Ecco perché e come la Chiesa venera le reliquie dei beati santi
La parola reliquia significa “lasciare”.
Le reliquie sono ciò che resta del corpo dei beati o dei santi dopo la loro morte. Esistono diversi tipi di reliquie.
Le reliquie “insigni” sono i corpi dei santi o parti rilevanti, come le ossa.
Sono conservate in apposite urne sigillate e custodite in modo da rispettarne la sacralità, garantirne la sicurezza e il culto.
Le reliquie “non insigni” sono piccoli frammenti del corpo dei santi, ma anche oggetti a loro appartenuti. Sono reliquie anche i panni venuti a contatto con il corpo del santo.
La Chiesa disciplina in modo rigoroso l’esposizione delle reliquie per evitare ogni superstizione o abuso. Al tempo stesso ne incoraggia la venerazione.
Il corpo dei santi è stato tempio dello Spirito e strumento della loro santità.
Le reliquie ci consentono di sentirli vicini e ci spingono a imitarli. È importante che nella presenza del santo si riconosca e si lodi Dio, che agisce attraverso di lui.
Le reliquie non sono amuleti magici!
Spesso si portano ai malati per favorirne la guarigione.
In questo senso si tratta di sacramentali, segni esterni che accompagnano la preghiera “ufficiale” della Chiesa per il malato.
Ecco alcune regole per una corretta venerazione delle reliquie.
Non si possono esporre senza il certificato dell’autorità ecclesiastica che ne attesta l’autenticità.
Va impedita un'eccessiva frammentazione: non è consona alla dignità del corpo umano.
Il loro trasferimento o “pellegrinaggio” deve essere autorizzato dalla Santa Sede.
Le reliquie possono essere venerate con vari gesti: bacio, ornamento, processioni, benedizioni.
L’importante è che i fedeli le venerino con atteggiamento di preghiera a Dio.
Spesso, nelle chiese le reliquie vengono poste sotto l’altare maggiore: un uso previsto nel Messale Romano, che assorbe l’antica tradizione di celebrare la Messa sulle tombe dei martiri.
Questa collocazione indica la somiglianza dei martiri ma anche dei santi all’Agnello di Dio.
Ma mai esporle sopra la mensa l’altare!
Essa è riservata al Corpo e al Sangue di Cristo, Re dei martiri.
Venerare le reliquie è dunque una pratica che ci avvicina a chi ci ha preceduto nella fede e ci spinge a impegnarci sulla via della santità.
La parola reliquia significa “lasciare”.
Le reliquie sono ciò che resta del corpo dei beati o dei santi dopo la loro morte. Esistono diversi tipi di reliquie.
Le reliquie “insigni” sono i corpi dei santi o parti rilevanti, come le ossa.
Sono conservate in apposite urne sigillate e custodite in modo da rispettarne la sacralità, garantirne la sicurezza e il culto.
Le reliquie “non insigni” sono piccoli frammenti del corpo dei santi, ma anche oggetti a loro appartenuti. Sono reliquie anche i panni venuti a contatto con il corpo del santo.
La Chiesa disciplina in modo rigoroso l’esposizione delle reliquie per evitare ogni superstizione o abuso. Al tempo stesso ne incoraggia la venerazione.
Il corpo dei santi è stato tempio dello Spirito e strumento della loro santità.
Le reliquie ci consentono di sentirli vicini e ci spingono a imitarli. È importante che nella presenza del santo si riconosca e si lodi Dio, che agisce attraverso di lui.
Le reliquie non sono amuleti magici!
Spesso si portano ai malati per favorirne la guarigione.
In questo senso si tratta di sacramentali, segni esterni che accompagnano la preghiera “ufficiale” della Chiesa per il malato.
Ecco alcune regole per una corretta venerazione delle reliquie.
Non si possono esporre senza il certificato dell’autorità ecclesiastica che ne attesta l’autenticità.
Va impedita un'eccessiva frammentazione: non è consona alla dignità del corpo umano.
Il loro trasferimento o “pellegrinaggio” deve essere autorizzato dalla Santa Sede.
Le reliquie possono essere venerate con vari gesti: bacio, ornamento, processioni, benedizioni.
L’importante è che i fedeli le venerino con atteggiamento di preghiera a Dio.
Spesso, nelle chiese le reliquie vengono poste sotto l’altare maggiore: un uso previsto nel Messale Romano, che assorbe l’antica tradizione di celebrare la Messa sulle tombe dei martiri.
Questa collocazione indica la somiglianza dei martiri ma anche dei santi all’Agnello di Dio.
Ma mai esporle sopra la mensa l’altare!
Essa è riservata al Corpo e al Sangue di Cristo, Re dei martiri.
Venerare le reliquie è dunque una pratica che ci avvicina a chi ci ha preceduto nella fede e ci spinge a impegnarci sulla via della santità.
Category
📚
Apprendimento