Tutti gli abitanti di Accendura, un paesino aspro e sassoso della Lucania, dove spesso la magia e la superstizione si confondono ancora con la religione, sono profondamente sconvolti dalle crudeli uccisioni di tre bambini. Andrea Martelli, un giornalista in vacanza, segue le indagini dei carabinieri, specie quando questi appuntano le loro indagini su Barbara, una donna arrivata da poco dalla città per disintossicarsi della droga, che vive in una casa lussuosa, stranamente in contrasto con le misere case del paese. Barbara però risulta estranea ai delitti. Una povera demente, che ha ambigui rapporti con una specie di indovino-stregone che vive solo sulla montagna, ed è considerata da tutti una "maciara", cioè una strega, anche se confessa di aver fatto un sortilegio ai ragazzi perché colpevoli, secondo lei, di aver violato la tomba di una creatura, dimostra di essere innocente. Tuttavia, rimessa in libertà, la "maciara" viene massacrata dai genitori delle vittime. Intanto viene ucciso un quarto bambino. Il giornalista comincia a nutrire dei sospetti sul giovane prete del paese, soprattutto quando viene ritrovato un giocattolo - un paperino - che la nipote del sacerdote, una piccola sordomuta, ha straziato allo stesso modo di come erano stati sfigurati i corpi delle vittime...
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