• anno scorso
Trascrizione
00:00 "Stanno arrivando i marciatori"
00:07 Il film "Uomini in marcia" intanto parte da un episodio storico molto importante per il suo cisiclo esistente
00:17 che è la marcia per lo sviluppo venuta nel '92-'93.
00:21 Io sono partito da quelle immagini e poi sono andato ad indagare che cosa è successo prima, che cosa sta succedendo adesso
00:30 e forse con degli illustri personaggi come Laurent Cantet che indoce andiamo a parlare anche di futuro.
00:39 Dunque "Uomini in marcia" parla di tante cose.
00:43 In primis sulle lotte per il lavoro in Italia.
00:46 La Costituzione ci dice che la nostra Repubblica pone i diritti fondamentali sul lavoro
00:51 e dunque era molto importante ripercorrere cosa è successo nella nostra nazione.
00:58 È successo tanto, in 80 minuti non si può raccontare tutto
01:03 però abbiamo cercato con il montatore Fabrizio Federico di essere anche un po' romantici
01:11 cioè di provare a lasciare un segno di che cosa è successo per sommi capi.
01:16 Penso che sia importante rammenare questa ricerca in mente dei giovani
01:23 dicendogli che è anche quello che ha fatto quello che sei oggi.
01:28 Laurent Cantet, io l'ho intervistato proprio qui, era al Carbonia Film Festival nel 2018
01:34 e mi ha rilasciato queste dichiarazioni molto importanti sulla questione cinema e lavoro
01:39 ma ha approfondito ancora di più la questione miniere, ha approfondito di più la questione giovani
01:45 la questione futuro e tanto altro e purtroppo mi è venuto a mancare qualche giorno fa
01:52 e io sono rimasto molto colpito perché era intanto un grandissimo regista
01:58 ma soprattutto perché ci ha formato noi nuovi registi, giovani registi come ci vogliamo chiamare.
02:05 Penso che la pagina dobbiamo anche ritornare in arrivo e guardarla.
02:10 Come mai non si raffiora?
02:21 Perché volevamo venire qui ad aiutare gli operai e quindi abbiamo deciso di rinunciare a un giorno di lezione
02:29 e venire qua e far vedere a tutti che anche se siamo giovani abbiamo la voglia di preoccuparci dei problemi
02:33 e di essere presenti comunque sia.
02:35 Gianni Loi è stato il mio professore di diritto del lavoro all'Università di Caglia
02:39 e io studiato Scienze Politiche.
02:41 Già da allora ho sempre avuto il sentore di collaborare con lui, dicevo,
02:45 ma con un uomo molto interessante, una persona che già dalle lezioni ci faceva…
02:52 ecco, le lezioni di diritto del lavoro che erano tecniche, lui ce le faceva vivere, io vedevo delle immagini.
02:59 Ci troviamo a Carbonia, più esattamente nella bocca della principale miniera di questa città,
03:06 una città che è nata per estrarre il carbone, è stata costruita soltanto per questo scopo,
03:12 ha raccolto minatori da tutta la Sardegna, anche da fuori dalla Sardegna, ed oggi è chiusa.
03:20 Oggi è chiusa e è terminata la stagione delle miniere, come in quasi tutta la Sardegna,
03:26 le miniere sono quasi tutte chiuse, però fanno parte della storia.
03:32 Perché attraverso questi pozzi, queste miniere, sono vissute generazioni lottando per il pane,
03:45 per la speranza del futuro, hanno fatto lotte qualche volta epiche, occupando i pozzi delle miniere,
03:55 le donne venivano a sostenere i minatori che erano in miniera, e se stesse lavoravano in molte miniere,
04:03 lavori altrettanto pesanti, anche se all'aperto e molto meno pagate di quanto non fossero gli altri,
04:10 se non ci fosse stata questa storia, questo film non si sarebbe fatto,
04:15 perché in realtà i protagonisti veri sono stati i minatori, le donne e i ragazzi,
04:22 che per decenni hanno sostenuto un'economia di cui oggi resta poco.
04:30 Non dico resta niente, perché non si può dimenticare quello che è successo,
04:35 la sofferenza collettiva ci ha forgiato anche come popolo, come sardi,
04:41 che riscopriamo la nostra dignità e l'importanza di quello che abbiamo passato.
