Che ora è? (1989) HD

  • 2 anni fa
Marcello Rinaldi è un fatuo avvocato sessantenne, che ha successo e quattrini, mentre suo figlio Michele è un trentenne serio e timido, laureato in lettere, che sta per terminare il servizio militare a Civitavecchia. Spinto dal desiderio di trovare col figlio quel dialogo che è stato sempre impossibile, Marcello va a trascorrere con lui un'intera giornata, e, appena lo incontra, per ingraziarselo, gli comunica di avergli preparato due regali: una macchina di lusso ed uno splendido attico a Roma. Ma il giovane dimostra solo imbarazzo per questi regali, mentre più tardi è felice per un dono più modesto: l'orologio d'argento, che apparteneva al nonno ferroviere, e che gli ricorda momenti felici della sua infanzia. Michele non ha per il futuro grandi aspirazioni, ma certo vuole scegliere da sé la sua strada. L'invadenza e la possessività del padre lo irritano, cosicchè i due, che non si comprendono, litigano spesso, mentre le ore di questa lunga giornata trascorrono lentamente. Marcello sa di non conoscere veramente suo figlio, e di essergli stato troppo lontano, per motivi di lavoro, perciò ora lo interroga continuamente, per arrivare a capirlo. Si fa anche condurre a casa di Loredana, una ragazza, con la quale il giovane ha un legame, e, in assenza di lui, le fa domande molto indiscrete. Infine padre e figlio vanno in un bar, dove Michele si trova a suo agio, fra amici di condizione modesta, e, vedendolo in tali compagnie, il padre ne rimane contrariato. In seguito Marcello, che è stato sempre geloso dell'attaccamento di suo figlio per la madre, gli rivela una presunta infedeltà di lei, avvenuta molti anni prima, provocando l'indignazione del giovane, che si allontana subito. L'anziano avvocato allora si reca alla stazione in attesa del treno per Roma. Michele lo raggiunge inaspettatamente, e, tirato fuori l'orologio del nonno, invita il padre a fare con lui il giochetto infantile: "Che ora è?"
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00:08:00Io conosco l'ingegnere Bartocini della scuola guida.
00:08:03C'ha già preso appuntamento.
00:08:05Eh, una telefonata.
00:08:06Certo, una telefonata.
00:08:30Cosa, ti piacciono le sirene?
00:08:36No, dipende. Qualche volta...
00:08:38Qualche volta sono triste, stai...
00:08:40Qualche volta allegro pure.
00:08:42Dipende come uno sta di un'ora.
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00:09:00E questa come ti è sembrata?
00:09:04Così.
00:09:06Né triste né allegro.
00:09:09A te?
00:09:12A me...
00:09:14A me non mi piacciono tanto le sirene.
00:09:17Mi ricordano la guerra, sai.
00:09:20Gli allarmi aerei, i bombardamenti, il coprifuoco.
00:09:24Quando suonava la sirena si doveva correre al rifugio.
00:09:27In un corridoio là, alla porta d'ingresso, c'era sempre
00:09:30una borsa pronta con dentro le maglie, l'acqua, il caffè.
00:09:34Sì, insomma, il caffè d'orzo o calcadè.
00:09:38E poi mia madre gridava la sacchetta dei preziosi che stava lì dentro la borsa.
00:09:42Che poi, sai che c'era dentro questa sacchetta?
00:09:44Sei cucchiaini d'argento.
00:09:46Tanto per diverti.
00:09:47Bisognava correre al rifugio che stava...
00:09:49No, tu mi devi fermare perché io posso andare avanti fino a stasera.
00:09:57Peccato però.
00:09:59Peccato che?
00:10:02Cioè, peccato che c'era...
00:10:06che c'era la guerra, i fascisti tedeschi.
00:10:10Che sennò quella forse era una bella epoca.
00:10:14Bella per viverci.
00:10:17Ecco, per esempio, sei cucchiaini d'argento.
00:10:19Avevano la loro importanza.
00:10:21E venivano usate, capito, nell'occasione buona a girare il caffè
00:10:25e le cucchiaine del servizio buono.
00:10:27Quegli altri giorni poi c'erano i cucchiaini così di seconda categoria
00:10:31e loro lo sapevano.
00:10:32Ed erano importanti, secondo me.
00:10:34Erano... si sentivano proprio...
00:10:37Erano importanti pure per la nonna che li voleva salvare dal bombardamento
00:10:41come voleva salvare te e Giuberti, capito?
00:10:44Il fatto è che oggi noi abbiamo bisogno sempre di più
00:10:47perché quello che abbiamo conta sempre di meno.
00:10:50Non era una bella epoca, credi.
00:10:52È meglio adesso.
00:10:55Ma perché non ti piace?
00:10:58La fine del ventesimo secolo?
00:11:02Tu la trovi carina?
00:11:03Carina?
00:11:04È la fine del secolo.
00:11:07Come ogni fine di secolo.
00:11:10Perché come sono le fine di secolo?
00:11:12Michele, ma che ne so.
00:11:15Non lo so.
00:11:18Poi questa ci abbiamo.
00:11:25Ehi!
00:11:26Michele!
00:11:28Ehi!
00:11:30Forza, cavolo, non ci morire!
00:11:33Michele!
00:11:35Ancora lì del capologio gli favo un mazzo così!
00:11:38Oh, ricordate di portare i scarpini setacchetti.
00:11:41Il campo è allentato, va bene?
00:11:43Scusami, signore.
00:11:45È vero che portate il pesce congelato all'arco,
00:11:48lo scongelate, lo riportate qui e lo vendete per fresco?
00:11:55È mio padre!
00:11:58Ci vediamo, Michele!
00:11:59Ciao!
00:12:02Giochi al pallone?
00:12:03Bravo, professore.
00:12:04Almeno ti sbagli un po'.
00:12:06Senti, racconta, racconta.
00:12:08Voi siete i cavallucci.
00:12:10Marini.
00:12:13Invece i capodogli che voi gli fate un affare così sarebbero gli avversari.
00:12:18E domani c'avete la partita.
00:12:20Ci abbiamo il tempo.
00:12:21Dì, dì.
00:12:23E come sono? Sono bravi ragazzi?
00:12:25Sì, insomma.
00:12:26Siete amici? Giocano bene?
00:12:28Sì, abbastanza, insomma.
00:12:35Michele, scusa, ma...
00:12:38Tu quando si tratta di parlare di qualsiasi cosa,
00:12:42cioè i cucchiaini,
00:12:46a me non mi racconti niente.
00:12:48Mi piacerebbe sapere che fai, come passi il tuo tempo.
00:12:51Insomma, che pensi.
00:12:54Sì, no, forse già, ma insomma, raccontami qualcosa.
00:13:00Che ti devo raccontare?
00:13:02Ci vediamo la domenica, facciamo la partita.
00:13:05Fino del racconto.
00:13:07Se siamo ancora amici, non lo so, dopo l'abbattuto tuo su pesce congelato, quindi...
00:13:17Qual è il miglior bar che vi piacerebbe?
00:13:19Non c'è.
00:13:21E andiamo?
00:13:25Devo fare anche una telefonata.
00:13:27Di lavoro?
00:13:29Sì, devo prendere un appuntamento con un nuovo cliente.
00:13:33So che farei per liberare.
00:13:36Tu prima mi hai detto, ma ogni tanto potresti anche dire di no a qualcuno.
00:13:40Certo.
00:13:41A mio fratello dovevo dire di no.
00:13:43Mi ha portato questo Antonazzi, un mascalzone.
00:13:47Che fai, chi è?
00:13:48Mi ha coinvolto in uno scandalo di tangente ospedaliere, una solita storia.
00:13:53Io in galera lo manderei, altro che difenderlo.
00:13:57In galera lo manderei, ma allora perché hai accettato?
00:14:01Perché, perché? Perché ho dovuto accettare.
00:14:05Mio fratello, lo conosci?
00:14:07Ti prego, è un amico, devi aiutarlo, sta nei guai.
00:14:11È sempre la solita storia dei famigliari, c'è sempre qualcuno che ti deve complicare la vita.
00:14:16Hai capito?
00:14:17Ecco.
00:14:19Non mi importa se è il 97 o il 96, è una cosa nuova.
00:14:22È successo qualcosa che ci ha portato.
00:14:24Non ci dimentichiamo che non è una pratica normale.
00:14:36Il giornale del 1.007 non si poteva fare più, era dilotto a 0.03.
00:14:40Benissimo, allora il sindaco ci scrive, dovete presentare un nuovo progetto.
00:14:45Abbiamo presentato un nuovo progetto, ci ha dato 30 giorni,
00:14:47lui non lo ha presentato in tre giorni.
00:14:49Ci siamo traccheggiati.
00:14:51Ci ha messo un anno per sapere esaminare,
00:14:54mentre sta esaminando arriva l'altra legge regionale
00:14:57che consente invece di esaminare le pratiche presentate prima della precedente legge
00:15:01e io mi aspettavo che procedesse all'ufficio.
00:15:03Invece no, ti manda un'altra lettera e dice no,
00:15:05dovete chiedere voi di fare l'istanza degli esami.
00:15:07Se avete ancora interesse per il progetto digitale,
00:15:10vi invitiamo a visitare il nostro sito.
00:15:12Il sito è www.lucidazione.it
00:15:14dove trovate tutte le informazioni,
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00:16:04Lasciati. Prima che partissi militare.
00:16:13Io non lo sapevo. Forse l'avevi detto a mamma.
00:16:18No, no, no. Non l'avevo detto a nessuno ancora.
00:16:22La prima persona che gliel'ho detto.
00:16:31Forse è meglio così.
00:16:34Una famiglia sballata, genitori separati.
00:16:37Io penso che non era la ragazza giusta per te.
00:16:39Hai fatto bene a dargli un taglio.
00:16:43Veramente...
00:16:45Il taglio non è che l'ho dato io, l'ho dato lei.
00:16:51Ci siamo lasciati cento volte, capito?
00:16:54Litigavamo sempre.
00:16:57Veramente era lei che litigava con me.
00:17:05Poi pure io, insomma, non è che...
00:17:07Parlo così, ma pure io sono indisponente.
00:17:11C'ho sempre dubbi, non mi decido mai.
00:17:15Sono inconcludente.
00:17:17No, no. Tu non sei inconcludente.
00:17:20Tu sei riflessivo, è diverso.
