• 5 mesi fa
Vincere le sconfitte, rialzarsi dal tappeto e considerarle come un ulteriore passo della vita. L’ex campione di boxe Emanuele Blandamura e il professor Antonino Mancuso, specializzato in pedagogia e psicologia, hanno deciso di collaborare per scrivere un testo che partendo dalla vita del pugile possa essere un riferimento culturale e pedagogico per le nuove generazioni. “Dentro e fuori dal ring. Non conto le vittorie ma le sconfitte che ho vinto”, pubblicato da DFG Lab è un testo di formazione, nel quale il pugilato assume il valore di uno strumento di formazione ed educazione. «Da adolescente ho subito molti traumi - spiega Blandamura - e ho capito di aver utilizzato i traumi in maniera errata. Sono stato abbandonato e di conseguenza ho reagito in maniera violenta. Grazie al pugilato ho scelto chi volevo essere e dove volevo stare». Il campione, infatti, sia durante il suo percorso pugilistico, sia una volta posati i guantoni, è diventato una delle personalità sportive più attive nel sociale: ha promosso dei corsi nelle scuole contro il bullismo, ha sostenuto realtà di supporto a minori con disabilità e si è fatto ambasciatore attivo del ruolo dello sport nel percorso di crescita giovanile. (Giuseppe Cucinotta)

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Trascrizione
00:00Quando io ho imparato a combattere ho capito che ero libero, ho imparato ad essere libero,
00:19di scegliere, noi abbiamo una scelta, ecco questo fondamentalmente è quello che ha fatto
00:26il puggiato nella mia vita, mi ha dato la possibilità di scegliere perché non ho necessità
00:32di far vedere quanto io sono forte, quanto io sono bello, quanto io sono figo, non mi
00:37interessava e il puggiato mi ha fatto capire che io potevo scegliere dove andare, dove
00:45andare.
00:46Dentro e fuori dal ring, non conto le vittorie ma le sconfitte che ho vinto, questo è un
00:50libro che voleva, vuole, vorrà essere un'apripista per i ragazzi ma non solo, questo è un libro
00:58che ho voluto insieme al professor Mancuso scrivere per trasmettere la fiducia, la speranza
01:06e che ogni difficoltà può diventare una possibilità, un'opportunità e questo è successo
01:18nella mia vita.
01:19Quando ero adolescente passavamo magari da una scazzottata in discoteca a una scazzottata
01:25per strada, essendo stato scartato dalla vita stessa, la famiglia, perché quello che io
01:31domandavo inconsciamente era perché, perché a me, allora è un errore mio, non devo più
01:37sbagliare, quindi onde evitare di essere escluso nuovamente, mi rapportavo con la società
01:43in questa maniera, in maniera disfunzionale.
01:45Per 18 anni quello che poi è stata la mia stella guida, ovvero il pugilato, questa disciplina
01:53che mi ha totalmente trasformato a livello mentale, ma non solo perché la disciplina
02:00in sé per sé è già dura, ma anche per i mentori che ho avuto, quindi i miei maestri
02:05e lì è iniziata la mia trasformazione, avevo capito che la violenza non centrava nulla
02:10con lo sport, nulla con il pugilato.
02:13Le sconfitte si vincono se si conoscono, quindi una sconfitta deve essere una lezione
02:19per ognuno di noi, è un motivo di riflessione, di autoriflessione e di meditazione, nel momento
02:27in cui subiamo una sconfitta probabilmente stiamo vincendo e stiamo sviluppando una capacità
02:34di conoscerci, quindi più ci conosciamo più sappiamo come uscirne dalle sconfitte.

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