OlimPILLS, a Salt Lake City vince chi resta in piedi: “Do a Bradbury”, l'impresa sportiva del secolo

  • 2 mesi fa
OlimPILLS, a Salt Lake City vince chi resta in piedi: “Do a Bradbury”, l'impresa sportiva del secolo

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00:00In Australia, stando ai censimenti più recenti, quasi metà della popolazione si divide tra protestanti e cattolici.
00:07La situazione è molto frastagliata e ci sono anche gli ortodossi. Ma tutti, a prescindere dalla fede.
00:12Proprio tutti non credono nei miracoli. O meglio, hanno modo tutto loro per definirli miracoli.
00:18Quasi si sfocia nel paganesimo quando si fa riferimento a un atleta del passato per affidare le proprie preghiere.
00:25Dicono, due Bradbury. C'è un concorso importante? Due Bradbury. Bisogna tirarsi fuori da una posizione scomoda?
00:32Due Bradbury. C'è da ribaltare un pronostico schiacciante? Due Bradbury.
00:37Traducendo, fai una Bradbury. Ovvero, realizza un'impresa impensabile.
00:43Questo modo di dire è legato indissolubilmente a un nome, Stephen Bradbury.
00:47Appunto, pattinatore di short track australiano che scrisse la storia dei giochi olimpici invernali di Salt Lake City del 2002.
00:54La storia di Bradbury la conosciamo un po' tutti, non fosse altro perché, negli anni, è diventato suo malgrado il bersaglio di uno dei video più virali della Jalapas.
01:03E in tanti, hanno ironizzato sul feeling spudorato tra il pattinatore Aussie e la deabendata, per vincere una medaglia d'oro a eliminazione diretta.
01:12Bradbury non vinse di suo, ma in sostanza fu l'unico a non perdere. E quindi, medaglia d'oro.
01:18Sin dalle qualificazioni che lo condussero alla finale ebbe la sorte come fedele compagna.
01:23Non si qualifica alla semifinale di short track, ma viene ripescato per via della squalifica del campione del mondo in carica, il caradese Mark Agnone.
01:30In semifinale va male, ma grazie a una serie di cadute ottiene la qualificazione e... con l'ultimo tempo utile.
01:37Ma il vero capolavoro in tandem con la deabendata, Bradbury lo compie nella finalissima.
01:43E ormai, tagliato fuori dai giochi per la vittoria.
01:46Lontanissimo dai primi quattro, che si contendono il podio, ma all'ultima curva succede l'imponderabile.
01:52Due atleti di testa scivolano e trascinano anche gli altri due sul ghiaccio.
01:57Quasi non accorgendosene, Bradbury taglia il traguardo, mentre un grovio di atleti e pattini si mescola al ghiaccio alle sue spalle.
02:04Medaglia d'oro. Due Bradbury, appunto.
02:07Ma di questa storia è stato messo in risalto solo e soltanto all'aspetto che stimola una risata.
02:13La componente della fortuna avvolge tutto il resto.
02:16Dietro ogni atleta, però, c'è una storia.
02:18E spesso ce ne dimentichiamo e ci facciamo catturare solo dal medagliere,
02:22dall'appil che questi possano avere in termini di vittorie o di follower reali o virtuali che siano.
02:27Perché Bradbury, prima di Soul Like City, in carriera subì di tutto.
02:32Nel 95, dopo una caduta, la lama di un pattino si conficcò in una gamba recidendo un muscolo e una vena.
02:37Ci vollero 100 punti di sutura e più di qualche preghiera per rivederlo, in piedi senza conseguenze.
02:42Nel 2000, invece, si ruppe due vertebre del collo e, secondo molti,
02:46poteva suonare come il canto del cigno della sua carriera.
02:49Mentre indossava la medaglia d'oro dopo la bizzarra finale di Soul Like City, Bradbury dichiarò
02:55L'oro è arrivato un po' così, ma me lo prendo.
02:58E no, non per i 90 secondi della gara, ma per i 14 anni di duro lavoro.
03:03Ciò che Stephen Bradbury ha insegnato a tutti è che molte volte, nella vita,
03:07serve trovarsi nel posto giusto al momento giusto,
03:10possibilmente facendosi trovare in piedi.
03:13Per tutto il resto, due Bradbury.

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