00:17:25Comunque io... io troppo riflessivo per lei.
00:17:28Lei troppo frenetico per me.
00:17:34Poi non è meno tanto.
00:17:35Per me è andato pure bene così, però...
00:17:39Il fatto sta che lei è partita.
00:17:43È andata a Milano.
00:17:49Qua i ritmi di vita mi sono più congeniali.
00:17:52Così mi ha scritto.
00:17:56Ma forse sembra...
00:17:58Meglio così, perché poi...
00:18:01Lei c'ha pure un'auto, quindi...
00:18:05Ma non ha perso tempo, come vi siete separati subito?
00:18:08No, già ce l'aveva prima, quando stava con me.
00:18:12E tu come l'hai scoperto?
00:18:14C'ho scoperto, ma...
00:18:16Ma lo disse lei.
00:18:18Se io c'ho un'altra...
00:18:20Ma su questo no, anzi, lei era sincera.
00:18:23Una ragazza.
00:18:26...stati presentati prima dell'attaccamento di Giovanni Bonucci.
00:18:29Ma se erano già stati a Portobollano, non era il caso della nostra.
00:18:33E' un'altra cosa.
00:18:36Adesso c'ho la complicazione della Bugarossi.
00:18:38Io ho già presentato al commissario d'acta
00:18:40la relazione di giurata.
00:18:45Dove sta in mezzo?
00:18:46Una renta cara?
00:18:47No.
00:18:48Un'auto a noleggio?
00:18:50Ah, non so, non credo che c'è.
00:18:53Ti porto a mangiare da Armando, a Porto Santo Stefano.
00:18:56Ma...
00:18:57Non ci possiamo presentare a magari milioni senza...
00:18:59Miere, quant'è?
00:19:01...assolutamente un'operazione proprio simile.
00:19:03E la sta predisponendo.
00:19:05Contemporaneamente sta predisponendo l'istanza per le UMIS
00:19:08che adesso sono sostituite all'ufficiale sanitario dell'epoca.
00:19:12E io ti avrò detto che siamo pronti ad arrivare...
00:19:15Eh, no, devi stare a quella telefonata.
00:19:17Ah.
00:19:20Non mi parla adesso.
00:19:21Dopo.
00:19:22Facciamo.
00:19:23No.
00:19:25Sai che hanno una specialità.
00:19:27I peperoni ripieni con il fusilli all'arrabbiata.
00:19:31Ah, il massimo è la legumata.
00:19:33E una zuppa con pasta, fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave e sopra le cozze.
00:19:41Non ti piace?
00:19:42No, no.
00:19:44Vabbè, allora non ci andiamo.
00:19:46No, ma perché, perché?
00:19:48Ci sarà qualcosa di più leggero.
00:19:50Sì.
00:19:51Ma guarda, rifletterci ci vuole un'ora di macchina.
00:19:54Poi arriviamo magari chiuso.
00:19:56Io ho fame adesso.
00:19:58Ma non per me.
00:19:59No, no, no, per me c'è un certo languore, davvero.
00:20:03Senti, tu d'abitudine dove mangi?
00:20:07In caserno, io non vado mai.
00:20:09Ma se no c'ha un ristorante della stazione.
00:20:11Eh, il ristorante della stazione se lo potessi inovitare sarebbe meglio, eh.
00:20:16Vabbè, poi uno lo troveremo.
00:20:18Eh.
00:20:24Michele, hai notato che solo in provincia si senta ancora qualcuno rischiare?
00:20:28Nelle grandi città, a Roma, non fischia più nessuno.
00:20:31E dire che ai miei tempi il fischio era un linguaggio.
00:20:35E mio fratello Umberto non vestivava la marinara, ma fischiava la pecorara.
00:20:42Poi c'era quello, c'era chi lo faceva con le dita così.
00:20:45O con quattro dita in bocca.
00:20:47Ma lui non ha mai riuscito.
00:20:51Bravo, e dove l'hai imparato?
00:20:53Dove l'hai imparato?
00:20:54L'ho sempre fatto.
00:20:55Ah, poi Michele, il massimo era il sordino.
00:20:58Fatti conto, tu vedevi una bella ragazza che camminava davanti a te
00:21:01e le volevi far capire che, allora, c'era questo fischio sordo, un sibilo.
00:21:11Ma guarda là, guarda là, quello ufficiale, guarda.
00:21:13No, no.
00:21:14No, là, là, guarda, quello è Capitano Coccia.
00:21:16Tutti questi fischi che mi hai fatto fare.
00:21:18Stai girato quando hai fatto il sordino.
00:21:20Ma come, con il sordino? Ma che fosse un po'...
00:21:23No, no.
00:21:24C'hai visto?
00:21:25No, no. Vieni, vieni.
00:21:26Eh?
00:21:27No.
00:21:29Senti, ma che c'avete di pesce?
00:21:31Quale vi voglia?
00:21:32Eh, tutto io ci penso.
00:21:33È tutto fresco?
00:21:34Tutto buono.
00:21:35Ci pensi?
00:21:36Eh, tutto io ci penso. Tutto io ci penso.
00:21:53Si.
00:22:20Però non entri poi.
00:22:21Che è?
00:22:23Una sorpresa
00:22:25Una sorpresa? Non lo so
00:22:27Una radio sveglia a quarzo
00:22:29tecnologie giapponesi
00:22:31televisorino da scappare a cristalli lì
00:22:33queste sono le cose tue
00:22:35Guarda, strappa
00:22:37strappa? Si rovina la cazzo
00:22:45Nooo
00:22:47L'orologio di nonno
00:22:49con la locomotiva dietro
00:22:51mamma mia
00:22:55bellissimo
00:22:59Io mi ricordo
00:23:01ancora che al nonno
00:23:03gli chiedevo ogni due minuti
00:23:05nonno che ora è? Nonno che mi piaceva
00:23:07questa cosa che lui lo cacciava dal taschino
00:23:09Quando stavi malato
00:23:11lui te lo faceva tenere
00:23:13allora ti lasciai fare le volture
00:23:17questo si apriva
00:23:19guarda
00:23:23dentro era tutto scritto
00:23:25in inglese, guarda
00:23:27ah francese
00:23:33bello
00:23:35solo mi dispiace che
00:23:37te lo devi togliere
00:23:39per darlo a me, l'orologio di tuo padre
00:23:41tienilo tu, mi dispiace
00:23:43per me è uguale
00:23:45io preferisco che lo tieni tu
00:23:47ma ti giuro, ti giuro che sono contento del pensiero
00:23:49io ci tengo che lo prenda tu
00:23:51veramente?
00:23:53si
00:23:55beh allora me lo metto
00:23:59guarda se cammina, che ora fa?
00:24:011.05
00:24:03è perfetto
00:24:05non è proprio l'orologio da Brugils
00:24:09scusa, che ora è?
00:24:11l'ora?
00:24:13a me mi chiedono l'ora
00:24:151.05
00:24:1732 secondi
00:24:19grazie, prego quando ha bisogno
00:24:21ho l'orologio
00:24:23l'ora?
00:24:251.05
00:24:2753 secondi
00:24:29se ha bisogno lo so
00:24:33mamma mia
00:24:35sono contento
00:24:37questo è
00:24:39un bellissimo regalo
00:24:41insomma a te fa più piacere un orologio
00:24:43che una tema
00:24:45turbo sedi si va
00:24:47ma chi ha detto
00:24:49questo?
00:24:51bello
00:24:53sono proprio contento
00:24:55anch'io sono contento
00:24:59senti ma non è che ci prenderanno
00:25:01per due dalla parrocchia del capitano
00:25:03Cocchia?
00:25:05ma di sé fissato
00:25:07non è, non è
00:25:09ma io ho avuto questa impressione
00:25:11è impressione, quello è capitano
00:25:13altatesismo
00:25:15era pure altatesismo
00:25:19ah grazie sono già d'accordo col cuoco
00:25:21mi dà la carta dei vini
00:25:25ci porti un prosecco
00:25:27ero così fiero io quando ero piccolo
00:25:29c'avevo un nonno
00:25:31che guidava i treni
00:25:33ma per me era
00:25:35ti ricordi
00:25:37quando mamma aveva l'incarica
00:25:39di professoressa a Napoli
00:25:41io stavo là con gli altri nonni
00:25:43e io lo raccontavo a tutti
00:25:45a tutti i bambini
00:25:47il mio nonno di Roma è ferroviere
00:25:51e c'è il nonno di Napoli
00:25:53che mi correggeva sempre
00:25:55non è ferroviere
00:25:57è funzionario delle ferrovie
00:25:59mamma mia
00:26:01a casa c'era un certo professor Nardella
00:26:03allora io piccolo
00:26:05questa cosa di dirla a tutti
00:26:07arrivo là
00:26:09professore
00:26:11il nonno di Roma
00:26:17nonno di Roma
00:26:19è funzionario
00:26:21sulle locomotive
00:26:23mamma mia
00:26:25il nonno di Napoli mi ha afferminato
00:26:27non lo so come era lui
00:26:29ma lui era così
00:26:31io non ricordo
00:26:33prima di tutto aveva questa fissazione
00:26:35del cognome De Fonseca
00:26:37venivo da scuola
00:26:39venivo a parlare dai professori miei
00:26:41venivo tutti i giorni
00:26:43prima di tutto
00:26:45stavo là tutti i giorni
00:26:47come va Michelino?
00:26:49va come andava via
00:26:51poi quando se ne andava
00:26:53ciao Michelino ricordati che sei un De Fonseca
00:26:55mamma mia
00:26:57l'avrei ammazzato quando avrei detto questa cosa
00:26:59è tipico di tanti napoletani
00:27:01con un'origine spagnola
00:27:03mamma mia
00:27:05davanti a tutti i miei amici
00:27:07mi prendevano in giro
00:27:09quando facevano l'appello
00:27:11io dicevo Ridolfio
00:27:13allora tutti i ragazzi
00:27:15si ricordi che è un De Fonseca
00:27:17era una brava persona
00:27:19solo che aveva le sue idee
00:27:21quando ci fidanziamo con mamma
00:27:23e attraversi i carabinieri
00:27:25salute
00:27:31il vino ve lo danno in caserna?
00:27:33no si ce lo danno
00:27:35i festivi
00:27:37il sabato e la domenica
00:27:39a noi non ce lo danno neanche la domenica
00:27:41ma
00:27:43quando è il momento del rancio
00:27:45tutti in fila con la gavetta
00:27:47la zuppa l'hai cotta
00:27:49la zuppa l'hai cotta
00:27:51e la ritirai
00:27:53come fa la rete?
