in campo dai finanzieri della Compagnia di Brindisi e dai funzionari della locale Agenzia delle Dogane all’interno degli spazi doganali del porto di Brindisi hanno permesso di contrastare numerosi tentativi di introduzione nel territorio dello Stato Italiano di merci illegali e contraffatte.
In particolare, le attività hanno consentito di sequestrare oltre 9.000 mascherine completamente sprovviste di documenti di scorta, pertanto sottratti al controllo doganale in fase di introduzione nel territorio comunitario, che sarebbero stati sicuramente immessi sul mercato in regime di contrabbando, per essere venduti fraudolentemente in spregio della normativa comunitaria di riferimento. Da maggio ad oggi, inoltre, sono stati posti sotto sequestro, a seguito di due distinti controlli, 52.350 prodotti elettrici/elettronici di fabbricazione cinese recanti il marchio “CE” non conforme agli standard previsti dalla normativa U.E. ai fini della loro legittima commercializzazione; tra questi ben 3.776 i prodotti che recavano i marchi contraffatti “Apple” e “Samsung”.
I controlli approfonditi hanno permesso di rinvenire e sequestrare, inoltre, circa 6.000 borse contraffatte riconducibili ai noti marchi “Louis Vitton, Gucci, Stella Mccartney, Chanel e Moschino”. Particolarmente ingegnoso il sistema di frode scoperto dalle fiamme gialle e dai funzionari della dogana relativo alle borse a marchio contraffatto Moschino. Infatti, al fine di nascondere il logo per consentire l'illecita introduzione nel territorio dello Stato, il marchio del noto brand di moda, formato da 8 lettere metalliche era riportato su un’apposita cinghietta in maniera scomposta, reinserendo le lettere così da formare la scritta Schooimn anagrammando la parola “Moschino”.
Tra i prodotti maggiormente oggetto di contraffazione vi sono anche le calzature, infatti, le indagini hanno portato gli investigatori ad ulteriori sequestri di partite di merce contraffatta, come quella individuata a bordo di un autoarticolato proveniente dalla Grecia e diretto in Portogallo costituita da circa 2.000 paia di scarpe “Made in China” recanti segni distintivi non genuini del marchio “Nike. A seguito dei sequestri operati, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria complessivamente 11 responsabili. Infine, nelle aree doganali del porto di Brindisi, sono stati individuati sino ad oggi 28 passeggeri in transito (arrivi e partenze) per la Grecia o Albania con al seguito valuta non dichiarata pari a 340mila euro circa. (27.07.20)
In particolare, le attività hanno consentito di sequestrare oltre 9.000 mascherine completamente sprovviste di documenti di scorta, pertanto sottratti al controllo doganale in fase di introduzione nel territorio comunitario, che sarebbero stati sicuramente immessi sul mercato in regime di contrabbando, per essere venduti fraudolentemente in spregio della normativa comunitaria di riferimento. Da maggio ad oggi, inoltre, sono stati posti sotto sequestro, a seguito di due distinti controlli, 52.350 prodotti elettrici/elettronici di fabbricazione cinese recanti il marchio “CE” non conforme agli standard previsti dalla normativa U.E. ai fini della loro legittima commercializzazione; tra questi ben 3.776 i prodotti che recavano i marchi contraffatti “Apple” e “Samsung”.
I controlli approfonditi hanno permesso di rinvenire e sequestrare, inoltre, circa 6.000 borse contraffatte riconducibili ai noti marchi “Louis Vitton, Gucci, Stella Mccartney, Chanel e Moschino”. Particolarmente ingegnoso il sistema di frode scoperto dalle fiamme gialle e dai funzionari della dogana relativo alle borse a marchio contraffatto Moschino. Infatti, al fine di nascondere il logo per consentire l'illecita introduzione nel territorio dello Stato, il marchio del noto brand di moda, formato da 8 lettere metalliche era riportato su un’apposita cinghietta in maniera scomposta, reinserendo le lettere così da formare la scritta Schooimn anagrammando la parola “Moschino”.
Tra i prodotti maggiormente oggetto di contraffazione vi sono anche le calzature, infatti, le indagini hanno portato gli investigatori ad ulteriori sequestri di partite di merce contraffatta, come quella individuata a bordo di un autoarticolato proveniente dalla Grecia e diretto in Portogallo costituita da circa 2.000 paia di scarpe “Made in China” recanti segni distintivi non genuini del marchio “Nike. A seguito dei sequestri operati, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria complessivamente 11 responsabili. Infine, nelle aree doganali del porto di Brindisi, sono stati individuati sino ad oggi 28 passeggeri in transito (arrivi e partenze) per la Grecia o Albania con al seguito valuta non dichiarata pari a 340mila euro circa. (27.07.20)
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