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CortometraggiTrascrizione
00:00La direttrice e padre Agostino mi hanno parlato molto bene di te.
00:06Io sono qui per scrivere un articolo sulle condizioni di detenuti stranieri.
00:16Io non sono più qua dentro.
00:20Il Samad mi nasce da tante storie ascoltate,
00:24tante suggestioni che ho raccolto nei miei precedenti documentari
00:29girati in carcere.
00:30È una storia non legata a una persona in particolare,
00:34però dentro il film ci sono tante suggestioni
00:37che ho raccolto in questi anni.
00:40Avevo l'urgenza di raccontare in maniera diversa il carcere
00:45cercando di rispondere a una domanda
00:48che in questi anni è un po' guidato nella mia ricerca,
00:53interrogarmi sul concetto di libertà,
00:55inteso come scelta.
00:58Nel film affronto questo argomento parlando di religione all'interno del carcere.
01:18Il tema della religione e del carcere è stato un centro importante
01:24nel mio ultimo documentario di studio
01:26girato a Bologna, in carcere di Bologna,
01:30in cui ho seguito tantissimi incontri
01:34tra un volontario religioso di fede cristiana
01:38e un gruppo di detenuti musulmani
01:41che si sono confrontati per tantissimi mesi
01:43sul tema della libertà,
01:45a partire dalla Costituzione italiana
01:47e dalle Costituzioni arabe.
01:51E' dentro questo confronto che nasce Samad.
02:08Un film che però affronta il conflitto,
02:11affronta il disagio di un ex detenuto
02:16alle prese con la difficoltà di trovare il suo posto al mondo.
02:36Il protagonista del film, Samad, è un ragazzo magrebino
02:40che ha spuntato la sua bene fuori,
02:43lavora e viene convotto da uno dei volontari
02:46che lo hanno aiutato a trovare la sua strada
02:50in un progetto che prevede il rientro di Samad in carcere
02:54per parlare ai suoi ex compagni della sua nuova vita.
02:58Samad rientra e si trova convolto in una riporta carceraria.
03:14All'interno di questa situazione,
03:17Samad vive una crisi
03:20perché è costretto un po' a fare i punti con questo passato
03:24e un mondo fuori che è fatica a considerarlo un uomo libero.
03:28Alla fine, spesso, per quanto uno esca dal carcere,
03:32non è facile liberarsi da tutto quello che il carcere ti ha lasciato dentro.
03:40Samad, all'interno di questa rivolta,
03:43è costretto a fare i punti con i suoi ex compagni
03:46che considerano la sua nuova vita un blef
03:50e il mondo fuori che, a un certo punto,
03:53lo considera un complice degli coltosi.
03:56Abbiamo finalmente i volti dei detenuti
03:59che da questa mattina sono barricati all'interno
04:02della biblioteca del carcere con degli ostaggi.
04:05Secondo alcune indiscrezioni,
04:08Samad Mahdouf è già condannato per traffico internazionale di stupefacenti
04:12e in attesa del fine pena.
04:14Il film cerca di far esplodere un po' le contraddizioni
04:18del sistema carcerario,
04:20le difficoltà di un detenuto straniero,
04:24in nostro caso di Mario Martino,
04:26di trovare il suo posto al mondo.
04:29Però è in realtà una riflessione anche in generale
04:32su un sistema di potere,
04:34che è sempre di più orientata
04:37a far sì che le persone debbano necessariamente
04:40trovarsi un nemico per stare al mondo.
04:44E Samad, il personaggio di Samad,
04:47si oppone un po' a questa legge.
04:50In alcune situazioni significa anche schierarsi
04:53da una parte o dall'altra
04:55ed è contro questa logica binaria
04:58che il personaggio di Samad si ribella
05:01e trova soprattutto la libertà dentro se stesso,
05:07non la trova nell'appartenenza a un gruppo o all'altro.
05:10La libertà del personaggio
05:12passa innanzitutto per una ricerca interiore.
05:17Ragazzi, prima o poi uscirete tutti di qui
05:20e costruisci un futuro lavorando onestamente.
05:23È difficile, sappiamo quanto è difficile,
05:26ma non è impossibile.
05:28In questa esplosione di contraddizioni del film
05:32un ruolo chiave lo gioca il personaggio di Padre Agostino
05:35perpetrato da Roberto Citran.
05:37È un personaggio che viene fuori
05:39un po' dal mio ultimo documentario, L'Ossurra.
05:41La figura di Padre Agostino
05:43è una figura fondamentale per Samad
05:45perché in qualche modo lo spinge a guardare oltre,
05:48a guardare avanti e a cercare una vita diversa.
05:52È una figura centrale
05:55che per me dà equilibrio al film,
05:57un equilibrio sano.
05:59Io ho lavorato con attori professionisti
06:01e pochissimi attori professionisti,
06:03tra cui Citran.
06:04È stata un'esperienza importante
06:06non solo dal punto di vista lavorativo
06:08ma anche umano, no?
06:10Mettere insieme e lavorare
06:12con due realtà così diverse,
06:14con i ragazzi per lo più magrebini
06:16alla loro prima esperienza
06:18davanti a una macchina da presa
06:20e Roberto Citran.
06:24Hai visto che faccio?
06:26Ma quello col prete non era uscito?
06:28Ma quello uscito è uscito.
06:30Chiste già se ne nescono continuamente,
06:32come la mosca.
06:34L'aspirazione del personaggio
06:36è quella di ritrovare la libertà
06:38ma una libertà che nel finale,
06:40soprattutto nel film,
06:42cerco di liberare attraverso le immagini,
06:44attraverso un'uscita metaforica,
06:47attraverso gli alberi
06:49che si vedono nella sequenza finale
06:52e per dare anche la speranza,
06:55non è un finale disperato per me,
06:58il finale del film,
07:00ma un finale che vuole dare una speranza
07:03che non finisce lì,
07:05nel senso che non solo
07:07l'unico oggetto che sbarre
07:09ma oltre c'è la vita,
07:11una vita che chiaramente va costruita
07:13ma c'è qualcosa.
07:15Anche se fisicamente Samad resta imprigionato,
07:17il suo spirito in qualche modo
07:19è pronto a rinascere
07:21perché la storia non finisce mai
07:23come c'è la voce del fuoricampo
07:25nel finale, sul nero.
07:44Questa logica della divisione
07:47in cui si sviluppa la storia
07:49e da questa logica che Samad si tira fuori
07:52e impregna questo nuovo giardiniere.