• 4 mesi fa
Medioevo da non credere

Il Medioevo. Un periodo su cui grava una serie di pregiudizi e falsità che il professor Alessandro Barbero sfata nel documentario “Medioevo da non credere”, ideato e scritto dallo stesso Barbero con Davide Savelli per la regia di Monica Taburchi, in onda martedì 30 marzo alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”. In primo piano, le storie di signori feudali e servi della gleba: come vivevano davvero, al di là dei luoghi comuni ai quali siamo abituali? Quali erano il ruolo e la funzione dei cavalieri? Come erano i castelli? Come funzionava l’università? Esisteva lo ius primae noctis? A queste e ad altre domande risponde “Medioevo da non credere” che si propone di superare i vecchi clichés del “periodo buio” e cercare di capire meglio cosa sia veramente successo in un millennio decisivo per la storia dell’Europa in cui viviamo oggi. “Il Medioevo – dice il professor Barbero, docente all’Università del Piemonte Orientale – è completamente diverso da quello che pensiamo. Anzi, è stato addirittura un po’ ‘calunniato’ come un periodo buio. E invece, è da lì che è partita la nostra modernità”. Il documentario è stato girato con l’aiuto di alcuni gruppi storici di rievocatori in alcuni luoghi medievali tra i meglio conservati in Italia, come il Ricetto Comunitario di Candelo e il Castello di Fènis e, inoltre, all’Armeria del Museo Reale di Torino e al Borgo Medioevale di Torino. Un luogo simbolo, quest’ultimo, di tutto il nostro “bizzarro” immaginario medioevale.

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