00:27:57questa è la libera uscita
00:27:59chi ha scarpe lucide può usci
00:28:03come fa la ritirata Michele
00:28:05dobbiamo fare tutto
00:28:07il repartore
00:28:09non c'è niente
00:28:11non ho capito
00:28:13quando uno
00:28:15fa il servizio militare
00:28:17viene subito identificato
00:28:19pure se stai in Borghese.
00:28:20No, no, niente.
00:28:21Certo, se c'è il padre che qua smetta
00:28:24a fare il trombettiere a tavola tutto...
00:28:27Io quando ho fatto il mitare a Roma
00:28:29stavo al Macau, la caserna Macau
00:28:31c'era un trombettiere sardo
00:28:33un certo porco
00:28:35gesuino porco
00:28:37ma era un coso piccolo, nero
00:28:38quando parlava noi non capivamo mica niente
00:28:40però
00:28:41quando suonava la tromba, guarda
00:28:44era una musica
00:28:46era una musica, suonava...
00:28:48la tromba, una musica
00:28:49una musica, certo
00:28:51no, ma voglio dire
00:28:54non so, ci metteva
00:28:56un sentimento, una delicatezza
00:29:15il vostro com'è?
00:29:17Di che?
00:29:18Trombettiere
00:29:19Non esiste più il trombettiere
00:29:22Non esiste più?
00:29:23No, poi c'è la cassetta
00:29:24arriva l'ufficiale di Picchetto
00:29:26quando è l'ora sua
00:29:28a secondo quello che c'è
00:29:29mette la cassetta
00:29:31e si sente per tutta la caserna
00:29:33Ah, ho capito, è come in chiesa
00:29:34non c'è mica più il campanaro sulle campane
00:29:36adesso il prete mette la cassetta
00:29:38Si dice, si
00:29:39Una cosa allusinante
00:29:41allusinante al massimo
00:29:47Che è?
00:29:49Niente, l'hai detto...
00:29:52l'hai detto allusinante al massimo
00:29:54A me?
00:29:58Ma siccome...
00:30:00era tanto tempo che non te lo sentivo dire
00:30:03e siccome invece è stato un periodo in cui
00:30:06lo dicevi molto spesso
00:30:08allora ho pensato...
00:30:13Hai pensato che?
00:30:15Niente, ho pensato che...
00:30:19Ho pensato che avevi rivisto...
00:30:22Chi?
00:30:25Chi? Che avevi rivisto la persona
00:30:27che ti aveva attaccato quel modo
00:30:29di dire così, giovanilistico, moderno
00:30:32che ogni tanto ne uscivi di...
00:30:35Dai papà, hai capito, no?
00:30:37No
00:30:38Di chi parla, dai
00:30:39No, no
00:30:41No, non ho capito
00:30:44Lasciamo stare, dai
00:30:45Comunque ora non c'è più il trombettiere
00:30:47Allora c'è...
00:30:48Non ho capito
00:30:50Chi dovrei aver rivisto io?
00:30:52Nessuno, niente
00:30:53Chi è sta persona?
00:30:54Guarda, io non ce l'ho il tempo per vedere qualcuno
00:30:57Tanto per dirne una stamattina
00:30:59per poter venire qui
00:31:01io ho spostato almeno una decina di appuntamenti
00:31:04Allora vuol dire che hai fatto male
00:31:06Non li dovevi spostare
00:31:08Si, si, hai ragione, ho fatto male
00:31:09Hai ragione, hai fatto male
00:31:11Sempre pronti a osservare, scrutare, giudicare
00:31:15Chi scruta, chi giudica?
00:31:17Ma io, guarda, una cosa così stai facendo non...
00:31:20Ma si
00:31:21Che? Sei tu che stai cantando e stai suonando come voi?
00:31:23E' come se non vi conoscessi
00:31:25Sempre pronti a pesare le parole
00:31:27Hai detto allucinante al massimo
00:31:29Va bene, allora lo dico sempre
00:31:32Va bene, va bene, va bene, basta
00:31:38Lasciamo stare
00:31:40Va bene?
00:31:41Si
00:31:42Ma non va bene, non va bene
00:31:51Allucinante al massimo
00:31:52Si, io lo dico quando mi pare, capisci?
00:31:54Dove e come mi pare
00:31:57Si, allucinante, allucinante
00:31:59Pure lei, lei il cameriere, si, lei allucinante
00:32:09Allucinante al massimo
00:32:40Buon appetito
00:32:42Per tanto
00:32:44Grazie
00:33:03Va bene
00:33:05Va bene, l'ho rivisto
00:33:07Adesso e' avvocato anche lei
00:33:10Avrà 40 anni
00:33:12E' madre felice di tre ragazzini
00:33:15Lo dice sempre allucinante al massimo
00:33:17Lo so
00:33:19Quando si dice la semiologia a volte, eh
00:33:22Attraverso il linguaggio del padre
00:33:24Si era capito il momento in cui aveva preso una cibandata
00:33:28O il momento in cui ha rincontrato la persona per la quale
00:33:31Aveva preso una cibandata
00:33:34Lo so
00:33:35Io l'ho incroso qualche volta in tribunale
00:33:40Ciao, ti trovo bene
00:33:42Anche tu stai bene
00:33:44Ciao, ciao
00:33:48Chissà se se ne ricordo più
00:33:50Tu se ne ricordi però
00:33:52Io?
00:33:53No
00:33:54No, io non mi ricordo mai niente
00:33:56Non mi ricordo mai niente
00:33:58Non mi ricordo niente
00:34:00Non mi ricordo niente
00:34:02Io non mi ricordo mai niente
00:34:04Ma dove lo trovi uno più rimbesillito di me, eh?
00:34:07Ha ancora dell'olio in bocca, sembra un crescito
00:34:10E mangia, cazzarola, tocca
00:34:12Dai, scusa l'espressione
00:34:17Giusto per tornare alla guerra che è sempre un argomento allegro
00:34:20Lo Schultz staff in comandantur
00:34:22Stava proprio lì a via Tasso
00:34:24A 30 metri da casa nostra
00:34:27Ci torturavano i prigionieri politici lì dentro
00:34:29Io e mio fratello, Ziumberto, dal balcone
00:34:31Sempre vedevamo quando arrivavano questi camion
00:34:34E scaricavano tutti gli uomini che loro prendevano, sai, nelle retare
00:34:37Ora c'era uno scardalana che veniva
00:34:39Uno o due volte l'anno a casa di fare i materassi
00:34:48Era un vecchietto, piccolo piccolo
00:34:51E quando si metteva a dormire
00:34:53Era un vecchietto, piccolo piccolo
00:34:55E quando si metteva a cavalcioni del suo scannetto per scardare la lana
00:34:59Faceva ridere perché sembrava un bambino su un cavallucci addondo
00:35:04Beh, una sera io e mio fratello vedemmo tirar giù dal camion
00:35:10Fra i prigionieri politici un bambino
00:35:14Non si distingueva bene perché oramai era quasi buio
00:35:17Però, la mattina dopo, passando davanti al negozio
00:35:22Di questo piccolo scardalana in via Conte Verde
00:35:26La sera cinese era abbassata
00:35:29E c'era un cartello
00:35:31Negozio di ebrea
00:35:34Chiuso per ordine del comando tedesco
00:35:47E' meglio che cambiamo discorso, beh
00:35:52Eh, dice l'imbecillito, l'imbecillito
00:35:56Però, quando vuole la memoria ce l'ha, eh
00:36:00Solo quando si parla di tedesco
00:36:05Che è?
00:36:06Sei tu? Che è questo rumore?
00:36:09Le pillole
00:36:11Ma io non le sento mai, eh
00:36:13Comincia la sordità
00:36:17Stop
00:36:18Giapponese?
00:36:19Eh, giapponese, sì
00:36:20Devo prendere pure quelle di stamattina, me le so' scordate
00:36:29Con la mare, vabbè dico
00:36:33Bastano andare giù
00:36:34Sì, bastano andare giù
00:36:35I medicini si prendono dall'attico, allora
00:36:50E' 485 metri quadri
00:36:52Però?
00:36:53Certo, non è la biblioteca nazionale di Castro Pretorio
00:36:56Però è bella fornita, non c'è mai la fila
00:36:59Cioè, veramente non c'è mai nessuno
00:37:01Però
00:37:02Beh, tu ci vieni spesso?
00:37:05Durante la libera uscita, le ore che c'ho, sì
00:37:08La libera uscita qui?
00:37:10Guarda, è squallidina questa città
00:37:13Squallidina?
00:37:14Sì, squallidina
00:37:15Sì, squallidina
00:37:16Guarda, è squallidina questa città
00:37:19Squallidina, vabbè, è quella che è
00:37:23Michele, ma tu, dico, stai sempre solo?
00:37:27No, di cosa?
00:37:28A parte la partita la domenica là con i Cormorani, ma
00:37:31Cavallucci Marini
00:37:32Eh, i Cavallucci Marini
00:37:34Ma dico, so, non vedi mai nessuno
00:37:38La sera, per esempio, dopo il silenzio, che pensi?
00:37:41Oh, non è che mi vai in depressione?
00:37:44Non ho la depressione, papà
00:37:45Tu però qua non hai nemmeno il suicidio da servizio di unità
00:37:49Io a volte ci vengo perché vengo a trovare gli impiegati che stanno qua
00:37:52C'è una ragazza, il signor Monaudio
00:37:54Un maestro elementare in pensione
00:37:56Che è un personaggio questo, papà
00:37:58Uno spettacolo di uomo
00:38:01Già fisicamente, c'ha un naso grosso, bidorsaluto, alto
00:38:06Ma poi c'ha un tic
00:38:08C'ha un tic nervoso che fa così, no?
00:38:10Fa sempre così quando va
00:38:11Che pare che dice
00:38:12Andiamo di là
00:38:13Invece è un tic
00:38:15Però che persona
00:38:18Poi io e lui abbiamo inventato un gioco
00:38:21Abbiamo fatto un gioco di memoria, no?
00:38:23Sulle frasi celebre dei personaggi della letteratura
00:38:26Cioè metti, per esempio, io arrivo qua e gli dico
00:38:28A Brucia Pera, così, senza...
00:38:30Avete mangiato?
