Alice Rohrwacher al Lecco Film Fest

  • 3 mesi fa
Trascrizione
00:00Signore! Stava sognando? Mi spiace, ma non saprà mai come andrà a finire.
00:23La macchina da presa è tra le migliori. Ce la invidiano in tutto il mondo.
00:29Hai avuto l'idea di creare una retrospettiva che è diventata introspettiva
00:34e il suo cinema ci ha accompagnato per tutto il festival.
00:38Siamo partiti con Corpo Celeste, Le Meraviglie, Omedia Contadina
00:43e il titolo del film, allora adesso lo direi tu,
00:46un film che si interroga sull'invisibile in un'epoca in cui tutto è materiale.
00:52Un film sull'anima, un film sul sacro,
00:55un film che scava in profondità, un film che non si accontenta,
01:00un film che è un inno anche agli archeologi che hanno costruito epoche presenti e passate,
01:07ma soprattutto un film che lascia il segno e che riesce ad essere unico nel suo genere.
01:13Dillo tu!
01:14Peraltro è un film in suono archeologa, quindi è un film ancora più speciale.
01:18Stasera vedremo la Chimera, ne parla di questo e molto altro Don Davide Milani con Alice Rothbard.
01:31Non mi sembra che tra i tuoi sogni di ragazza, di studentessa, di giovane ci fosse proprio quello di fare il cinema.
01:39No, ho avuto la fortuna di crescere comunque in una famiglia che non mi ha mai chiesto cosa volessi fare,
01:46cioè che in qualche modo mi ha lasciato libera.
01:52La domanda non era proprio che cosa vuoi fare, ma perché sei al mondo in qualche modo.
01:58Non pensavo di fare il cinema, è arrivato nella mia vita attraverso il documentario,
02:04avevo lavorato un po' in teatro, studiavo all'università, avevo fatto un corso di drammaturgia,
02:09ho lavorato in radio.
02:10Comunque mettere insieme le cose era quello che mi piaceva,
02:14cioè unire, cucinare, mettere insieme le cose.
02:19In qualche modo il cinema è un luogo di unione.
02:24Io dico sempre che il cinema è una piazza, perché è una piazza su cui arrivano tante strade.
02:29A me piaceva molto la musica, il ritmo è qualcosa di fondamentale nel cinema,
02:36mi piaceva molto stare con le persone, l'umanità.
02:41Le relazioni tra le cose mi interessavano molto,
02:44la natura, il passato, il presente, il futuro.
02:47Mi interessava l'immagine, il segreto che c'è, il mistero che c'è nell'immagine.
02:55Però in realtà quello che è successo è che non sapevo che questa cosa fosse il cinema.
03:00Ho iniziato facendo un documentario con un altro regista,
03:03un documentario su un circo, una famiglia Circenze.
03:07La mia unica idea era partire con il circo,
03:11ma ho provato a fare di tutto e ero proprio legata per qualsiasi cosa Circenze,
03:16quindi mi volevo convincere a prenderli.
03:19Era una piccola famiglia Circenze.
03:21Chi cucinava con i cavalli e il carro, e non con i camion.
03:25Genitori e sei bambini.
03:27Io volevo stare con loro a tutti i posti,
03:30però appunto non avevo dobbili di nessun tipo
03:34e a un certo punto ho pensato, farò un documentario,
03:37mentre se loro accettano, mentre faccio il documentario imparo,
03:41non so, camminare sul filo,
03:43e poi butto via le cassette e finalmente realizzo il mio sogno,
03:48cioè diventare la Funangola.
03:50Poi invece, grazie anche all'estrattagine dell'altro regista
03:54che lavorava con me e Paolo Gialloro,
03:56il documentario è stato fatto.
03:58E più che nelle riprese,
04:00che in realtà è stata un'esperienza anche drammatica,
04:03perché non è come adesso che tutti riprendono...
04:07C'erano poche telecamere,
04:09quindi quando c'era una telecamera tutti guardavano la telecamera come un'arma,
04:14come si guarderebbe, non so, in un modo...
