Nelle Seduzioni di Vito Zagarrio, per parlare del suo cinema

  • 7 mesi fa
Trascrizione
00:00 Signor Stefano, mi scusi, mi sono permessa di svegliarlo. Sono Sofì.
00:05 Io ho riflettuto sulla mia carriera cinematografica complessiva, anche perché io ho fatto quattro
00:17 film per la sala con questo, ora c'è un quinto in lavorazione, che hanno scambito i decenni.
00:24 Io ho cominciato nell'88 con La Donna della Luna, due film cult con Greta Scacchi, poi c'è stato
00:31 un film nel '93 con Bigagli, Bisio, con il gruppo di Medetti Terraneo che si chiamava Bonus Manus,
00:39 che ancora va in televisione. Poi Tre giorni d'anarchia negli anni 2000, è uscito poi in sala
00:45 nel 2006 e oggi è oggi questo. Devo dire però che nonostante io sia più noto come studioso,
00:52 storico, critico eccetera, non ho mai mollato il fare cinema. Cioè, ho fatto nel frattempo
01:02 vari documentari, mi sono specializzato nel video essay, quello che si chiama ormai il video saggio,
01:09 quindi ho fatto film su Monicelli, su Scola, su I Fratelli Itaviani, su Lizzani, su Dario Argento,
01:17 e poi ho fatto altri documentari, video promozionali per la mia università. Quindi il
01:23 fare documentario non meno il cinema del reale, diciamo quello che oggi si chiama il cinema del
01:28 reale, e più il cinema sul cinema stesso. Ho fatto un documentario ad esempio su Rosario
01:36 Villari a cui tengo molto, che si chiama Un'idea di libertà. Ho fatto un documentario su John
01:41 Waters che è questo famoso regista che tu sai, Divine eccetera, che ho lanciato io in Italia.
01:48 Quindi insomma il mio lavoro con la regia è sempre stato la sala e come sappiamo ha bisogno
01:54 di tempistiche differenti e io mi sento fortunato anzi che ho fatto un film che esce in sala.
02:00 Noi dobbiamo vendere libri, ormai sono un oggetto desueto, è come se vendessimo oggettoni
02:05 telefonici, clavicembali. Vorresti essere scandalosa? Il risultato è solo mediamente
02:10 volgare. Da che cosa ti sei lasciato sedurre, tanto per così parafrasare il titolo del film,
02:16 per questo ritorno al cinema? Perché proprio con le seduzioni? Mi sono innamorato, devo dire
02:22 che ho avuto un colpo di fulmine per questo romanzo di Lydia Ravera, che è un'amica che conosco,
02:27 che stimo, per la mia generazione poi è stato Porce Colleali, il famoso boom di Lydia Ravera
02:35 quando eravamo piccoli. Mi sono innamorato di questo romanzo che si chiama "Le seduzioni
02:39 dell'inverno". "Le seduzioni dell'inverno" si ispirava un pochino a "Un cuore in inverno",
02:45 infatti è la storia di un uomo freddo che si scioglie, un uomo freddo che si scioglie come
02:51 come i ghiacciai oggi e viene in qualche modo messo in mezzo da una trappola di donne. L'assunto
02:59 è quello di un film femminista e io ho cercato di lavorare sullo stile della Ravera, perché è uno
03:07 stile alto ovviamente, cercando però, visto che il regista era un maschietto e lo sceneggiatore,
03:13 tra l'altro il figlio di Lydia, Nicola Ravera, il nome sia della madre che del padre, che è un
03:23 noto sceneggiatore e scrittore, la sfida era adattare il romanzo. Come abbiamo adattato il
03:29 romanzo? Intanto trasferendo l'ambientazione da Roma a Napoli. Perché Napoli? Primo perché c'è
03:35 una film commission Campania che ci ha finanziato e come sai il ruolo delle film commission è
03:41 centrale nel cinema italiano degli anni 2000 e l'ho fortemente storicizzato, ma anche perché
03:47 era una Napoli vicino all'Europa, come diceva Dalla, Milano vicino all'Europa, qui c'è Napoli
03:56 vicino all'Europa, una Napoli borghese, medio alta borghese, quindi molto differente dalla
04:04 Napoli in Scampia, delle vele, dei quartieri spagnoli, dei tanti film e serie che pure
04:09 apprezzo moltissimo, di Secondigliano eccetera. E' una Napoli del vomero, è una Napoli a volte
04:16 con qualche cartolina ma senza vorer essere cartolinesco, è una Napoli ricostruita in studio,
04:23 abbiamo lavorato negli studios dell'ex base Nato, quindi Napoli secondo me è centrale,
