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CortometraggiTrascrizione
00:00 Ti prometto che ti renderò felice.
00:05 Amanda, mi vuoi sposare?
00:07 Sì, la voglio.
00:11 Vuoi tu, Poldo?
00:13 Leopoldo.
00:14 Vuoi che ti chiami maestro?
00:15 Ci sta.
00:16 Questa è una prova, sabato facciamo la bella.
00:18 Ciao.
00:19 Ma fatta dimenticarsene.
00:22 E si sarà mangiato anche la cenda.
00:24 È un trailer che ho scritto per il nostro programma radiofonico 610.
00:30 In pratica è un cliente che entra in una pasticceria e chiede dei bignè, non sapete le pasta, come li fate?
00:40 E ci mettiamo la panna, il burro, lo strutto, la margarina, le cose che ci mettiamo.
00:46 E diciamo "ammazza, le fate ignoranti".
00:48 E poi c'è la voce istruzione che fa "le fate ignoranti" nei cinema.
00:54 E questa cosa facià ridere in una maniera incredibile.
00:57 Pensare a Lillo e dire "ah, le fate ignoranti".
01:00 Pensate che poi non ho visto il film e io.
01:02 Se ti dessi la possibilità di cancellare uno degli attori da questo film, su cui avete dei impianti, di pensamenti, ti cancellerei.
01:14 Nicola Nocella, per il suo ringrazio, a scherzi.
01:18 Tu ti sei dimenticato del nostro matrimonio, non mi dire di no.
01:20 Hai disdetto quello del ministro tre settimane fa.
01:23 Ciao Leo, sei diventato cattivo.
01:25 Amanda, poi mi ha sognato di fare la ballerina, di andare a pari piscini, di seguire questo sogno della danza, eccetera, eccetera.
01:32 E crescendo rimane agganciata a questo desiderio, segue la sua stella.
01:38 La sua stella la porta un po' accanto a questo desiderio e la fa diventare coreografa.
01:44 Una coreografa con una sua visione, una sua filosofia.
01:48 Vede il corpo, lo spazio, una relazione molto personale, insomma, tutta sua.
01:55 Che fa sì che la scuola in cui insegna e che ha creato insieme alla migliore amica di infanzia, abbia un certo successo.
02:03 Tutti i danzatori che passano attraverso la sua scuola comunque hanno una certa fortuna.
02:09 Ecco, è molto soddisfatta di questo suo percorso perché comunque è un percorso che ha scelto sempre con quella sorpresa nel cuore che si portava sin da bambina.
02:18 Da bambina sognava un futuro insieme a Leo che le aveva promesso di crescere, di crescere con lei, di accompagnarla passo passo.
02:26 E anche da dotta si trova accanto a Leo. È proprio una sigla.
02:29 Che è cresciuto, Leo.
02:30 Che è cresciuto.
02:31 Assaggio dopo assaggio.
02:32 Assaggio dopo assaggio.
02:33 Esatto.
02:34 Sogna ancora questo futuro insieme ma qualche cosa, non lo so, si è incriccata.
02:39 Ma è diventato stronzo Leopoldo, si può dire, no? Alla nostra età si dice così.
02:43 Leo.
02:44 Allora, io Leopoldo accolgo te Amanda come mia legittima sposa e prometto solennemente…
02:50 Va bene, le promesse, le solite promesse inutili. Fammi vedere che cosa contempla la scaletta. Vuoi tu, Poldo?
02:57 Leopoldo. Timi, Leopoldo.
02:59 Vuoi che ti chiami maestro?
03:02 Ci sta.
03:03 Questa è una prova, sabato facciamo la bella.
03:06 È diventato cattivo e quindi insomma alla fine Amanda va via e Leopoldo deve riconquistarla.
03:12 Leopoldo è il più grande pasticcere del mondo, in assoluto, è diventato questo.
03:17 C'è una cosa che io dico, Leopoldo è diventato il più grande pasticcere non per Amanda, cioè non è che l'ha fatto per lei, ma grazie Amanda.
03:26 Se non avesse avuto Amanda tutto il periodo accanto non sarebbe riuscito ad arrivare a quel livello.
03:30 E infatti appena la perde, perde anche il gusto, è come se perdesse il suo superpotere di sapere che cos'è che piace ai clienti.
03:38 Lui riconosce, Leopoldo, il dolce preferito di chiunque subito al primo sguardo, che è una roba che noi abbiamo…
03:44 Adesso si dice citato, ma in realtà abbiamo rubato cioccolato.
03:47 Ed è il più grande di tutti, ma senza Amanda non sarebbe niente.