00:38:31Chi lo dice?
00:38:32Lui ha, così
00:38:33Clelia Conta e Fabrizio Del Donco imprigionati nella torre Farnese
00:38:37Certosa di Parma, stand-up 1839
00:38:41E' divertente
00:38:42Ma è difficile, eh, mica è...
00:38:44Vinci te
00:38:45Eh, no, no, vinco io
00:38:46Che vinco io? Lui è bravo, lui è preparato
00:38:48A volte io, a volte lui, ma...
00:38:50E' una bella lotta
00:38:51E poi, secondo me, i fatti che sta qui
00:38:53Quando sono in caserma, lui
00:38:56Si mette là e si ripassa a tutti
00:38:57Perché sa tutto
00:38:59Eh beh, certo, lui approfitta
00:39:00Eh, capito?
00:39:01Infatti ieri mi ha fregato
00:39:03Appena sono arrivato mi ha fatto...
00:39:05Mi ha detto
00:39:06Frate
00:39:07Sono puro come appena uscito dal corpo della mamma mia
00:39:09Chi lo dice?
00:39:10C'è panello da prato, ha detto Sergio Appelletto
00:39:12Uomo malvagio e peccatore quant'altro in hai
00:39:15Che, dopo una falsa confessione in punto di morte
00:39:18Venne fatto santo
00:39:20De Camerone, Boccaccio
00:39:211350...
00:39:241350, esatto
00:39:26Preciso proprio, come...
00:39:28Che, com'è?
00:39:30Me la sono ripassata in taxi stamattina venendo qui
00:39:34Michele, il De Camerone l'ho letto
00:39:36L'ho pulito il letto del De Camerone
00:39:38Ma ricordarsi la cosa che mi hai fatto tu proprio
00:39:40C'è panello da prato, ha detto Sergio Appelletto
00:39:42Uomo malvagio e peccatore
00:39:43Parola per parola precisa
00:39:44Che, in termine morale della cosa così
00:39:47Lui la dice, però dice
00:39:48Ma no
00:39:49Non mai
00:39:50Si sta veramente
00:39:51Ci devi giocare tu con lui allora
00:39:53Non lo fai niente
00:39:59Andiamo va che
00:40:00Devo fare quella telefonata, eh
00:40:07Dov'è un telefono qui?
00:40:08C'è un chiosco qua dietro
00:40:15Purtroppo non posso
00:40:17Ma l'avvocato Aiello è formidabile per la difesa
00:40:20Direi che anche meglio di me per questo genere di processi
00:40:24Quindi il signor Antonazzi potrà rimanere molto soddisfatto
00:40:27Se crede può telefonare ad Aiello a nome mio
00:40:30No, no
00:40:31Che mi chiamano
00:40:32Non mi chiamate
00:40:33Non mi chiamate
00:40:34A nome mio
00:40:35No, no
00:40:36Che mi chiami Antonazzi a studio è inutile
00:40:37Che tanto io a studio non ci sono
00:40:39Sto sempre in giro
00:40:40E poi guardi
00:40:41La mia decisione è irrevocabile
00:40:42Mi dispiace
00:40:43Arrivederci
00:40:58No, no, no
00:40:59Ti prendi più
00:41:01Brava
00:41:02Brava
00:41:03Vediamo che dice Umberto
00:41:05Ma che dice Umberto?
00:41:08A me hai fatto bene
00:41:10Sto contento, veramente
00:41:12Come pensi?
00:41:13No
00:41:17Ti ho detto io non ho tempo
00:41:18Bravo, bravo
00:41:22Come gli hai detto?
00:41:23Mi dispiace il programma è questo
00:41:26E io non posso
00:41:27Bravo, bravo
00:41:28Via, via non mi fai venire il fiato
00:41:34Papà, vieni, vieni qua
00:41:36Salve
00:41:37No
00:41:38Dai, dai, dai
00:41:39Salve
00:41:40Porci pure a me sulle giostre
00:41:41Dai, dai, dai
00:41:42Dai, dai, dai
00:41:45Bene
00:41:46Vai
00:41:47Vado
00:41:48Tra la mia età sono di Gigi
00:41:50Che ti dico?
00:41:51Ma poi chi ti vede qua?
00:41:52Chi ti conosce?
00:41:53A me le giostre sono note
00:41:55A me non piacciono
00:41:56Non diverso
00:41:57Michele queste giostre sono carine
00:41:59Sono tenere
00:42:00Ma tu vedessi in America
00:42:02A Disneyland
00:42:03Un Luna Park
00:42:04Grande
00:42:05Ma più grande di una città
00:42:07Ci stanno aeroplani, elicotteri sommersibili
00:42:10Guarda, è pazzesco
00:42:11Ci sono gli alberghi perché ci devi stare tre o quattro giorni
00:42:14Se no non vedi niente
00:42:15Insomma guarda io credevo di impazzire
00:42:17È un paese fantastico l'America
00:42:19Tutto è grandioso
00:42:20Tutto è abnorme
00:42:21Ma guarda
00:42:22È un paese che esalta ogni iniziativa
00:42:24Perché loro danno molto valore all'intengenza
00:42:27È un paese giovane, moderno
00:42:28Ecco per esempio
00:42:29Per te che vuoi fare lo scrittore
00:42:31È quello il paese
00:42:32Perché io voglio fare lo scrittore
00:42:34
00:42:35Ma no non voglio fare lo scrittore
00:42:36Come non vuoi fare lo scrittore
00:42:37Ma se io ti volevo iscrivere a legge all'università di Roma
00:42:39E tua madre disse
00:42:40No vuole fare lettera all'università di Napoli
00:42:42E tu mi dici
00:42:43E ti papà
00:42:44Sì voglio fare lo scrittore
00:42:45Io ti ho detto papà voglio fare lo scrittore
00:42:47Ma se tu me l'hai detto
00:42:48Chissà forse perché non volevi fare l'avvocato
00:42:50Allora avrò detto
00:42:52Adesso non per insistere
00:42:53Ma quel pensiero che mi hai detto stamattina su quei cucchiaini
00:42:56Guarda che è un'immagine
00:42:57C'è una riflessione profonda
00:42:59Ma guarda
00:43:00Bella Michele
00:43:01Un tema come questo
00:43:02Tu sei intelligente
00:43:03Lo sviluppi
00:43:04Ti presenti a New York
00:43:06All'istituto di giornalismo e comunicazione
00:43:08Ti fai un corso di tre mesi
00:43:10Con la qualità che hai
00:43:11Ma tu ti rendi conto
00:43:12Che razza di carriera può fare
00:43:14Ora tu finisci il militare
00:43:15Te ne parli
00:43:16Arrivi all'aeroporto Kennedy
00:43:17E già lì è bellissimo
00:43:18La polla
00:43:19Il caos
00:43:20La confusione
00:43:21Dice quell'amico mio
00:43:22L'avvocato Steiner
00:43:23Lui ti aspetta all'aeroporto
00:43:24Con il cartello
00:43:25Ridolfi
00:43:26E poi tu parli pure in inglese
00:43:27No io non parlo in inglese
00:43:29Sì io devo sentire
00:43:30No
00:43:31Parla in inglese
00:43:32Sì però sarò stato napoletano
00:43:33Non ho mai parlato in inglese
00:43:34E va bene
00:43:35Meglio, meglio
00:43:36Ti fai un corso di tre mesi
00:43:37Full immerso
00:43:38Quattro giorni
00:43:39Non sto
00:43:40Perché lì di Kennedy
00:43:41In quel paese
00:43:42Non ci si ferma mai
00:43:43Anche la notte è tutto aperto
00:43:44I teatri
00:43:45I cinema
00:43:46I drugstore
00:43:47Correre, correre
00:43:48Galoppare
00:43:49C'è un dinamismo
00:43:50Una creatività
00:43:51Un'energia magnetica
00:43:52Tu metti la chiave nella toppa
00:43:53Fai la scintilla
00:43:54Per dirti quanta eccitazione
00:43:55Quanta elettricità c'è nell'aria
00:43:57Insomma
00:43:58Insomma
00:43:59È l'inferno
00:44:00Mi piacerà moltissimo
00:44:05Ecco
00:44:08Che ne dici?
00:44:09Di che?
00:44:10No, di questa vacanza
00:44:13Ah questa vacanza papà
00:44:19No
00:44:28Senti
00:44:30Stai spiegando la storia
00:44:31Si
00:44:32Eh
00:44:33Eh
00:44:34Non lo sa che è
00:44:36Senti Gabby
00:44:38Guarda sito in inglese
00:44:42Dai ma sono venute bene eh
00:44:44Venti duecicilo per una patata
00:44:46Aspetta, aspetta, aspetta
00:44:50Questo è buffo eh
00:44:51Eh questo
00:44:52Qual è, quale vuoi te?
00:44:53Io prendo questo
00:44:55Sicuro?
00:44:56Forza tu, dai.
00:44:57Non è vero io.
00:45:00Stai...
00:45:02Adesso sei giovane, dai.
00:45:05Sì.
00:45:12Michele.
00:45:14Guarda qui.
00:45:19Qui c'è il capo.
00:45:26Sì.
00:45:46Mi sa questo, agazza.
00:45:48No.
00:45:49No.
00:45:50Non mi serve per non ammirare,
00:45:52perchè ancora mi sono ammirato un giorno.
00:45:55Non ne voglio, non me lo sento.
00:45:59Ah, scherazzi, capito.
00:46:01E' pieno da te.
00:46:10Belle, eh?
00:46:11Modello d'Emilio.
00:46:13Molto giallo.
00:46:16Proprio il giallo inglese, eh? E lì lo scingi.
00:46:21Michele.
00:46:22Che?
00:46:26Eccola qui, come la tua.
00:46:28Solo che la tua è turbo e grigia metallizzata, guarda.
00:46:31Ma è uguale, eh?
00:46:33Guarda, guarda.
00:46:35Eh?
00:46:36Grosso.
00:46:37Ah, sì, sì, è grande.
00:46:39Eh?
00:46:40L'immaginavo un po' più piccolo, mi avevo preso una cosa più piccola.
00:46:44Eh, sì, come quelle nell'uovo di Pasqua.
00:46:47No, ma non così...
00:46:49Ok.
00:46:51Non ti piace?
00:46:52Sì, sì, sì, è bello, però...
00:46:54Però che?
00:46:56Però, non lo so, ma...