04:46 Guardiamo un futuro diverso certamente, però con alle spalle la sofferenza dei nostri padri,
04:54 dei nostri nonni, delle nostre madri che ci hanno sostenuto, che hanno avuto speranza.
05:00 Il problema è capire quanta speranza potremo avere anche noi.
05:04 Pensavamo che se non avessimo vinto questa volta avremmo vinto la prossima.
05:10 Ora non abbiamo questo lusso, non abbiamo il lusso del tempo.
05:14 Finck vuole raccontare anche il futuro, e il futuro sono le nuove generazioni,
05:19 la Geek Economy, i nuovi modi di lavorare, i nuovi diritti.
05:24 E questo poi ce l'ha raccolta bene Ken Loach, che ci parla anche della questione dell'ambiente.
05:29 Ken Loach è stata la guida per questo film, io l'ho intervistato per ultimo,
05:34 l'ho aspettato perché lui mi ha detto più volte "ci sono, sono del progetto,
05:40 però dammi il tempo, sto finendo il mio film, sto montando, sono a Cannes, eccetera".
05:45 Dunque era doveroso aspettarlo.
05:48 Una volta che l'ho incontrato anche io ho fatto ordine alle mie idee sul montaggio,
05:55 sull'idea del film, che era ben precisa, ma Loach mi ha dato anche una linea un po' più forte,
06:03 con le sue parole intendo.
06:05 E sì, la cosa che mi ha colpito molto, la prima cosa che mi ha detto è stato
06:10 "Peter non abbiamo più il lusso del tempo".
06:13 Pensavamo di vincere, di andare avanti, abbiamo tergiversato, abbiamo aspettato,
06:18 abbiamo concesso molte cose, sia come intellettuali, sia come lavoratori, come lavoratrici,
06:24 però il tempo è quasi scaduto, dunque non abbiamo più il lusso del tempo.
06:29 Questo è stato un monito che mi ha poi riaccompagnato da Londra fino a Roma, fino al montaggio,
06:35 mi ha poi dato il via per chiudere il film.
06:38 Bugerru simbolicamente è l'inizio di tutto.
06:56 Anche Bugerru è un paese che è nato esclusivamente per portare dei minatori in bocca di miniera per lavorare.
07:05 Era una valle dove c'era forse qualche pastore che pascolava pecore,
07:09 e nel giro di pochi anni è diventato un paese di quasi 10.000 abitanti,
07:15 non dico grandi, quasi quanto calderi sostanzialmente,
07:19 moderno, aveva la luce elettrica, il teatro, le sale da ballo,
07:24 perché i francesi che hanno scoperto un'importante miniera,
07:29 hanno trasformato questo luogo in una, la chiamavano la Petit Paris, la piccola Parigi,
07:35 perché effettivamente vivevano o cercavano di vivere come vivevano a Parigi i padroni della miniera che sono arrivati.
07:44 Poi un giorno, quando gli operai esasperati hanno scioperato all'improvviso,
07:49 perché costretti a lavorare sotto il sole, gli avevano tagliato anche un'ora di riposo durante l'estate,
07:56 il direttore della miniera che omolò l'esercito, i lavoratori si ribellarono,
08:03 spararono i militari, morirono tre persone.
08:08 Si chiama l'Ecidio di Buggero, avvenne nel 1904,
08:12 e da quel momento è nata o meglio si è rafforzata simbolicamente un senso, una capacità di lotta, una memoria collettiva.
08:22 C'è anche un altro motivo per cui si ricorda e perché è un po' l'inizio di tutto,
08:26 perché in seguito a quell'Ecidio, in un periodo molto duro in tutta Italia,
08:32 la Camera del Lavoro di Milano ha proclamato il primo sciopero generale in tutta Italia.
08:36 Quindi 120 anni fa, quest'anno Buggero ricorderà i 120 anniversari,
08:42 e l'amministrazione di Buggero, ora che non c'è la miniera, è stata chiusa verso la fine degli anni '70,
08:49 ha bisogno di questo suo ricordo.