03:50 Tu mi devi dire se sto matrimonio si fa o non si fa.
03:55 C'è questo.
03:57 Se tu esaudisci tutte le promesse che hai disegnato su questo quaderno quando eri bambino, Amanda torna e te la sposa.
04:04 Questo contenitore di magia veramente è tirato fuori tanto di te penso anche, da un'idea e vorrei ci darlo subito di Max Proci, che salutiamo dovunque sia.
04:14 Max proprio aveva lasciato l'idea di fare un film d'amore magico, aveva lasciato una sceneggiatura che mi hanno chiesto di sviluppare,
04:21 però aveva delle linee che erano più sue e quindi ho cercato di mantenere la magia e l'amore e di fare un film che fosse un po' una carezza insomma.
04:29 Rido perché ti amo, non so se ti capita mai, ma quando una persona sta di fronte all'amata, a un certo punto succede che ride, a me è successo sempre così.
04:41 E di solito uno dice "ma cosa ridi?"
04:43 Ecco, si ride quando si ha la sensazione esatta di essere innamorati.
04:48 Quello in realtà è a volte accorgersi di essere felice.
04:52 Questo film parla di questo, parla delle varie dimensioni dell'amore, sono tante amore che si intrecciano, più una che quella mia felicità, perché tutto il film è una grande citazione.
05:02 Il film fondamentalmente, spoilero quello che c'è dopo il titolo di coda, il film è il filmino del matrimonio che io regalo al protagonista.
05:10 Qui tu hai promessa ad Amanda che avresti sconfitto tutti i cattivi del mondo.
05:15 Giorgio Ricomi?
05:16 Sì.
05:17 Ti ricordi di me?
05:18 Ti perdono.
05:19 Non hai più il tocco di una volta.
05:23 Si perde anche la capacità di ridere, sfortunatamente diventando adulti e il film ci ricorda che dobbiamo ricominciare a ridere per amare.
05:32 O bisogna amare per ridere.
05:33 Ma tu non hai che cosa a dire?
05:35 Forse bisogna amare, come dice giustamente la title track che è "Rido perché ti amo" che ha scritto Giuliano San Giorgi e cantata meravigliosamente da Malika Hane.
05:50 "Rido perché ti amo, ti amo perché rido".
05:52 Io mi ricordo quando ha scritto Giuliano, Giuliano San Giorgi l'ha scritta praticamente davanti a noi, lui si è inventato questa cosa, l'ha canticchiata mentre noi eravamo andati con Paolo nello studio di Giuliano.
06:02 Giuliano San Giorgi si è fermato lì, gli abbiamo raccontato il film e gli abbiamo detto "come sentite il film Rido perché ti amo?"
06:07 E lui è una cosa incredibile, ha scritto "Rido perché ti amo, ti amo perché rido".
06:12 Incredibile, le volte il talento... e noi abbiamo riso, cioè sorridi perché l'amore è bello, il talento, l'eccellenza fa ridere sempre.
06:21 Felicità e amore sono sempre dei doni sull'altro, quindi in qualche modo non si sa se prima doni e poi ricevi, è un processo a doppia strada secondo me, l'essere proiettato sull'altro inevitabilmente ti porta a prendere coscienza di te e se tu esisti gli altri esistono ed esistono insieme un po'.
06:43 E se io ce la posso fare, tu ce la puoi fare, tutti e nonce la puoi fare.
06:47 Che è un po' il succo di questo film.
06:50 Rido perché ti amo, ti amo perché rido.
06:55 La riprendi? Ancora che la riprendi? Non la devi riprendere, la devi prendere.
06:59 Il personaggio che mi ha conquistato quando ho letto la sceneggiatura, perché è uno di questi personaggi immaginifici che si possono trovare realmente in un paese.
07:07 Nel paese c'è sempre la figura del matto, l'erenita, l'intellettuale, il facino rosso ribelle.
07:18 Il mio personaggio è quello di questo cartolaio, non si sa bene il suo passato, però è un cartolaio che dispensa perle di saggezza e ha tutte le sue metafore continue con gli oggetti che si possono trovare in cartoleria.
07:32 È uno ancorato a un vecchio mondo, più che vecchio, antico.
07:38 Quindi si rivolgono a lui per avere delle fiduciazioni, come se fosse il santone del posto.
07:44 Ha un'atmosfera magica, ed è il bello di questo film, è un film in cui l'Italia torna a raccontare una storia fatta di rapporti, di sentimenti, che fa risultare una favola garbata che ti arriva direttamente nel cuore.
