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CortometraggiTrascrizione
00:00 La scultura come forma di movimento anche sulla scena, la Galleria Mazzolini di Torino
00:09 dedica una retrospettiva ad Agostino Bonalumi a Dieci Anni dalla morte che si focalizza,
00:14 come ha spiegato il curatore Marco Scotini, sulla relazione tra l'artista e lo spazio
00:18 teatrale.
00:19 L'opera di Bonalumi è performativa in un certo senso, anche se non è stata capita
00:24 fino in fondo, però attraverso le sue estroflessioni è proprio un rapporto di spinte, controspinte
00:35 e il teatro delle forze, come è stato definito a partire dal titolo di questa esposizione.
00:41 E' proprio per sottolineare questo aspetto, cioè qualcosa che non ha a che fare con dei
00:48 segni come si trova in qualsiasi superficie pittorica, ma ha a che fare con delle forze.
00:55 Ho pensato che si poteva approfondire veramente solo tre anni dell'attività di Bonalumi.
01:01 Sono gli anni a cavallo tra i 60 e i 70 e Bonalumi collabora attivamente al balletto
01:05 Partita e all'azione coreografica Rot, lo fa con le sue sculture e i suoi colori, con
01:10 l'ampliamento della dimensione tradizionale dell'opera d'arte, che nelle sale di Mazzolini
01:14 all'ennesima conferma della capacità di organizzare esposizioni estremamente interessanti,
01:19 si offre in una dimensione nuova, capace anche di modificare lo spazio della galleria stessa.
01:24 Si tratta proprio di un momento particolare del rapporto tra musicisti, coreografi e artisti.
01:32 Il canovaccio è sostanzialmente visivo e per cui è possibile vedere questo rapporto
01:38 paritetico tra porti in movimento e sculture in movimento.
01:43 In qualche modo sono opere che anticipano molto delle contaminazioni tra discipline
01:47 tipiche del teatro contemporaneo, nel senso più ampio del termine, e che raccontano di
01:51 come le avanguardie hanno spesso agito sotto traccia, ma in modo profondo, per arrivare
01:56 a definire ciò che oggi viviamo come arte, anche in questo caso nel senso più ampio
02:01 e attuale del termine.
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