A Locarno il film italiano 'Patagonia', l'amore che diventa dipendenza

  • anno scorso
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00:00 Debutta al Locarno Film Festival il primo film italiano in gara, l'opera prima "Patagonia" di Simone Bozzelli, un dramma on the road su un amore che diventa codipendenza.
00:14 E' un incastro difficile, in cui forse alla fine non so se troveranno mai effettivamente un'area circoscritta in cui coesistere tutte e due.
00:31 Io penso che in qualsiasi film la scenografia e quindi anche la natura e gli animali debbano essere uno spazio mentale, un prolungamento di quello che provano i personaggi.
00:47 In questo caso una grande desertificazione che è anche una grande sete da morire.
00:53 Protagonisti Andrea Fuorto nei panni del timido Iuri e l'esordiente Augusto Maria Russi in quelli dell'imprevedibile e pericoloso Agostino.
01:03 Iuri non si rende conto del problema e del pasticcio del quale si è andato a cacciare, però l'amore è forse il sentimento e l'emozione più forte che un essere umano possa provare.
01:13 Ti porta a fare cose folli, ti porta a non renderti conto di quello che fai, di quello che puoi anche diventare.
01:21 Infatti su Simone abbiamo lavorato tanto su questo, quanto l'amore può portare anche a un deperimento sia emotivo che fisico.
01:28 Infatti abbiamo lavorato tanto anche sulla fisicità, sul perdere peso, su questo deperimento proprio fisico del personaggio.
01:34 Ho perso 15 kg per il ruolo, quindi sì, è stata un'esperienza stupenda, bellissima, la porterò sempre con me.
01:43 E siamo rimasti in questa gabbia, perché alla fine è un film che racconta di gabbia.
01:48 Passa da una gabbia d'oro, da una gabbia d'amore, che può essere la gabbia familiare, per passare a un'altra gabbia.
01:54 Perché poi quando ti trovi bene in una gabbia e ti senti al sicuro nella gabbia, perché l'abbraccio come una gabbia può essere una cura, può essere accoglienza,
02:01 ma allo stesso tempo può essere soffocamento e sofferenza, ed è quello che abbiamo cercato di raccontare in questo film.
02:08 "Uno dei due" è il debuto sul grande schermo, trovato diciamo nella scena rave.
02:14 Io cerco sempre delle persone e per me i provini potrebbero avvenire al tavolino di un bar davanti a un caffè,
02:24 semplicemente parlando del più e del meno. È lì che riesco a capire se hanno la sensibilità per affrontare un certo tipo di ruolo o no.
02:33 Ci sono molti punti in comune con quello che sono io nella vita reale e questo mi ha aiutato sicuramente.
02:43 È un'esperienza unica, credo. Per me, insomma, quello che ho detto sempre, anche a Simone aspettavo da anni
02:52 questa sensazione di rivalza che mi ha saputo regalare lui.
02:55 Torna in concorso al Locarno Film Festival "Love, Diaz", già vincitore di un pardo d'oro.
03:00 Stavolta presente "Essential Truths of the Lake", dove un trauma personale diventa il riflesso del trauma sociale
03:06 legato agli omicidi extragiudiziari compiuti nel corso della guerra alla droga voluta da Duterte.
03:12 Non solo nel film, è importante per te, per te e per tutti, comitarsi sempre a cercare la verità.
03:22 Non è facile, non troverai mai la verità. L'unica verità nella vita è la morte.
03:27 Torni al Locarno quando vinci. Qual è la tua relazione con il festival?
03:33 È come casa per me. Ho vinto qui il Luper, sono diventato il presidente del giudizio qui,
03:39 ora sono tornato qui, sono molto felice di essere tornato a casa.
03:43 Stai già lavorando su qualcosa di nuovo? Su un altro progetto?
03:47 Sì, sì, è sulla vita, non sulla morte.
03:51 Ok!
03:53 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
03:56 [Musica]

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