«La canzone è una cannonata! Ora mi fermano per strada e vogliono farsi le foto con me». Massimiliano Schiavon, per tutti solo Max, titolare de La Folperia di piazza dei Frutti a Padova, è stupito ma felicissimo del successo sui social di «Al di là del banco». Un minuto di canzone dance, orecchiabilissima, in cui Max scorrazza per il centro storico padovano in sella a una bici cantando il refrain «Al di qua del banco stago un incanto co sta allegria de a me folperia». «L’idea era nata diversi anni fa da Francesco Sisco Giacomello ma non si era mai realizzata. A febbraio ci siamo rincontrati e abbiamo deciso che era arrivato il momento giusto, così è partita la produzione – ricorda Max che gestisce La Folperia con la sorella Barbara aiutato da tutta la famiglia - è vero, il testo è composto da poche parole, ma è stato difficilissimo trovare quelle giuste. Per la musica è stata una scelta di cuore, ascolto sempre dance ed elettronica anche se non vado in discoteca».Inaugurata nel 1977 da Guido Schiavon, papà di Max, La Folperia è uno scrigno della tradizione enogastronomica locale che ancora serve, secondo la storica ricetta, i polipetti bolliti e tanto altro. «Negli ultimi 15 anni c’è stato davvero un boom della Folperia – spiega il titolare - sarà anche grazie al lavoro della social media manager Alexa Rado, fatto sta che ci sono turisti dal Giappone e dalla Francia che ci conoscono, ci cercano e poi vengono ad assaggiare il folpo». (testo di Francesco Verni)
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