Incontrando Felice Laudadio

  • 6 mesi fa
Transcript
00:00 Si conclude un primo ciclo, sai i festival come tutti gli avvenimenti e i fatti della vita hanno delle fasi, una prima fase a mio parere dopo 15 anni si chiude
00:15 e dunque ripensando al passato ma soprattutto usando il passato e l'esperienza del passato per immaginare il futuro
00:23 vale la pena di lasciare da parte tutto quello che è stato nel bene e nel male il passato salvando il bene lasciando fuori il male
00:31 ecco perché andiamo sulla ricostruzione di un secondo ciclo che non ha un tempo davanti ma sicuramente delle prospettive importanti
00:40 perché questo festival di 15 anni si è imposto in breve tempo e fra altri festival molto più antichi anche molto meglio finanziati del B-Fest
00:50 si è imposto nel panorama italiano internazionale come un momento importante di aggregazione di pubblico
00:57 la nostra forza come molti giornali e molti osservatori, critici e addetti ai lavori hanno notato è questa strepitosa, letteralmente strepitosa partecipazione di spettatori a tutte le attività che il festival svolge
01:12 nei quattro teatri, nella dimensione continua, collettiva, di convivere tutti insieme, qualche volta in migliaia come succede a Petruzzelli che può ospitare fino a 1400 persone
01:27 ed è successo con gli incontri per esempio iniziali con Michele Ramazzotti dopo l'applicazione del suo film Felicità
01:35 è stato un processo in particolare soprattutto con Matteo Garrone che per la prima volta di ritorno dagli Stati Uniti, da Hollywood, ha tenuto questo incontro incredibilmente appassionato con il pubblico
01:49 a sua volta molto appassionato a quel che Garrone diceva. La forza del festival dicevo è il pubblico, la forza del festival sono ovviamente i film
01:57 e il lavoro di selezione che abbiamo condotto per lunghi mesi senza alcuna certezza, ecco il discorso sul passato che va messo da parte senza creare polemiche o senza voler recriminare
02:12 un lavoro fatto senza far cadute perché le delibere che sono necessarie dal punto di vista amministrativo, formale, da parte della regione Puglia che è il promotore di questa manifestazione attraverso l'agenzia Puglia Promozione,
02:28 attraverso la fondazione Puglia Peak Commission, sono talmente tardi che ci hanno creato dei problemi di carattere organizzativo inevitabilmente, cui si è aggiunto ma li abbiamo superati,
02:39 questo drammatico, questa drammatica interruzione dei trasporti ferroviari fra Roma e Bari, la frana è arrivata due giorni prima dell'inizio del festival che ci ha costretto,
02:54 ha costretto tutto lo staff che lavora insieme a me e una squadra molto compatta, ha costretto tutto lo staff a ricostruire il percorso dei viaggi dei nostri ospiti che sono sostanzialmente tutti arrivati,
03:11 forse con una o due eccezioni di cineasti un po' in età che non se ne sono sentiti di viaggiare in condizioni un po' fragili. Io vengo da un'esperienza molto importante che ho fatto nel sud del mondo dal punto di vista dell'antico impero romano,
03:34 che aveva naturalmente in Sicilia uno dei suoi confini nazionali, ho diretto per tanti anni il festival di Taormina, l'ho diretto fino al 2006 e nel 2008 ho impiantato il lavoro che ha portato nel 2009 la creazione a Bari invece del B-Fest con un anno di prova,
03:56 un numero zero che si è svolto a gennaio 2009, già impegnati per tutto il 2008, aveva un titolo particolare "Per il cinema italiano" che poi è diventata dal 2010, quando è nato il B-Fest Bari International Film Festival,
04:13 è diventata una sezione per il cinema italiano, una delle quattro colonne importanti della manifestazione che è fatta di cinema internazionale, 20-25 film ogni anno totalmente inediti in Italia, qualche volta, anzi spesso in anteprima mondiale assoluta,
04:31 i film italiani in anteprima mondiale assoluta in condizioni sine qua non, perché vengono ammessi, più una sezione competitiva dei migliori film a parere della commissione dei critici che mi affianca in questo lavoro, che sono usciti nell'anno precedente,
04:47 che poi sono destinatari di premi che hanno nomi importanti, a cui tengono molto i cineasti, il premio Monicelli per il miglior regista, il premio Anna Magnani miglior attrice, il premio Gansmann miglior attore e così via.
05:00 La quarta sezione è quella che Ettore Scola, che è stato il primo presidente del B-Fest, ha voluto, Ettore Scola altro uomo del sud come me, quindi la sezione la memoria, la storia, il cinema, quindi grandi retrospettive che nei grandi festival ormai non si fanno più,
05:18 e noi invece ci teniamo moltissimo, ogni anno ne abbiamo una importante, questa è quella dedicata a Marco Bellocchio, una personale che ha una caratteristica assolutamente unica, nel senso che non è soltanto la presentazione dei film e una introduzione fatta da un autore festeggiato,
05:38 no, Marco Bellocchio resta con noi per nove appuntamenti quotidiani, e l'ultimo giorno saranno due, quindi diventano nove su otto giorni di durata, servono a raccontare attraverso la viva voce di Bellocchio e di alcuni dei suoi collaboratori o testimoni che lui ha voluto invitare a dialogare,
05:58 servono ad introdurre la storia del cinema di Marco Bellocchio, di suoi suoi film, da cui poi probabilmente ci saranno degli effetti derivati, probabilmente un libro per esempio, e certamente però questo materiale video registrato dagli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale,
06:18 potrebbero essere materiali di studio per chi voglia affrontare in sede di tesi di laurea per esempio o di sagistica intorno al cinema di Bellocchio, voglia affrontare l'opera di questo grandissimo autore. Perché però parlavo, sono partito da Taormina, Taormina nel corso degli anni è andato sempre più perdendo forza e visibilità,
06:38 era la più grande manifestazione del Mezzogiorno d'Italia ed era la seconda dopo il Festival di Venezia con un equilibrio perfetto, da una parte la Pianale di Venezia con le sue tante attività e inclusa naturalmente la mossa del cinema e Taormina Arte, la fondazione, il comitato a Taormina Arte, destinato in seguito a diventare fondazione,
07:02 che si è andata man mano nel tempo suotandosi, non c'è più quella meravigliosa attività legata a teatro, musica, danza, cinema e attività culturali più in generale. Bari ha in qualche modo sostituito come grande festival del sud quello che era il grande festival del sud di Taormina.
07:22 Le tematiche nel rapporto nord e sud su tutti i piani, compresa le attività culturali, temo che verranno messe in pericolo, in serio pericolo per un'ulteriore differenziazione non geografica, ma geopolitica dalla follia della proposta di legge di autonomia differenziata che continuerà a spaccare ulteriormente il paese.
07:48 Il mezzogiorno è un paese fortemente antagonista quando ci si propone di schiacciarlo. La rivoluzione del 1799 di Napoli e del sud insegna.
08:04 Ora io non sto rincorrendo le rivoluzioni, ne voglio fare un discorso alla Pisacane oppure ai fratelli italiani con San Michele aveva un gallo e la rivoluzione fallita al nord in questo caso. Il discorso è importante sul piano culturale perché serve, la cultura serve a unire e non a dividere.
08:24 Questa autonomia differenziata è uno strumento di divisione, di stupida divisione.
08:31 [SILENZIO]

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