Autonomia, Giorgetti: "Una riforma di rilievo, importanti costi standard prestazioni e Lep"

  • 2 mesi fa
Roma, 10 luglio 2024
“L'autonomia differenziata è una riforma di rilievo, che restituisce ai territori la possibilità di valorizzare le proprie potenzialità e le risorse che ai medesimi possono derivare da una maggiore efficienza rispetto a una gestione centralizzata di alcune funzioni". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'audizione, presso la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale.
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00:00Grazie, grazie Presidente, grazie a tutti i deputati e senatori che sono intervenuti
00:08a questa audizione, che come di consuetudine, vedo non è cambiata, si svolge a orario mattutino
00:17e quindi soltanto a intenditori, questo è il concetto. Comincerei con un'introduzione
00:25di considerazioni generali, poi c'è una serie di valutazioni anche puntuali. La legge
00:32delega sul federalismo fiscale, numero 42 del 2009, indicava i principi per ridefinire
00:38i rapporti finanziari tra diversi livelli di governo, con una serie di obiettivi. Primo
00:45era forzare la responsabilità degli amministratori locali nei confronti degli elettori contribuenti
00:50in modo da consentire di valutare la corrispondenza tra la quantità e la qualità dei servizi
00:55ricevuti e le imposte pagate, diversificare le modalità di offerta pubblica di servizi
01:01e correlarli al meglio alle specificità, alle preferenze locali ed i territori, superare
01:08la firanza derivata tagliando da un lato i trasferimenti statali basati sulla spesa storica
01:13e riconoscendo dall'altro lato spazi di autonomia finanziaria adeguati rispetto alle funzioni
01:18da svolgere. Inoltre, nel rispetto dei principi costituzionali di solidarietà, di equilibrio
01:25territoriale e coesione sociale, il progresso graduale di transizione al federalismo doveva
01:30essere accompagnato da meccanismi perequativi funzionali a ridurre le disparità fiscali
01:34orizzontali tra i vari enti territoriali, riconducibili alle diverse capacità di produrre
01:39gettito, ovvero alle diverse esigenze di spesa. A tale riguardo, la legge 42 prevedeva che
01:48una volta definiti i livelli essenziali delle prestazioni, l'EP, le funzioni fondamentali
01:54quali sanità, assistenza e istruzione fossero coperte integralmente. Per le altre funzioni
02:01o tipologie di spesa decentrata era invece prevista una preequazione delle capacità
02:06fiscali per tenere conto di livelli di risorse differenziate dei territori e consentire una
02:12tendenziale avvicinamento delle risorse a disposizione di diversi territori senza tuttavia
02:18alterare l'ordine delle rispettive capacità fiscali. Nel proseguo cercherò di ricordare
02:25gli avanzamenti che sono stati realizzati nel percorso verso la completa attuazione
02:29del federalismo fiscale che costituisce una delle riforme indicate nel Piano Nazionale
02:35di Ripresa e Esigenza. In particolare, il federalismo rappresenta l'occasione per definire
02:41compiuti meccanismi preequativi basati su capacità fiscali e fabbisogni standard che
02:46potranno consentire sia di completare la parte simmetrica sia avviare quella di tipo asimmetrico.
02:52Accanto a tale riforma, l'autonomia tributaria degli enti territoriali è anche oggetto di
02:58alcune disposizioni della legge delega per la revisione del sistema fiscale. Infine elencherò
03:04le principali implicazioni per la finanza locale delle nuove regole di governance economica.
03:08Lo stato di attuazione del federalismo fiscale per i diversi livelli di governo, partendo
03:16dal federalismo municipale.

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