00:46:59Cioè, questi regali così...
00:47:02grandi, cose, case, macchine, così all'improvviso.
00:47:08Se me lo dicevi prima, se ne discutevi con me, me lo facevi sapere.
00:47:13Scusa, se te lo dicevo prima non era più una sorpresa, no?
00:47:19Forse, forse le sorprese non andrebbero mai fatte.
00:47:25Ma non far così, mica sto dicendo qualcosa per...
00:47:28No, no, no, hai ragione, guarda, hai ragione tu.
00:47:31Io ho avuto il cattivo gusto di prenderti sto schifo di macchina,
00:47:37di trovarti un attico in uno dei punti più brutti di Roma,
00:47:40invece tu hai avuto il buon gusto di dirmi, ma a me non me ne importa niente.
00:47:47Guarda, ho detto questo.
00:47:49Non sto dicendo questo, sto dicendo solamente che...
00:47:53No, se tu a volte fai per bene, per carità, fai le cose di testa tua
00:47:57e metti la persona di fronte al fatto compiuto.
00:48:01E ne sbaglia anche, magari uno c'ha...
00:48:03così non è preparato a queste cose, c'ha altre idee, altri progetti, vuole fare altre...
00:48:07Ma se tu hai altri progetti e parla, tira fuori il fiato, porcaccia di una miseria.
00:48:15Ma che ho detto che ho altri progetti?
00:48:17Ti sto dicendo... sto parlando per dire, ma io non lo so.
00:48:21Metti una casa nel più bel posto di Roma, metti che io sto bene dove sto, a casa nostra,
00:48:26non me ne voglio andare, no, me la giri nel posto più bello di Roma, perché è più bello di Roma.
00:48:30Ma scusa, ma se tu vuoi rimanere a casa, ma...
00:48:33ma chi ti cazza, è casa tua, io non posso che essere contento.
00:48:38Guarda, l'attico, te lo affitti, te lo vendi, è comunque un investimento.
00:48:44Io poi, non è che vuoi fare, io ho pensato che tu...
00:48:47avevi interesse a costruirti una vita per conto tuo, ecco.
00:48:51Bravo, hai detto bene, costruirmi una vita per conto mio,
00:48:55non è che me la costruisci tua e per conto tuo.
00:49:01Da che sei venuto qua, mi hai messo l'ansia, mi stai... mille cose,
00:49:06insieme mi vedi a Roma che arriva alla stazione e mi vieni un appigliato.
00:49:10Buonasera, sono il notario di tour, prima mi parli attico.
00:49:13No, devi venire prima a prendere la patente, sono l'ingegnere Bartocci.
00:49:16No, c'è l'aereo pronto per New York, la dinamica per New York, c'è Ridolfi,
00:49:19dove sta scritto Ridolfi? Sainer, venga da me, faccio tre mesi qua,
00:49:22imparo l'inglese, fuori in mezzo.
00:49:24No, vengo qua, metto la chiave nella porta, mamma mia, la torrenta nella porta.
00:49:27Io non c'ho 24 ore su 24, sempre aperto, tutto aperto,
00:49:31correre Michele, correre, correre, io non voglio stare 24 ore aperto,
00:49:34vabbè, io ogni tanto voglio chiudere.
00:49:37Io lo so, tu ti preoccupi per me, dillo, dillo aperto per me,
00:49:40ti preoccupi per me, perché pensi che io sono un inconcludente,
00:49:44altro che irriflessivo.
00:49:46Sono inconcludente, ho preso una laurea che non vale niente,
00:49:48valga ancora meno della laurea, dillo, dillo, dillo queste cose.
00:49:52Michele, io quello che penso lo dico.
00:49:55Eh, dillo.
00:49:56Ho preso una macchina, un appartamento per tua sorella,
00:49:59mi sembrava normale fare la stessa cosa con te.
00:50:02Eh, ma sono vostro padre, sì o no?
00:50:05Ho sbagliato, scusatemi.
00:50:07Scusate, scusate tutti.
00:50:15E se ce ne andassimo a cena?
00:50:18Eh, quasi quasi, così mi metto un po' seduto.
00:50:23Buonasera.
00:50:24No, no, no, fermo, fermo, qua faccio io, faccio io, fermo.
00:50:27Signora, un militare e un intero.
00:50:29No, no, guarda, un militare e un anziano.
00:50:33Seimila.
00:50:45Bastanza!
00:50:51Questa sera è una parentesi.
00:50:53Michele.
00:50:54Quello che voglio dire è che,
00:50:56come fosse la mia ultima sera prima dello schermo.
00:50:58Michele.
00:50:59In aprile.
00:51:00Fra tre mesi.
00:51:01Michele!
00:51:02Oh, che abbiamo da fa'?
00:51:05Valentina!
00:51:06Ma sei impazzita? Sono le sette e mezza!
00:51:09Le sette e mezza!
00:51:11Michele!
00:51:13Valentina!
00:51:15Ma sei impazzita? Sono le sette e mezza!
00:51:17Le sette e mezza!
00:51:18Ma sei impazzita? Sono le sette e mezza!
00:51:20Le sette e mezza!
00:51:49Michele!
00:52:03Io adoro Tom Waits.
00:52:04Tu conosci Tom Waits?
00:52:06Phil Collins, Kate Jarrett, Coltrane.
00:52:09Ah, bene!
00:52:10Sono molto selettiva, eh.
00:52:11Per il cinema è implacabile.
00:52:13Beh, ci sono obbligata, ho così poco tempo.
00:52:15Non ho tempo per niente.
00:52:16Niente, niente?
00:52:17E tu, l'essenziale, lo sai cos'è?
00:52:19Praticamente sì.
00:52:27E' la Latte, la mia ex.
00:52:30Ti ho visto mentre eri al telefono.
00:52:32E' stata così pallosa questa mezza giornata con me...
00:52:37...che sei subito corso a sfogarti con qualcuno.
00:52:41Così allegro, non ti vedevo da quando avevi otto anni.
00:52:46Ti credevo solo sperduto in questa specie di città.
00:52:49E invece sei pieno di amici, pescatori, bibliotecari...
00:52:55...e altri che adesso puoi raggiungere perché io tolgo il disturbo.
00:53:03Ciao, tuo padre.
00:53:11...situazione eccezionale per quell'epoca.
00:53:13Molière solleva ante l'Iteram...
00:53:15...uno dei problemi fondamentali delle coppie moderne...
00:53:18...l'indipendenza della donna.
00:53:20Ciascuno dei due eroi muove e anima il suo universo.
00:53:23Li confrontano ad altri ubagli...
00:53:25...e questi ubagli sono irreducibili in tutta la popolazione.
00:53:28E questa passione è irragionabile...
00:53:30...che al cesto si invade...
00:53:32...questa passione è a volte stata provocata.
00:53:36...per esempio...
00:53:40Ancora, ci ha ammazzato, non ci ha fatto capire una parola.
00:53:44Oh, oh, che c'è?
00:53:46E' tosso, tosso, va bene?
00:53:49Parli per bene, eh?
00:53:51Vatti nell'ospedale, no? Che venga il cinema.
00:53:54Ci vado a lei in ospedale, capito?
00:53:57...non si può cambiare.
00:53:59E non si ha il diritto di esigere questo cambiamento...
00:54:02...attraverso delle scuse imbarazzate...
00:54:05...del 17° secolo.
00:54:07Ciò che ci rimane vuol far comprendere ad Alceste...
00:54:10...ciò che lei vuole dirgli, eh?
00:54:12Se mi ami, accetta a me come sono, perché io non cambierò.
00:54:16Tu accetta a me come sono e io accetterò a te come sei.
00:54:20Vuoi che ci prendia?
00:54:22Lei crede?
00:54:24Io utilizzo la testa privata e le mie emozioni in un contesto didattico.
00:54:28Alceste è intransigente, egoista, possessivo.
00:54:32Non posso continuare.
00:54:34Meno male, era ora.
00:54:36Certo, altrimenti il critico si perde il dialogo.
00:54:39Attenzione, eh?
00:54:41Ma se mi assumo il rischio di parlarvi dell'amore e dell'amor proprio...
00:54:44...è perché niente è cambiato.
00:54:46E oggi è difficile come nel 17° secolo conciliare l'amore e l'indipendenza personale.
00:54:59Che c'è?
00:55:01Eh, papà?
00:55:04Hm?
00:55:06Niente, niente.
00:55:08Senti, Michele, se hai da fare, se devi vedere qualcuno...
00:55:11...io posso partire in qualsiasi momento.
00:55:13Tanto, sì, c'è un treno ogni ora.
00:55:15Ma io non devo vedere nessuno.
00:55:17Beh, forse preferivi essere libero.
00:55:19Invece sono arrivato io a, come si dice...
00:55:21...a romperti le uova nel paniere.
00:55:23Quale paniere, papà? Se tu devi partire, va bene, perché...
00:55:26No, no, no, io avevo programmato di partire a mezzanotte.
00:55:29Ah, beh, allora.
00:55:31Michele, parliamoci chiaro. Io ti ho visto telefonare di nascosto.
00:55:35Di nascosto? Sì, di nascosto.
00:55:37Ma non puoi essere un momentino sincero con me...
00:55:39...e dire, papà, scusa, proprio oggi ho...
00:55:41...ho una donna, ecco.
00:55:43Mi hai spiato, ma tu guarda proprio...
00:55:45Che spiato? Ti ho visto per caso mentre andavo alla tua letta.
00:55:49E poi non parlavo con nessuna donna.
00:55:51Parlavo con un mio amico, uno che c'ha un bar.
00:55:53Sì, sì, il bar.
00:55:55Poi eri allegro, facevi lo spiritoso.
00:55:57E che uno può fare lo spiritoso con uno che c'ha un bar?
00:56:00Ti dico che sembravi un'altra persona.
00:56:02Ma poi cosa vuoi darmi ad intendere?
00:56:04Che dopo quasi un anno che tu stai qui non conosci nessuna donna.
00:56:08Io non voglio darci a intendere proprio niente, papà.
00:56:10E poi...
00:56:12Sì, una c'è, ma che vuol dire che...
00:56:14Ah, lo vedi? Una c'è.
00:56:16Non parlavo con lei.
00:56:18Ma guarda, le cose a te bisogna tirarle fuori con le tenaglie.
00:56:21Tanto tu potevi passare la giornata con lei.
00:56:25Perché non ci vai adesso?
