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Il giustiziere di mezzogiorno è un film del 1975, diretto dal regista Mario Amendola.
È una parodia de Il giustiziere della notte (Death Wish) del 1974 di Michael Winner con Charles Bronson.

Trama
Durante una passeggiata domenicale su un molo di Fiumicino, il geometra Franco Gabbiani salva la moglie Agata accidentalmente caduta in mare ma non trova aiuto per portarla in ospedale. A seguito di un disguido in ufficio, Franco viene lasciato dalla moglie e dalla figlia Titina, viene sempre più irritato dal comportamento del suo capoufficio e dalle attenzioni insistenti dell'obesa collega, la signorina Barzuacchi. Accolto in casa propria l'amico Fernando, il signor Franco si improvvisa vendicatore dei torti subiti: demolisce l'automobile di un vigile disonesto, distrugge il party dell'assessore Palletta bombardando gli invitati con sacchi di immondizia, spedisce all'ospedale i giovinastri che intercettano le telefonate di un posteggio pubblico, si fa intermediario e giustiziere nei confronti di un "gruppuscolo fascista" deciso a servirsi di lui per fare saltare la centrale di polizia. Riverito dalle forze dell'ordine, Franco rientra nella vita normale quando moglie e figlia ritornano da lui.

Interpreti e personaggi

Franco Franchi: Franco Gabbiani
Aldo Puglisi: Fernando
Gigi Ballista: direttore Filiberto Rossetti
Raf Luca: ingegnere Balloria
Maria Antonietta Beluzzi: signorina Barzuacchi
Ombretta De Carlo: Agata, moglie di Franco
Dante Cleri: impiegato
Gino Pagnani: capo dei padri di famiglia
Franco Diogene: il vigile corrotto Nardini
Valentino Simeoni: assessore Palletta
Jimmy il Fenomeno: infermiere che pesca le anguille
Vincenzo Crocitti: Trippa
Enzo Andronico: padre di famiglia
Ugo Bonardi: padre di famiglia
Mario Pisu: capo della polizia
Guido Cerniglia: prof. Dardanelli
Tom Felleghy: Rakosky, istruttore equitazione
Alberto Farnese: signor Lorenzi
Elisa Mainardi:

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