04:30 basta vedere l'ultimo Feste di Sanremo, Napoli è centrale nella cultura e nell'immaginario
04:35 contemporaneo, nella letteratura, nelle serie, nel romanzo e quindi anche nel film. Gli attori,
04:43 per esempio, che ho scelto Andrea Renzi che non è napolitano ma abita a Napoli ed è l'attore
04:49 del primo film splendido di Sorrentino, L'uomo in più, un po' l'ho scelto anche per questo,
04:55 Jaya Forte, attivice di Martone, Antonella Stefanucci, Antonello Cossia, Serena Marziale,
05:01 tutti napoletani. Lavorare sulla identità napoletana è stato per me nuovo perché io
05:08 sono un fiorentino di origine siciliana, infatti ho fatto due film in Sicilia e uno in Toscana,
05:16 queste sono le mie radici, i miei referenti immaginari, però Napoli è stata una scoperta
05:22 bellissima, ho lavorato benissimo cercando di fare vedere una Napoli meno conosciuta e meno
05:28 scontata. Tra l'altro è stata una scoperta anche da un punto di vista produttivo, ho lavorato con
05:33 una troupe di giovanissimi napoletani, ad esempio, questo è stato bello perché a Roma siamo ogni
05:39 tanto abituati a cinematografare un po' grevi, a un dottor Semouf, e qui invece è una troupe
05:45 disponibilissima di ragazzi ventenni, di donne, perché c'era una troupe quasi, forse più di metà
05:52 femminile, l'assistente operatore, la microfonista, l'attrezzista, la video assista, oltre alla
06:00 costumista, la sarta, i ruoli più tradizionali, quindi c'era una troupe femminile di giovani,
06:06 molto, quasi tutta napoletana e quindi è stata una bellissima esperienza. Ci hai rivelato che
06:11 ci hai preso gusto a fare cinema, quindi stai lavorando sul prossimo film, non so se puoi
06:16 dirci qualcosa. Adesso per scarananzia non dico niente, però posso dire che abbiamo avuto un
06:21 finanziamento allo sviluppo dal Ministero per un noir, un noir tra l'altro da un romanzo di un mio
06:30 amico che è uno storico del cinema che tu conosci, che si chiama Paolo Bertetto, che ha fatto un noir
06:35 e io ho preso i diritti e abbiamo sceneggiato con Bruno Riviero, un napoletano, Davide Donatello,
06:44 per Ariaferma, un film che io amo molto, da Leonardo Di Costanzo, ma anche Bruno Riviero
06:51 ha fatto dei film sempre su Napoli e quindi anche questo è un altro romanzo ambientato a Napoli.
07:00 Stavolta, se le seduzioni è un thrill dei sentimenti, Cuore scuro, così si chiama il
07:07 nuovo film, ma magari lo faremo nel 2030, secondo le mie statistiche, quello è un thrill proprio
07:18 noir anche con qualche componente più dark, un po' erotica e un po' horrorifica. Io credo
07:27 che sia un film indipendente che ha avuto, come tutti i film indipendenti, qualche difficoltà,
07:33 qualche ritardo eccetera. Credo che sia però un film ben recitato, un film di attori perché,
07:40 ripeto, Andrea Renzi, Ariaforte, Amelie D'Or, Torella Stefanucci, c'è un coro di attori. Io
07:48 penso di averli fatti recitare bene come ho fatto recitare Greta Scacchi, perché io ho esordito
07:53 con Greta Scacchi, tu sai chi è, è una che ha lavorato con Robert Altman, che ha lavorato con
07:59 Alan Pakula, per dirti. Però io ho imparato molto da questi attori, ma credo di aver dato anche io.
08:07 Il fatto di aver incarnato la storia di Lydia Ravera dalla pagina allo schermo, dal testo
08:13 letterario alla realtà, credo che sia un'operazione molto bella che mi piacerebbe rifare. Mi piace
08:20 scrivere un libro, mi piace scrivere una storia del cinema eccetera, ma creare sul set, vedere
08:27 che da un'idea e da una sceneggiatura si incarna il corpo di un attore è un gesto di grande
08:33 creatività, un gesto straordinario, un gesto se vuoi anche erotico.
08:37 Non so che fare, non capisco. Magari ti stai scongelando, di questi tempi capita, hai migliori
08:49 ghiacciai. Forse è destinato a rimanere così, un po' freddo. E la domanda che innerva tutte queste
08:58 splendide pagine, secondo me, è la seduzione, è un inganno?
09:03 [Musica]

Consigliato