00:56:27Io così prendo il treno subito...
00:56:29...per fare un salto allo studio.
00:56:30Papà, vuol piacere.
00:56:34Va bene, allora tu vai da lei.
00:56:36Io mi faccio un giro e poi ci ritroviamo da qualche parte, va bene?
00:56:39Ma perché devo andare da lei?
00:56:41Da lei ci posso andare domani, dopo domani.
00:56:43Ma sto con te, va bene?
00:56:44Sì, lo so, sì.
00:56:45Per farmi sentire in colpa.
00:56:50E com'è che si chiama?
00:56:54Loredana.
00:56:55Ah, bel nome, mi piace.
00:56:57Intrigante.
00:56:59Mi piace, sì.
00:57:03Michele, perché non facciamo una cosa?
00:57:05Le facciamo un'improvvisata?
00:57:07Se andiamo tutti e due assieme, tu mi presenti e...
00:57:10...a me fa piacere.
00:57:11Allora vai, che...
00:57:14Improvvisata, facciamo...
00:57:15Siamo ridico, arriviamo là, permetti papà, questa è Loredana.
00:57:19Permetti Loredana, questo è mio padre.
00:57:22Piacere.
00:57:25Piacere.
00:57:27Accomodatevi, prego, prego.
00:57:32Grazie.
00:57:34Beh, torno subito.
00:57:43Stavo lasciando la doccia.
00:57:44Eh, a quest'ora.
00:57:47Perché c'è un'opera per la doccia.
00:57:52Dove vai?
00:57:53Sono le scalpe sue.
00:57:57Ah, bella veduta, eh?
00:57:59Questa è...
00:58:00...porta, si vede tutto.
00:58:03Che è?
00:58:04Che c'hai i pittori in casa?
00:58:06No, no, questi sono...
00:58:08...piccoli lauretti, fa lei come...
00:58:10...ogni tanto gli aiuto.
00:58:12Scoiattoli.
00:58:14Crocetti.
00:58:15Sono scoiattoli, comunque.
00:58:17Eh, come dire.
00:58:20È carina, un po' pallidina.
00:58:24Sta bene, sì?
00:58:26Che pallidina, sta bene, come sta benissimo, è...
00:58:29...non è pallidina, è carnaggione, no?
00:58:31È chiaro, le dici, è carnaggione.
00:58:33Dove vai?
00:58:35Dove vai?
00:58:36Siediti, no?
00:58:37Sta qua.
00:58:39Vuoi sentire?
00:58:40Sì.
00:58:41Sì?
00:58:42Sì.
00:58:43Sì?
00:58:45Sì.
00:58:46Sta qua, ti vuoi sempre sedere?
00:58:48Quando andiamo in giro, ora gira per...
00:58:51Sai che...
00:58:52Vediamo, guarda.
00:58:54Hai guardato che è questo, ragazzi?
00:58:56Sì, ho guardato.
00:58:57Esatto.
00:59:05Chi è Lucio?
00:59:06Chi è Lucio?
00:59:08C'è scritto, ricordarsi Lucio.
00:59:10Ricordarsi Lucio?
00:59:11C'è niente, ma perché Lucio?
00:59:13Piacere.
00:59:15Ricordarsi Lucio, tu ti ricordi Lucio.
00:59:17Per tentare di capire il carattere, a volte un dettaglio.
00:59:20Stai, a volte un dettaglio, piacere.
00:59:23A volte un dettaglio, che è un processo.
00:59:26Qualcuno ha denunciato a Lucio, no?
00:59:28Ma perché? Un padre non può interessarsi alla ragazza del figlio?
00:59:31Un padre non può interessarsi, va bene?
00:59:34Non può?
00:59:35Non può.
00:59:41Michelino?
00:59:42Puoi venire un momento?
00:59:43Sì.
00:59:44Non mi toccare il basso.
00:59:46No, è proprio piaciuto.
00:59:47Adesso c'è stato tutto finito.
01:00:01Ciao.
01:00:02Ma come ti è venuto in mente?
01:00:05A me.
01:00:06Lui mi ha insistito per venire.
01:00:07Andiamo a conoscere questa lorità.
01:00:10Può pure io, amore mio, non resistire,
01:00:12senza vederti finando a morire, come si fa?
01:00:14Ah, bravo, amore mio, hai fatto bene.
01:00:23Ah, vuoi ancora?
01:00:40Oh, che ti sei messo i piedi?
01:00:43Che mi sono messo i piedi?
01:00:46I scarpi che mi ha voluto regalare.
01:00:48Poi ti spiego, dai.
01:00:50Bello lui.
01:00:51Thanks, mom.
01:00:58Stai facendo ancora la doce? Che c'è?
01:01:01Il fotografo.
01:01:03No, queste le faccio io, queste foto qua.
01:01:05Ma bello, io non lo sapevo.
01:01:09Sì, ma non voglio fare il fotografo, ma...
01:01:12Eh, fermo.
01:01:18Questo chi è, il padre?
01:01:20Il pescatore.
01:01:21Tutti i pescatori.
01:01:23No, cioè, questa è lei.
01:01:25Bello, è bello.
01:01:27E' bello.
01:01:29E' bello.
01:01:31E' bello.
01:01:33E' bello.
01:01:35E questo dove l'ha rubato? Nell'azio del palazzo?
01:01:39Rubato nel palazzo del palazzo, questo.
01:01:42Ci vogliamo sedere?
01:01:46Che?
01:01:48Un bacio?
01:01:50No, che bacio.
01:01:51Ma ha chiamato di là per prendere i vestiti.
01:01:53Stava facendo la doccia, i vestiti.
01:01:57Un pantalone, una camicia, una maglietta, che ha cambiato idea.
01:02:02A lei gli piace più questo modo qua, a me piace più questo.
01:02:07E questo è bello.
01:02:15E' carino qui, e' confortevole.
01:02:19E' un po' un bordello, ma insomma.
01:02:21No, no, no, anzi, e' simpatico.
01:02:32Vi va un tartufo al cioccolato?
01:02:35No, a quest'ora, adesso noi andiamo.
01:02:37No, perché no, un tartufo.
01:02:43Oh, cazzo!
01:02:46Mi porto cinque.
01:02:50Ma che, niente tartufi, me li son mangiati tutti ieri sera per cena.
01:02:55Ma non c'è problema, faccio un salto da solpietro.
01:02:58Per me anche un caffè va bene.
01:02:59Eh, no, ormai mi è venuta voglia pure a me, devo andare.
01:03:10Ma dove sta?
01:03:17Ma che, non c'è, chissà dove ha finito.
01:03:21Mi chiede, vai tu, vai, vedi che non trovo l'altra scala.
01:03:25Scusa, io.
01:03:29Allora io vado io, lascia.
01:03:32Vabbè, aspetta un momento.
01:03:41Vado io allora, va bene.
01:03:44Prendi le chiave di casa, queste le restituisci a solpietro.
01:03:48Con questo paghi perché offro io e eviti di sbregarti.
01:03:52Pure tu, ha detto il caffè, poi devo dargli il caffè.
01:04:00Allora io vado io, vado.
01:04:21Loredana, è un nome bello tu.
01:04:26Eh, sì?
01:04:27Come vi siete conosciuti?
01:04:30In biblioteca.
01:04:32Ah, anche lei appassionata di letteratura, bene.
01:04:35No, appassionata di stipendio, lì ci lavoro.
01:04:38Ma sì, non me l'aveva detto Michele.
01:04:41Ma sì che c'è anche il signore...
01:04:45Monaldo.
01:04:53Oh, scusi, dia, dia a me.
01:04:58No, grazie.
01:05:01Senta, a me me lo può dire, quanti anni ha lei?
01:05:08Trentuno.
01:05:11E i suoi genitori?
01:05:14Quanti anni hanno?
01:05:16No, dico come stanno.
01:05:19Ah, bene.
01:05:21Cioè uno è morto, l'altro non c'è male.
01:05:23Ah, c'è anche un fratello, incensurato.
01:05:29Hai ragione a prendermi in giro.
01:05:32Quando i padri vogliono occuparsi dei loro figli,
01:05:35una tantum e tutto assieme,
01:05:39sono patetici.
01:05:42E si vorrebbero subito sapere tutto quello che non sanno da anni.
01:05:46Recuperare in fretta.
01:05:49Come certi studenti che durante l'anno non fanno niente
01:05:53e poi una settimana dagli esami.
01:05:57Lei ha ragione a prendermi in giro.
01:06:00Guardi che non la stavo mica prendendo per il culo.
01:06:03E porto cinque.
01:06:06No, anzi.
01:06:08E se non la prendessi per il culo?
01:06:11E se non la prendessi per il culo?
01:06:13No, anzi.
01:06:15È il segno che vuole bene suo figlio.
01:06:17E lui ne vuole suo padre.
01:06:20Mi parla spesso di lei, sa?
01:06:25Con lei Michele parla?
01:06:27Sì.
01:06:29Insomma, parla.
01:06:31E ride anche perché l'ho visto mentre le stava telefonando.
01:06:34A me? Non mi hanno ancora messo il telefono.
01:06:39Allora con chi parlava?
01:06:40Ma non lo so, conosce tanta gente.
01:06:44Avrà chiamato il sor Pietro.
01:06:46O qualche amico o un'amica.
01:06:49Ma scusi, ma lei non è gelosa?
01:06:53Gelosa?
01:06:55Io no.
01:06:58E lei?
01:07:01Lei è innamorata, no?
01:07:03Sì.
01:07:05Cioè...
01:07:06a volte credo di sì, altre di no.
01:07:09E dipende da cosa?
01:07:12Boh, da stati d'animo, credo.
01:07:15Dal suo o dal mio.
01:07:21Ora si prepari perché io le farò
01:07:24una di quelle domande che la fanno ridere.
01:07:31Michele, per il resto,
01:07:33com'è...
01:07:35Quale resto?
01:07:39Voglio dire...
01:07:41tutto bene,
01:07:43nulla da eccepire.
01:07:45Ecepire che?
01:07:50Voglio dire com'è Michele,
01:07:53al dunque.
01:07:55Allora lei vuole sapere se...
01:07:59Sì,
01:08:00glielo vorrei sapere.
01:08:06Certo che lei discrezione zero, eh?
01:08:08Niente.
01:08:10Senti,
01:08:12non è vero.
01:08:14Non è vero.
01:08:16Non è vero.
01:08:18Non è vero.
