Treviso - Rientrati nei paesi d’origine ma continuavano a percepire assegno sociale: denunciati 9 stranieri (08.11.21)

  • 3 anni fa
https://www.pupia.tv - Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Treviso, nell’ambito del rafforzamento delle attività di contrasto all’indebita percezione di erogazioni pubbliche, hanno avviato un ampio monitoraggio sui dati forniti dall’Inps, relativi ai beneficiari del cosiddetto “assegno sociale”, erogato a coloro che versano in condizioni economiche disagiate, per un importo di circa 460 euro al mese, per tredici mensilità.

Per verificare la sussistenza dei requisiti e il rispetto dell’obbligo di informazione in caso di espatrio, i finanzieri hanno individuato una serie di posizioni “anomale”, nei confronti delle quali sono stati eseguiti approfondimenti nelle rispettive residenze. Sono stati così individuati nove cittadini stranieri che, pur essendo rientrati da tempo nei loro Paesi, continuavano a beneficiare del sussidio. Tra questi, un argentino che è tornato nel proprio paese d’origine nel 2016 e non ha fatto più rientro in Italia, tanto da essere dichiarato irreperibile nel 2019: nell’ultimo quinquennio, ha percepito indebitamente circa 27mila euro. Un marocchino, cancellato dall’anagrafe dei residenti del Comune di Mogliano, ha continuato ad attestare, nelle domande indirizzate all’Inps, di risiedere presso l’abitazione di una donna, da cui risulta legalmente separato. Incassava indebitamente il beneficio dal 2018 anche un algerino, dichiaratosi residente in un appartamento della “Tower House” di via Pisa a Treviso, in cui invece soggiorna un nucleo familiare diverso, risultato completamente estraneo. Due albanesi, due marocchine e una dominicana, nonostante fossero tornate da anni nei rispettivi paesi d’origine, hanno continuato anch’esse a percepire ininterrottamente il sussidio fino al mese di agosto 2021. Attraverso il controllo dei passaporti, è stato possibile ricostruire come alcune di esse abbiano fatto rientro in Italia, solo per brevi periodi, per far visita ai parenti, presso i quali avevano stabilito solo formalmente la residenza, e ritirare le somme accreditate.

I nove stranieri sono stati denunciati alla Procura di Treviso per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, reato che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni, e segnalati all’Inps per l’avvio delle procedure di sospensione delle erogazioni e il recupero delle somme indebitamente percepite, quantificate in circa 130mila euro. (08.11.21)

Consigliato