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1928. Marta, una ragazza adolescente, vive a Iverstown, con la zia bisbetica e severa e più volte tenta di scappare di casa. Per l'ennesima volta fugge aiutata dal suo amico coetaneo Sam, rifugiandosi con questo in un vagone ferroviario di un treno in procinto di partire, ma i due vengono ritrovati dalla polizia con la complicità del padre di Walter (un altro ragazzo amico di Marta).

La sera stessa la ragazza, riportata a casa dagli agenti, viene schiaffeggiata dalla zia che le ordina di ritirarsi nella sua stanza. Durante un temporale, mentre la zia si intrattiene nel salotto con il padre di Walter, Marta e Walter vengono raggiunti da Sam che entra dalla finestra della stanza con l’intenzione di portar via la ragazza. Si danno quindi appuntamento al treno, ma accade che la zia si accanisca contro il gattino di Marta, scappato alla ragazza per le scale della casa. Marta, furiosa, toglie alla zia lo scudiscio con cui questa stava infierendo sul povero animale e colpisce la zia che, perdendo l'equilibrio, cade dalla scale e muore sbattendo la testa.

Da quel momento Marta, Walter e il padre (fiutato il vantaggio derivante per il figlio), stabiliscono, per il bene di tutti, che la zia sia stata colpita da uno sconosciuto introdottosi in casa all’improvviso per rapina. Nel contempo Marta eredita tutti i facoltosi beni della zia, il padre di Walter diviene il suo tutore e vari anni dopo la ragazza, ormai donna, sposa Walter, divenuto nel frattempo, grazie al denaro di Marta, procuratore della città.