Con Gian Piero Alloisio, per scoprire Giorgio Gaber al Lecco Film Fest

  • 3 mesi fa
Trascrizione
00:00Siamo qui per una serata interamente dedicata a Giorgio Gaber, potrei parlarne per ore,
00:16ma non lo farò, perché ci sono qui persone che possono dire cose più interessanti di
00:21quelle che potrei dire io.
00:22Siamo per onorare Giorgio Gaber, quanto potrai raccontarci questa sera di Giorgio?
00:42Potrò raccontare essenzialmente lui come persona, non come personaggio, perché l'ho
00:49frequentato per quattordici anni e sette, otto dei quali tutti i giorni, e quindi ho
00:55assistito cose importanti, a fatti piccolini ma molto significativi anche nel raccontare
01:02che persona era, una persona unica.
01:05Chi l'ha conosciuto talvolta afferma che la persona addirittura fu più grande dell'artista,
01:13scusate se è poco.
01:14E quest'artista che piccole cose era capace di fare i grandi?
01:19Beh intanto ha inventato un nuovo genere drammaturgico, questo è plateale, un genere drammaturgico
01:26che è il teatro canzone, che parte da un attore solo in scena, che lui chiamava il
01:33cantatore e dove l'azione scenica, se vogliamo parlare appunto di teoria drammaturgica, è
01:41il pensiero di questa persona, espresso cantando o parlando, a partire però da alcune canzoni
01:50tematiche che impostano un argomento, da lì la coerenza, la drammaturgia e la nascita
01:57del nuovo genere, un genere di teatro povero che gli ha dato la libertà, l'indipendenza
02:04dal sistema mediatico, dalla discografia di allora, dalla televisione, gli ha dato
02:11la libertà di dire quello che voleva, di alzarsi alla mattina, una frase che diceva
02:16spesso, diceva sai perché faccio lo spettacolo, quando mi scatta quella cosa che dico, ora
02:23vado lì e glielo dico, aveva questo entusiasmo, questa passione, persona felice, soprattutto
02:33che rendeva felici gli altri anche nei suoi momenti di durezza, perché era una durezza
02:39profonda, non era superficiale mai. Si parlerà di Signora Libertà in questo
02:47festival, quanta libertà avete vissuto insieme e cosa rappresentava per lui quella Signora
02:53Libertà? Per lui la Signora Libertà era intanto la
02:56libertà di esprimersi e quindi di riconquistarsi uno spazio con tutte le doti che aveva, la
03:01Signora Libertà però nel lavoro con Sandro Luporini era anche che uso facevamo noi tutti
03:09della libertà che dopo la liberazione avevamo ottenuto, ne facevamo un buon uso, un cattivo
03:15uso, era la coscienza critica di persone a cui secondo me ha voluto molto bene per molti
03:22anni, io con i miei amici da ragazzino andavo a fare il tagliando della coscienza, da Gabber
03:27lo chiamavamo così, il tagliando della nostra coscienza, poi vivevamo un periodo difficile,
03:35controverso, pieno di iniziative, con tanta politica, tanta ideologia, però c'era la
03:40voce di Giorgio da un lato e anche quella di Guccini dall'altro che in qualche modo
03:48ci accompagnavano, aspettavamo che uscissero questi dischi con un'ansia per tracciare
03:55una rotta nella vita, una rotta che ho avuto la fortuna poi di impostare sul privato con
04:02lui, di capire quali scelte aveva fatto che condividevo, altre che non ho condiviso, ma
04:10era appunto un uomo libero che amava frequentare le persone che non erano d'accordo con lui.
04:15Cosa canterà questa platea? Sicuramente una canzone che negli ultimi tempi lui rivendicava
04:22come la canzone in cui lui e Sandro Lucorini avevano capito tutto, una canzone del 70 che
04:29non è nel film di Riccardo Milani e quindi faccio una cosa aggiuntiva per far capire
04:36chi era Gatto, è una canzone sul matrimonio straziante, bellissima, è la verità di una
04:42speranza. Ora che tutto si svolge di mattina, quanto a letto mi porti con tre voglia, un po' di caffè e latte.
04:51E poi forse, non lo so, vediamo se loro vogliono cantare, se loro vogliono cantare devo fare
05:00qualche canzone che sanno già, a dipende dalla serata, ne farò un'altra ma non so quando, non
05:08so se è per piangere o per ridere, potrei farne una per piangere tutti assieme o per ridere e cantare, vediamo.

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