• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00L'intelligenza artificiale può essere una leva importante per la competitività dell'Europa ma il suo sviluppo dipende dal quadro regolatorio di cui si doterà.
00:12Intorno a questi temi che si è sviluppato il confronto organizzato da Meta, in collaborazione con l'ISPI, a Palazzo Clerici a Milano e la presenza di rappresentanti delle istituzioni, aziende e società civile.
00:22La discussione della terza policy breakfast della casa madre di Facebook, in media partnership con Askanews, è partita dall'EIAC approvato dall'Unione Europea proprio nelle stesse ore in cui la plenaria del Parlamento rileggeva Ursula von der Leyen alla guida della Commissione.
00:36Per Meta il quadro normativo non deve essere un limite all'innovazione ma bilanciare tutela dei cittadini e sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, un tema quest'ultimo su cui le imprese già lavorano come testimonia l'esperienza degli Innovation Labs di Leonardo.
00:50Sul fatto che l'EI sia utile in azienda è in dubbio, quello che noi facciamo è non soltanto sviluppare un EI che sia già fin d'ora coerente con le normative ma ha qualcosa in più, bisogna fare un passo in più ed è quello di essere veramente utili alle persone e far capire loro che l'EI farà per le persone tutte le cose noiose, ripetitive, pericolose, tutto quello che le persone non piace fare, quindi sarà un aiuto.
01:16Ma sta a noi progettare dei sistemi che siano veramente così, cioè non sostituiscano l'uomo ma lo supportino perché possa fare quello che è più nell'indole umana.
01:26Le persone sono al centro delle sfide poste dall'intelligenza artificiale, sfide che non riguardano solo l'approccio ai sistemi produttivi ma che sono prima di tutto culturali.
01:34Affrontare la transizione solo con il timore di non essere in grado di governarla non è utile e non è utile soprattutto per lo sviluppo economico del Paese e ha quindi bisogno di formare professionalità specifiche per occupare le posizioni lavorative e professionali che si vengono a creare già adesso,
02:00ma anche di utenti, persone che possano utilizzare i sistemi nuovi in maniera consapevole. La sfida non è solo produttiva e organizzativa, ma è anche una sfida che ha a che fare con la ricerca e la formazione.
02:14Di formazione ha parlato Paolo Micozzi, dirigente dei sistemi informativi e statistica del Ministero dell'Università e della Ricerca, per il quale la sfida è governare questa innovazione rendendola utile a tutti i cittadini.
02:26Il Ministero dell'Università e della Ricerca è uno dei ministeri che ha le più grandi banche dati, noi abbiamo i dati di tutti gli studenti, stiamo cercando di lavorare in sinergia con dei campioni nazionali di intelligenza artificiale per mettere a fattor comune questi dati, strutturarli e cercare di interpretarli nella migliore delle forme.
02:46Un altro filone è quello di cercare di rendere in maniera automatica, tramite l'intelligenza artificiale, tutte quelle attività rutinarie. La regolamentazione è sicuramente un aspetto fondamentale, l'IAAT in questo è importantissimo e traccia le linee guida.
03:06Credo che questo sia però il momento in cui mettere a terra questi progetti e cercare di renderli utili a tutto il paniere di possibili utilizzatori, sia pubblici che privati.
03:20La chiarezza del quadro normativo è un elemento chiave per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale ed è quello che si aspetta dal regolatore europeo anche Meta, che per ora non lancerà in Europa la sua intelligenza artificiale multimodale, una forma avanzata in grado di ricevere non solo input testuali, ma anche input come immagini, video o audio, la stessa tecnologia inserita negli smart glasses Ray-Ban Meta sviluppati con Luxottica.

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