01:08:20Non è vero.
01:08:22Non è vero.
01:08:24Senti,
01:08:25io ti ho fatto una domanda.
01:08:27Voglio sapere mio figlio com'è a letto.
01:08:38Ah, i gelati.
01:08:55Che hai detto?
01:08:57Io?
01:08:59Che le ho detto? Niente.
01:09:01Niente.
01:09:02Perché? Hai sentito?
01:09:04Se faccio questa domanda vuol dire che è...
01:09:06Che hai detto?
01:09:07Niente, abbiamo parlato di te e di lei.
01:09:11Niente.
01:09:12Non scambio di opinione.
01:09:13Ho fatto anche ridere, hai visto?
01:09:15Sì, è una ragazza intelligente.
01:09:18Non è vero.
01:09:20Non è vero.
01:09:22Non è vero.
01:09:24Non è vero.
01:09:26Guarda, è una buona scelta.
01:09:28Grazie.
01:09:29Prego.
01:09:31Ehi, scato!
01:09:35E questa, sempre queste espressioni
01:09:37e sempre queste male parole.
01:09:40C'è strada.
01:09:41Tu pensa alle parole che devi usare tu
01:09:44quando parli.
01:09:54E poi ti lamenti? Tu quel nonno di Napoli facevi prendere le informazioni su di te dai carabinieri.
01:10:01Tu stai uguale a lui 50 anni dopo però.
01:10:04Scusa.
01:10:05No scusa. Che scusa? Bastava che ti facessi i cazzi tuoi no? E portaci in qua.
01:10:10Io non mi sarei mai permesso di dire a mio padre di farsi i cazzi suoi.
01:10:14Si vede che se li faceva. Se non se li faceva hai fatto male a non dirgli di farsi.
01:10:21Io mi preoccupavo di sapere se fra te e lei tutto andava bene. Una premura, una carineria.
01:10:26Non averlo su di te carineria per piacere. Anzi io preferirei...
01:10:29Preferirei di no. Chi lo dice?
01:10:31Lo sai o non lo sai? Non lo sai?
01:10:35Bartelby lo scrivano. Herman Melville 1851.
01:10:40Moby Dick del 51. Bartelby sarà del 53.
01:10:44Vabbè mi fido. Ah da Pietro Bardelporto.
01:10:49Ho capito la telefonata al sorpieto, i tartuffi del sorpieto.
01:10:52Andiamola a trovare questo mitico sorpieto.
01:10:55Lascia stare, andiamo.
01:10:56Dai Michela andiamo.
01:10:57Ma non fa niente.
01:10:58Dai.
01:11:14Michela. Ma mi direi mica che quello è il tuo padre?
01:11:36Il mio padre si.
01:11:38O me la finisci tu la mano per favore. Guarda che il re è buono e qui l'asso è uscito.
01:11:46Ma non me l'avete resa accorto?
01:11:47E' certo che me ne so accorto.
01:11:56Scusa un attimo papà.
01:12:02Che bella improvvisata, com'è che sei venuto qua?
01:12:05Bellissimo.
01:12:07E' mia figlia.
01:12:09Però è cattivo.
01:12:12Questo non ci risponde, questo altro non ci risponde.
01:12:14Ma come questo non ci risponde e questo altro non ci risponde.
01:12:17Avvocato, avvocato re non sa che è un piacere che mi fa di conoscerla.
01:12:21Io gliel'avevo detto a Michela di portarla qui stasera e gliel'ho ripetuto pure oggi al telefono ma lui dice che proprio non era possibile.
01:12:30E' solo Pietro?
01:12:32Si.
01:12:33Mia figlia ha molta simpatia per lei.
01:12:35E' un bravo ragazzo, così, così sensibile.
01:12:39Io a lei l'invito avvocato.
01:12:41Io ce n'ho due di figli ma se ne sono andati a Roma a fare carriera dicono loro bestie che sono.
01:12:47Ma non glielo risparmi, quattro denari via, quattro denari.
01:12:50Marica?
01:12:51Mai, mai, questa non ce l'ho mai, scusi un momento eh.
01:12:59Pronto?
01:13:00Chi è?
01:13:01Ah si, si so io.
01:13:04Dimmi si, ma certo che fai in tempo per ritornare in Bocce, stai con me, stai qui a giochettiere.
01:13:11Quella è una gronca, quel pesce là si chiama gronca, è un pesce strano, è un pesce che ha pescato quel pescatore là giù, vedi?
01:13:21Quello con la sciarpe vicino alla stufa, ha pescato tanti anni fa.
01:13:26E si racconta che da quando l'ha tirato su non ha più parlato, quando ha visto questo pesce non ha più parlato dall'uomo.
01:13:34Sì, strano come storia, bello, misteriosa no?
01:13:39Però secondo me forse era avuto pure prima che...
01:13:44E' un racconto sai di...
01:13:46Senti faccio un caffè, eh?
01:13:49Ah no, pure dolci no, ce n'abbiamo troppi.
01:13:52Vabbè aspetta che te lo dico, guarda il quaderno, eh?
01:14:12E qua c'è tutto, vuoi portare niente?
01:14:16E no, e niente è troppo poco.
01:14:19Perchè? Per fare un caffè pure a me?
01:14:21Certo, un caffè anche lì, come no?
01:14:24Amici sono...
01:14:26A me mi piace questa cosa di fare il caffè, essere padrone di questa macchina.
01:14:32Ci stanno delle cose, guarda qua, questo, vedi?
01:14:34Scende, mai c'era il caffè, vedi?
01:14:37Da qui lo tiri giù, vedi?
01:14:39Prescalda, questo pulito le tazze, questo pulisce qua, sì, arrivo.
01:14:45Ah, vuole un caffè? Certo.
01:14:48Guarda, ecco, questo per esempio, vedi?
01:14:50Non ci si fa più niente con le mani, invece è importante.
01:14:53Dopo ci si impara pure tutto.
01:14:55Ecco fatto.
01:14:56Oh, mi scusi avvocato, lo ho lasciato così, non le ho offerto neanche niente.
01:15:03Pronto il caffè?
01:15:04E come? Licio glielo dai?
01:15:08Grappa la ruta, la sua preferita, ce l'ha detto Michele.
01:15:12Ora trattiamo solo questa.
01:15:14No, no, me la metto in un bicchietto.
01:15:16Ah sì, bravo, assoluta, come piace a me.
01:15:27No, poca si beve, per lei no, poca, poca.
01:15:30Sì però.
01:15:31Ecco qua.
01:15:32Che è, festo oggi che si beve perché è arrivato mio papà.
01:15:39Pronto il caffè?
01:15:40Ecco qua, avanti lavoratore del mare, larghi, larghi, ma che è?
01:15:44Tutto quando non vuoi la nata, via, caffè, ecco qua andò.
01:15:47Bene, zuccherato, girato, tutto, da bere solamente, tutto.
01:15:52Che simpatico.
01:15:53Ah, insomma, stiamo tra amici, e suo figlio è come se fosse uno di famiglia.
01:15:59Sì.
01:16:00E appena c'è un momento libero lui tomba qua.
01:16:03Vedi avvocato, lei dovrebbe venire il venerdì,
01:16:06quando ci mettiamo tutti assieme per fare la schedina del totocalcio.
01:16:12Sai, noi compriamo i giornali sportivi, guardiamo chi gioca, chi non gioca,
01:16:17la cacciara, certe litigate.
01:16:20Poi Michele elabora tutti i dati al computer che c'hanno giù in caserma.
01:16:26Elabora i dati nel computer, Michele?
01:16:29Certo, perché non lo sa che lui lavora al centro date.
01:16:32Ah sì?
01:16:33Sì, sì, ma adesso...
01:16:35Perché lui sta studiando un sistema infallibile per fare tredici.
01:16:40Eh, ma ci riesce, sa vedrà, eh, come no.
01:16:43Sì, lui ci ha già fatto fare un dodici da tre milioni e cinquecentomila.
01:16:48Sì, vabbè, l'abbiamo dovuto dividere per venti persone,
01:16:51centosettantacinque mila lire a capoccia, ma per dirle,
01:16:55se davvero becchiamo quel tredici miliardario...
01:17:00Guardi avvocato, guardi, quello là, quello con la pipa,
01:17:06lui si compra il pescareccio suo,
01:17:08e finalmente fa fare la signora a suo moglie che ora fa la serva.
01:17:12Ebbè, ho lavorato per lui.
01:17:15O poi quell'altro lì vicino alla stufa.
01:17:18Eh, quello è muto, poveraccio, vive sbandato.
01:17:21Gli diamo una bella casa e una persona che la cudisce.
01:17:27E qui ognuno c'ha un progetto suo.
01:17:30È tutto segnato, eh.
01:17:32Pure io che sto sotto sfratto, me compro il locale e lo rifaccio nuovo.
01:17:36Ah, e il suo figlio se ne può andare in Islanda, là.
01:17:44In Islanda?
01:17:45Sì, è il suo sogno, no?
01:17:48Fin da quando era piccolo e leggeva certi libri che lei gli aveva dato, no?
01:17:54Senta, avvocato, non è che alla storia del tredici miliardario
01:17:59noi ci crediamo al cento per cento, ma...
01:18:03da quando c'è qui il suo figlio, non lo so, è come se...
01:18:07insomma, c'è più fiducia, c'è più amicizia, ecco.
01:18:15Fa buono.
01:18:24Un centimetro, tengo un centimetro in due mani.
01:18:27Grazie.
01:18:28Tu mi aiuti?
01:18:29No, tu mi aiuti.
01:18:30Grazie.
01:18:34Scusi, c'è una toletta qui, eh?
01:18:37Sì, sì.
01:18:39Sta comodo, di qua.
01:18:43La porta a vetri.
01:18:44Scusi l'igiene, sa?
01:18:46Ma lo sai che me lo figuravo diverso io tuo padre?
01:18:49Un avvocato come lui invece è così alla mano, così discreto, direi timido, guarda.
01:18:55No, insomma, timido proprio.
01:19:17Esatto.
01:19:34A lui niente impossibile, questo per dirvi il timido.
01:19:37Beh, io vado, il treno.
01:19:40Grazie, signor Pietro, per la grappa e il caffè.
01:19:43Tu rimani, non c'è bisogno che mi accompagni.
01:19:47La stazione è a due passi.
01:19:50Buonanotte.
01:19:52Buonanotte.