04:17uno che tira fuori un'arma.
04:19Perciò io ero molto imbarazzata dall'avere questa telecamera.
04:23Nel montaggio, nella possibilità di vedere, rivedere,
04:27quella esperienza che io avevo vissuto di pochi mesi,
04:30ma che diventava all'improvviso enorme nel montaggio.
04:33Infatti io dico sempre ai giovani che vogliono fare i registri di montare,
04:38perché proprio nel montaggio c'è quasi una forma quasi...
04:42sì, spirituale, perché vedi, rivedi,
04:45e c'è di dentro la stessa cosa un altro significato.
04:50Su Lazzaro Felice c'è solo una domanda.
04:52Vedendolo insieme qui, presentandolo altre volte,
04:56la domanda che ricevo più spesso, non so se la famo solo me,
04:59immagino che l'abbiamo fatta anche a te, della gira, è questa.
05:02Ma è un ingenuo, è un ingenuo Lazzaro.
05:05Lazzaro è un santo pagano.
05:07Non è un ingenuo, è l'uomo buono.
05:10Non so se vogliamo chiamarla ingenuità,
05:12mi sembra comunque proprio una cosa cattiva.
05:16Se ci sono notazioni...
05:20L'idea di Lazzaro era,
05:24quando si presenta un film,
05:26se ci sono dei registri in sala giovani,
05:29che spesso si va, si cercano soldi,
05:31perché per fare film in industria servono tantissimi soldi,
05:34si va in Giro, va a proporre questo progetto,
05:37e in genere si vede anche nel film di Dani Moretti,
05:42nell'ultimo film di Dani Moretti,
05:44in fronte alla commissione,
05:45dove si dicevano delle domande.
05:47Una domanda che mi facevano sempre è
05:51il cambio del protagonista,
05:54cioè si deve partire da un protagonista,
05:56che all'inizio è cattivo e poi diventa buono,
05:59o viceversa, comunque che deve avere questa...
06:02L'evoluzione del personaggio.
06:04L'evoluzione del personaggio.
06:07E caricando la traiettoria dell'eroe
06:11di tutto il senso del film,
06:13mentre secondo me il senso del film è
06:15tutto ciò che accade intorno all'eroe,
06:17più che la traiettoria dell'eroe.
06:19E quindi ho detto, ma io potrei fare un film
06:21dove il nucleo, il personaggio centrale,
06:25non cambia mai,
06:26perché è la cosa che non può cambiare mai,
06:29che è la possibilità di essere buoni.
06:31La possibilità di essere buoni,
06:33che non vuol dire la bontà,
06:35perché in qualche modo è già più consapevole la bontà.
06:41Invece la possibilità di essere come nuovi al mondo,
06:44appena nati,
06:45che è una possibilità che ritorna, risorge,
06:49nel parlare con un linguaggio
06:52anche così, che viene dall'agricoltura,
06:55perché ogni primavera i semi rimascono.
06:59Però qualcosa che ritorna
07:02e che tutti vogliono sempre far fuori,
07:04ammazzare, sfruttare,
07:07è sempre uguale, è sempre pura.
07:11Un uomo senza nessuna evoluzione,
07:13perché quella cosa non ha evoluzione,
07:15è una radice,
07:16è una radice che probabilmente tutti,
07:19almeno per un paio di settimane nella nostra vita,
07:21abbiamo sperimentato appena nati,
07:23quel momento in cui eravamo solo aperti al mondo,
07:27poi abbiamo iniziato a chiuderci.
07:30E quindi l'idea è stata costruire tutto un mondo
07:34che ruota, che cambia,
07:36attorno a un protagonista che non cambia mai.
07:39E ce ne è, l'abbiamo fatto.
07:41Abbiamo incontrato Adriano Tardiolo,
07:44che è una persona incredibile, straordinaria,
07:48e che è riuscita a dare questa dimensione di purezza
07:52che forse nella sceneggiatura infatti non era così evidente,
07:55perché poteva sembrare la sceneggiatura di un ingenuo,
07:58invece per me era la sceneggiatura di un miracolo.