08:01 Allora qui hai promesso di rendere felici dei bambini tristi.
08:05 Ci siamo divertiti!
08:06 Sì, tanto.
08:07 Pensi che sia un po' una prova di maturità per te, tornare all'infanzia?
08:11 Prova di maturità tornare all'infanzia forse, per tutti, nel senso se noi riuscissimo a fare pace con il nostro io bambino, è un esercizio bellissimo.
08:19 Se tu vedessi il tuo io bambino in questo momento a sette anni, tu o te, cosa ti direbbe? Se gli rode il culo vuol dire che la tua vita sta andando male, se ti abbraccia vuol dire che sta facendo un buon lavoro.
08:31 Padre, non si preoccupi perché il matrimonio si fa, si fa. Venga, venga con me, venga.
08:36 Ma tu chi sei?
08:38 Ma non si preoccupi, ha detto venga con me. Allora io pensavo di fare una cosa la Andy Warhol, le banane, stile un po' popata.
08:45 Un film che parla di magia e di come questa magia riesce anche a curare le ferite, anche quelle più profonde.
08:52 Io ci credo molto nella magia, nella vita ce n'è proprio bisogno per dare anche un senso alla vita secondo me.
09:01 E qui in questo film se ne parla ed è come se fosse una favola da un certo punto di vista, una favola a lieto fine,
09:08 come non si raccontava ormai da un po' anche nei film italiani di adesso.
09:15 È un po' tornare al vecchio cinema italiano, la vecchia commedia all'italiana di qualche tempo fa.
09:23 Meglio soli che nuvole.
09:26 Una sorta di età dell'innocenza che ci viene riproposta, che recuperiamo, una semplicità, un romanticismo che è fuori tempo massimo
09:35 ma di cui abbiamo, come dicevi, davvero davvero bisogno e il cinema può incarnarlo ancora.
09:40 Assolutamente, il cinema in questo è fondamentale perché può portare esempio, può mettere un seme nelle persone,
09:50 farle sognare, anche prendere coscienza di certe cose.
09:58 E c'è quel retroblottega che chissà se è la casa tua, sei un po' Tarantino in questo film.
10:05 Io faccio il noleggiatore di D.B.D., una cosa assolutamente anacronistica, atapica, straordinaria.
10:11 Però parla anche della debolezza che si ha verso il cinema.
10:15 Molto spesso, io ho un'associazione che si chiama Nido del Culo perché avevo talmente tanta riferenza verso il cinema
10:21 che non pensavo tanti anni fa di poterlo fare ma facevo vedere quello degli altri.
10:25 Quindi mi è rimasta questa piccola vena cinefica.
10:28 Un invito ad andare al cinema.
10:30 Anche a che mo costa 3,50 euro? Cioè voglio dire, dai, su che prendo con 3,50 euro?
10:35 Cioè, mezzo mojito, sei pletri, dodici.
10:42 Adesso i film, quelli, i cosiddetti blockbusters americani parlano esclusivamente di multiverso
10:50 o comunque di universi strani alla Matrix o di superpoteri o di gente che muore e resuscita,
10:58 di futuri distopici.
11:00 I film italiani, invece, puntano tutto quanto sulle chatte, i telefonini, i nuovi device,
11:05 i rapporti da padre e figlio con le chatte e i telefonini.
11:09 Oppure parlano dei disagiati, dei disabili, che non trovi lavoro, del coming out degli omosessuali.
11:17 Puntano su quello, biegamente, per portare gente.
11:21 Invece bisogna parlare di cose varie, bisogna raccontare una storia.
11:23 Avere una storia da raccontare, saperla raccontare, raccontarla,
11:26 e lì dentro poi escono tutte le sensazioni, le emozioni che si possono provare.
11:31 Dove pensi sia la tua vita e la tua vita artistica? Grazie anche a questo rito perché ti amo.
11:36 Penso che sia nella volontà timida, ma spero incisiva, di migliorare il colore dei sogni delle persone.
11:44 Il pubblico che ha voglia ancora di credere nell'amore è nel cinema.
11:48 Il cinema è una grande occasione come l'amore, insomma.
11:51 L'amore, quando te nasci, fai tre cose, respiri, vivi e ami.
11:55 Due di queste tre cose poi è che decidi di non farle più, perché decidi di ammazzarti e di non respirare più.
12:00 Però non esiste in questo momento una persona nel mondo che decida scentemente di non amare.
12:05 Rito perché ti amo.
12:12 Questo film aderisce alla promozione Cinema Revolution del Ministero della Cultura.