01:19:54È stato un onore.
01:19:57Ha avuto una giornata pesante stamattina,
01:20:01ci sono successe delle cose e allora si vede che non è crollato proprio.
01:20:05Vabbè vai a preso, stai vicino.
01:20:08Bestia di figlio che sei.
01:20:13Non c'è nessun problema.
01:20:16Non c'è proprio niente.
01:20:18Un, due, tre, quattro, cinque, sei.
01:20:38Che cazzata.
01:20:44Sì.
01:21:06Perché sei storto?
01:21:08Ma non se sono storto nessuno.
01:21:10con il tuo amico? No, chi ha detto niente? Da resta dovresti esserci abituato e da stamattina
01:21:16che ti faccio fare brutte figure. Io come dico sbaglio, sbaglio tutto, non lo so, non
01:21:21ti va bene niente. Io non ti capisco. Tu non mi capisci? No. Ah, io invece ti capisco.
01:21:27Lo so. Fra un mese è finito il servizio militare e non siamo riusciti a capire cosa vuoi fare.
01:21:32Sai qual è il guaio? Che forse non lo sai neanche tu. No, io lo so, lo so benissimo
01:21:38quindi. Io lo so che io almeno per un certo momento, per un certo periodo, so che a Roma
01:21:49credo che almeno per ora non ci voglio tornare. Non ci vuoi tornare? No. Ho capito. Tu vuoi
01:22:01andare in Islanda con il 13 miliardario. È in Islanda che devi andare, sì. Ma certo,
01:22:06all'aeroporto di Reykjavik non c'è pericolo che ti perdi, vai, vai a Reykjavik. Ma che
01:22:12Reykjavik era perché hanno fatto questa cosa del 13, ognuno di loro ci premeva un desiderio,
01:22:17il turno mio io facevo quello senza desiderio, ho detto Islanda perché mi è venuto Islanda.
01:22:23Ah, adesso tutto è chiaro, eh sì, male male figlio mio, adesso sto proprio tranquillo
01:22:29perché tu a Roma non ci vieni, in Islanda non ci vai e mi vuoi dire dove vai? Non lo
01:22:39so, credo che almeno per ora forse resto qua. Qua? A Civitavecchia? Ma tu fossi diventato
01:22:53pazzo e a fare che? Non lo so, qualche cosa a fare a Roma. I caffè? Eh sì, i caffè
01:23:03dal signor Pietro, i caffè per i marinai dal volto segnato dalla Salsedine, nel bar
01:23:09delle nebbie col fumo, le pipe, i mostri imbalsamati, atmosfera, lì sarebbe il tuo futuro, ma mi
01:23:18facci il piacere come diceva Totò. Il mio futuro, ma perché ho parlato di futuro? Sto
01:23:25dicendo il futuro, so che... guarda tanto è inutile parlare con te, va bene? Inutile,
01:23:32meglio che andiamo sennò perdi pure il treno, vai, vai, vai. Tu concludi sempre così,
01:23:36io ti dico un uccidio, tronchi e te ne vai. Ah io? Anche da bambino facevi così. Sì,
01:23:40sì. Eri ostile, mi evitavi, appena restavamo soli subito scappavi da qualche altra parte
01:23:47dicendo che avevi da fare, non lo so, inventavi tutte le scuse per scomparire e anche a Napoli
01:23:54eri tu che ci volevi stare. Ma che... guarda hai capito tutto, bravo, mi piace sta cosa
01:24:02proprio, mi hai capito già da piccolo a me, sempre mi hai capito. Ma lo vuoi sapere perché
01:24:10scappavo io da te? Perché mi mettevi soggezione, va bene? Sì, mio padre mi metteva soggezione,
01:24:17non mi trovavo al mio agio con te, pensa un po', e poi quando stavo solo cercavo di
01:24:23imitarti, volevo essere come te perché ti vedevo chissà come e poi invece niente, quando
01:24:30stavo vicino a te, accanto a te non c'eravaci. Eh già, forse non ho mai saputo metterti
01:24:44al tuo agio, neanche oggi e neanche per poche ore. Vabbè mica tanto poche e poi a parlare
01:25:06con un estraneo che ci vuole, a parlare col padre che è difficile, ma poi chi l'ha detto
01:25:15che padre e figlio devono parlare? No no, bisogna parlare Michele, bisogna dirsene le
01:25:20cose, ma che ne so io che un figlio che vuole fare il guru in un posto come questo se non
01:25:25me lo dice, c'è un muro. Oggi abbiamo parlato no? Abbiamo parlato sì, ci siamo detti un
01:25:32mare di parole per non dirci niente, io ti ho ammorbato con i tedeschi, tu a me con la
01:25:37certosa di Parma, abbiamo parlato di tutto pur di non parlare di niente, dice resto qui,
01:25:46forse per amore capirei, sai io e quella loredana ci amiamo alla follia, ma non ve ne può fregare
01:25:52di meno l'uno dell'altro. Ma chi te l'ha detto? Io con quella loredana a parte i due interrogatori
01:25:59ci sto bene. Sì ti credo che ci stai bene, avete messo su un mezzo rapporto senza impegni,
01:26:05senza progetti, sì sì può sembrare che tu ci stai bene, ma con quell'altra Gloria Grazia,
01:26:12quella che sei andata a Milano con un altro, quella l'amavi e te la sei giocata. Che l'amavi,
01:26:22l'amavi e te la sei giocata, ma che ne sai tu che nemmeno ti ricordi come si chiama?
01:26:26Ma perché? Quella l'amavi e l'ami ancora, stai con quest'altra nella speranza di dimenticarti
01:26:32quella lì, pure se non mi ricordo il nome e poi Michele ricordati che dietro ogni mutamento,
01:26:38ogni conversione, ogni scisma c'è sempre una questione di donne. Bella questa, la mettiamo
01:26:44nei cioccolatini. Una grande città soffoca, troppi inquinamenti, troppi consumi, la qualità
01:26:51della vita, la misura d'uomo è sacrosanto, ma chi lo nega? Ma fai conto che a Roma tu
01:26:57c'avevi la donna giusta e invece te la sei giocata perché non hai avuto il coraggio
01:27:03di prendere mezza decisione, mezza responsabilità, hai capito? Già perché tutti quanti devono
01:27:11essere come te, tutti quanti devono avere le idee chiare su tutto, via, è vero. Tu sai
01:27:18sempre che cosa è giusto per te, per gli altri, bevato te, bevato te, io non so scegliere,
01:27:24va bene? Non so scegliere nemmeno il ristorante giusto, il vino giusto, forse non bevo per
01:27:29questo, guarda un po', io non so decidere, non so scegliere, non so fare niente papà,
01:27:35niente, va bene? E quando c'è mio padre qua so fare ancora me, quindi lasciamosti
01:27:41a me per piacere. Michele, smettila, smettila di fare la vittima, di sentirti giudicato,
01:27:47guarda che sei qualcuno che giudica qui, sei tu, tu giudichi le mie scelte, il mio modo
01:27:53di essere, tu giudichi tutto perché tu sei più nobile, sei superiore, cosa te ne frega
01:27:59a te di lavorare, di mettere su una famiglia, una casa, tu sei, Michele credimi, tu sei
01:28:08un gran presuntuoso. Ah, sono un gran presuntuoso, a te te ne frega della famiglia, è vero?
01:28:15Come no, tu tutta la vita hai fatto sempre il comodo tuo, sempre quello che volevi tu,
01:28:20fosse stata per te la famiglia, la donna giusta, sai da quanto tempo te l'hai rigiocata?
01:28:26Non mi pare, visto che a marzo festeggiamo 35 anni di matrimonio. Festeggio ma non certamente
01:28:36per merito tuo festeggio. Certo per la povera mamma, senti, basta con la povera mamma, basta.
01:28:41Non l'ho nominata la mamma, va bene. Voi siete sempre vittime vogliamo dire. Ma voi chi?
01:28:47E' Pino. No l'ho sentito non la voglio prendere, voi i napoletani, te tua madre e tua sorella
01:28:52ma sempre lì col fucile puntato. Ma tu che credi? Che tua madre i torti li ha solo ricevuti?
01:29:02No, ti ricordi il professor Nardella quello che veniva sempre a farvi visita a casa dei
01:29:09nonni a Napoli? E tua madre col Nardella si è consolata, è inutile che mi guardi,
01:29:20ma si anche voi figli qualche cosa l'avete capito e poi lei stessa me l'ha detto. L'amore,
01:29:31la passione non sono eterni fra marito e moglie, purtroppo e per tua madre non è stato diverso.
01:29:45Ma che parli, parli, mi fai pene, sei maschino proprio a tirare fuori sti cosi, ma poi guarda
01:29:59come ti sei ridotto, lo vedi? Sei vecchio, grassi, ma mangi, fuma, fa tutto, dormi due
01:30:08o tre ore a notte, sono due anni appena che hai avuto l'infarto, sei sempre convinto
01:30:13di risolverla sempre, l'immortale lui sta sempre in mezzo, ma perché? Ma è meglio
01:30:19crepare felici piuttosto che piangersi addosso tutta la vita. Si allora va a crepare felice
01:30:25da un'altra parte, perché io non ti voglio vedere, va bene? Sì, ma meglio cosi, me ne
01:30:31vado a Roma. Vai, vai a Roma va. Me ne vado si, e tu resta qui. E certo che resto qua.
01:31:25A che ora vi sono la ritirata? Un quarto e mezz'ora, me l'ho detto.
01:31:53Eh vai, magari fai bello.
01:32:53Tre minuti e dieci secondi. Preciso. Me lo so vedere? Grazie, sì. Dieci, tre minuti e
01:33:06ventidue secondi. Questo è un orologio precisissimo, proprio adatto per dire l'ora sui treni,
01:33:14perché le ferrovie. Questo è di mio nonno, un orologio antico, me l'ha regalato mio padre
01:33:20però. Bello. Bello, molto, molto bello. Per l'ora, volete bello? Grazie. Dieci, tre
01:33:29minuti e quarantacinque secondi in questo momento, quando ha bisogno, me lo dice io.
01:33:33Grazie. Vedete com'è? Dieci, tre minuti e cinquantadue secondi. L'orologio non lo trovo
01:33:43mai impreparato, in qualunque momento lui ce l'ho.
01:34:13E tu?
01:34:43Bello.
01:35:13Bello.
01:35:43Bello.
01:36:13Bello.

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