08:02La bontà fa paura, la bontà pura fa paura, spiazza.
08:06Hai usato tutto questo termine,
08:08quindi non vuole essere per niente offensivo, ci mancherebbe.
08:11Per me le tue inquadrature sono sempre spiritiche.
08:15Sì, hai usato?
08:17Io dico sempre,
08:19cito spesso il funambolo,
08:21il funambolo ci destra stupore,
08:24ma in realtà cammina,
08:26non fa un gesto che,
08:30magari la maggior parte di noi adesso può fare,
08:34ma il fatto che lo rende miracoloso è che è nel vuoto.
08:38Riuscire a fare un film semplice semplice,
08:41come una camminata,
08:43ma sul vuoto, è quello che spero.
08:46Mattia Minari, bisogna accargare il video.
08:55Una parola per te,
08:57per il film che vedremo adesso,
08:59l'ultimo tuo film.
09:01C'è una realtà che sta sotto di noi,
09:04sopra di noi, al lato di noi,
09:06che c'è anche se non lo sappiamo.
09:09E al tempo stesso
09:12c'è un filo dentro la realtà
09:15che ci può permettere
09:18connetterci sempre,
09:20al di là delle fratture che la vita può riservarci,
09:24al di là delle rotture di legami,
09:26al di là della morte.
09:28E se mettiamo in moto la nostra capacità di amare,
09:31riusciamo ad essere sempre uniti
09:33e riusciamo anche a superare tutte queste barriere.
09:36Il film è simbolico, chiaramente,
09:38perché c'ha riferimento anche a una cultura
09:41che è benetusca,
09:43la cultura delle persone che hanno abitato dove vivo io,
09:46prima di me,
09:48che è molto simbolica.
09:50Un popolo che sapeva scrivere,
09:53ma non ha scritto.
09:55E ha affidato alle immagini,
09:58ha scritto cose molto pratiche,
10:00non ha scritto quello che credeva,
10:02non ha scritto le storie.
10:04E ha affidato alle immagini,
10:06ai singoli delle immagini,
10:08i propri miti, le proprie storie,
10:10le proprie visioni.
10:12E quindi, confrontandomi con questa cultura,
10:16io non potevo non accettare il simbolo,
10:20che è una parola bellissima,
10:22io dico sempre...
10:24mettere le cose insieme,
10:26contrario di...
10:28il separatore.
10:34E quindi ho detto, vabbè,
10:36accettiamolo, questo sarà un film simbolico,
10:38forse è la materia più importante della mia stasera,
10:41visto che siamo qui di fronte a un asino
10:44che è arrivato al limite della strada,
10:47ha avuto un'immaginazione,
10:49ha deciso di volare,
10:51e quindi tutto è possibile, in qualche modo.
10:54Che è un film, soprattutto, libero.
10:56Libero questo film,
10:57che ci fa vedere che la bellezza
10:59non può essere un valore materiale,
11:01ma un valore originale.
11:03Alicia Rodante, grazie.
11:07Ragazza del festival.
11:08Finalmente.
11:11Abbiamo parlato di questa maglietta.
11:13Cenziana Velasco Vitani,
11:15che è l'artista che ha realizzato il manifesto.
11:17Grazie.
11:20Alessandro Marzoni di Lucia diceva,
11:22con quella modestia,
11:23un po' guerriera delle contadine.
11:25Avete parlato esattamente di tutto questo,
11:27della tua modestia,
11:28della tua...
11:29essere battagliera,
11:31e del tuo essere contadina,
11:33non potevamo di non darte
11:36il premio Lucia del Festival.
11:38Grazie.
11:40Grazie.
11:43Grazie.
11:51E infine c'è lo signor Nicola,
11:53che ho provato per te.
11:56Che bello!
11:58I FIORI!
11:59Il tuo nome!