08:52 C'è un poeta del paese di Buggero che ha scritto in una sua poesia che quel giorno è nato tutto,
08:59 le sue radici sono quel giorno, il giorno di quell'Ecidio,
09:04 perché quello spiega tutto ciò che è capitato dopo.
09:07 Signore e signori, buonasera, direi che possiamo prendere posto.
09:17 Ancora benvenuti al quinto appuntamento della rassegna "Primavera in sala"
09:22 promossa dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria.
09:26 L'evento di questa sera è un evento eccezionale,
09:29 visto che è l'anteprima regionale del film "Uomini in marcia" di Peter Marcias.
09:33 Abbiamo ritenuto assolutamente fondamentale cercare di recuperare,
09:37 in un processo che non avrà mai fine,
09:39 fino a quando non sarà recuperata l'ultimo materiale, l'ultima videocassetta, l'ultima pellicola,
09:44 tutta quella parte di memoria storica, audiovisiva e cinematografica
09:48 che è legata al territorio e alle sue vicende.
09:51 Anche perché il rischio vero è che molte di queste rischiano di cadere nell'oblio
09:57 una volta venuti meno i suoi protagonisti.
10:00 Ed ecco perché abbiamo chiesto a molti dei marciatori
10:03 di condividere i loro materiali, fotografici, magnetici,
10:08 per poter collettivizzare questa parte di memoria
10:12 che noi veramente riteniamo molto importante.
10:15 Così una linea spartiacque nella fase di protesta
10:19 che l'Avvertenza Sardegna ha spesso portato all'attenzione della penisola.
10:23 E così è successo.
10:24 Abbiamo recuperato tutta una serie di videocassette,
10:27 siamo riusciti a digitalizzarle e in un fare di dialogo con Peter,
10:32 come spesso è accaduto, abbiamo parlato di questo.
10:35 Lui ha dimostrato grande interesse, ha voluto vedere questi materiali
10:38 e in questo modo è nato il progetto di Uomini in Marcia.
10:42 La nostra Costituzione dice che c'è il diritto allo sopra,
10:45 cioè il diritto all'ottario.
10:47 Sono morto con mostra perché quello che voi fate voi
10:52 io non l'abbia fatto 40 anni fa.
10:54 Non abbiamo avuto paura di nessuno.
10:57 Uomini in Marcia è un film che è composto anche da tanto repertorio.
11:01 Un repertorio che arriva in primis dalla Società Militare Accidenti e Cassate
11:05 che ha recuperato le immagini, immagini in VHS,
11:08 stiamo parlando del '92-'93,
11:10 ma poi anche immagini che arrivano da altri testimoni dell'epoca.
11:16 Vittorino Casula che ha raccontato Buggero e tanto altro,
11:20 Salvatore Sardu con i suoi film sulle lotte del Sulcis,
11:25 e poi soprattutto l'archivo del Movimento Operaio,
11:28 Rai Tech, Istituto Luce Cinecittà,
11:31 insomma un film che è composto da tante immagini,
11:34 siamo andati a scovare l'originalità.
11:37 Io ho fatto un bellissimo lavoro con la fabbrica del cinema
11:40 e questa è stata la cosa più importante.
11:42 Siamo partiti soprattutto da lì.
11:45 La inumana, medievale e civile pratica
11:50 dell'ingaggio di piazza della Marlboro.
11:54 I lavoratori non sono
12:03 i lavoratori.
12:05 Non sono i lavoratori.
12:08 Non sono i lavoratori.
12:11 I lavoratori non sono
12:14 bestiame pesante.
12:17 I lavoratori sono uomini.
12:20 Se ci sono abusi si combattono,
12:22 però noi abbiamo delle persone che hanno la difficoltà di sopravvivere,
12:27 abbiamo ancora questi livelli.
12:29 E questo ce lo fa ricordare a volte anche con gli sguardi dei cani,
12:34 degli animali che si vedono nel film, dei bambini, delle cose,
12:38 che ricordano questo peso, la fatica di vivere
12:41 che tante persone hanno
12:43 e chi può farne a meno non si rende conto
12:46 che esiste un mondo che non è quello dorato
12:50 dove chi può vive e chi non può non vive.
12:55 Ribellatevi ora, prima che sia troppo tardi.
13:02 È questo il prezzo della speranza.
13:04 [Musica]

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