#cinema #cinemaitaliano #ilvigile
Il vigile è un film commedia del 1960 diretto da Luigi Zampa con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sylva Koscina e Marisa Merlino.
Trama - Otello Celletti ha moglie e un figlio, ed è disoccupato. Quando suo figlio Remo salva il figlio di un assessore comunale dai gorghi di un fiume, questo gesto coraggioso gli offre il destro di farsi avanti e a forza di insistenze e raccomandazioni ottiene dal Sindaco l'impiego come vigile motociclista. Ora Otello fa sfoggio della sua divisa ma non combina che guai; e allorché chiude un occhio in un caso in cui è coinvolta una giovane attrice, viene richiamato dal Sindaco stesso al suo dovere. Otello è deciso a non ricadere nell'errore e multa lo stesso Sindaco per eccesso di velocità. Crede di aver bene interpretato la volontà dei superiori e prevede un elogio, ma viene sollevato dall'incarico; e mentre aspetta il procedimento per la contravvenzione da lui denunciata, tutti i suoi congiunti vengono per qualche ragione incriminati. Al processo Otello è costretto ad ammettere di aver sbagliato e presenta le sue scuse al Sindaco. Questi è soddisfatto e Otello è reintegrato nel suo impiego. Ora è severo con tutti sull'applicazione della legge, ma lascia passare la macchina del Sindaco che sfreccia veloce ed esce di strada rotolando giù da una scarpata.
Il vigile è un film commedia del 1960 diretto da Luigi Zampa con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sylva Koscina e Marisa Merlino.
Trama - Otello Celletti ha moglie e un figlio, ed è disoccupato. Quando suo figlio Remo salva il figlio di un assessore comunale dai gorghi di un fiume, questo gesto coraggioso gli offre il destro di farsi avanti e a forza di insistenze e raccomandazioni ottiene dal Sindaco l'impiego come vigile motociclista. Ora Otello fa sfoggio della sua divisa ma non combina che guai; e allorché chiude un occhio in un caso in cui è coinvolta una giovane attrice, viene richiamato dal Sindaco stesso al suo dovere. Otello è deciso a non ricadere nell'errore e multa lo stesso Sindaco per eccesso di velocità. Crede di aver bene interpretato la volontà dei superiori e prevede un elogio, ma viene sollevato dall'incarico; e mentre aspetta il procedimento per la contravvenzione da lui denunciata, tutti i suoi congiunti vengono per qualche ragione incriminati. Al processo Otello è costretto ad ammettere di aver sbagliato e presenta le sue scuse al Sindaco. Questi è soddisfatto e Otello è reintegrato nel suo impiego. Ora è severo con tutti sull'applicazione della legge, ma lascia passare la macchina del Sindaco che sfreccia veloce ed esce di strada rotolando giù da una scarpata.
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