Il volo di Giorgia Meloni a Pechino, apertura alla Cina ma con piani trasparenti...

  • 2 mesi fa
Il volo di Giorgia Meloni a Pechino, apertura alla Cina ma con piani trasparenti...

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00:00Andare oltre. Superare le reciproche diffidenze. Inaugurare una nuova stagione. Con la Cina
00:08come con le sue imprese. Al tavolo della Grande Casa del Popolo, ad un centinaio di metri
00:14dal ritratto di Mao Zedong che campeggia su una piazza Tiananmen bollente ma invasa dai
00:18turisti, tutti cinesi, Giorgia Meloni prova a riscrivere una storia che ad un tratto sembrava
00:24archiviata. La visita della Premier è infatti il risultato di un'azione diplomatica lunga
00:29più dei dieci mesi trascorsi dalla formalizzazione dell'addio Nostrano alla Via della Seta.
00:35Le aperture. Un lavorio utile a chiarire soprattutto come le aperture italiane non vadano intese
00:41come una sorta di restaurazione dello status quo, ma, ha sottolineato a più riprese la
00:47Premier all'apertura del Business Forum assieme all'omologo Lichian quasi a porre delle condizioni,
00:52come un punto di partenza per una relazione più equa, più solida e meno basata sulle
00:57convenienze del momento. E cioè se l'Italia è, costretta, a strappare sulla Via della Seta
01:03perché non ne può più condividere l'impostazione, lo è anche perché la Cina talvolta prova a
01:08cavalcare, o peggio creare, quegli squilibri internazionali che minano i mercati. Pechino
01:14insomma, si è in passato mostrata un partner non del tutto affidabile per i paesi occidentali,
01:19non prendendo le distanze dalle azioni compiute da Vladimir Putin in Ucraina,
01:24giocando partite quantomeno singolari in Africa e agitando le acque dell'Indo-Pacifico con
01:30recriminazioni varie. Tutte crisi che non vanno d'accordo con la «stabilità» che la stessa
01:35Cina chiede di «iniettare» nel contesto internazionale. Il confronto tra imprese.
01:41Perché la stabilità ci sia, però, serve trasparenza. Non solo diplomatica ma pure
01:48industriale. Questo è infatti il perimetro d'azione entro cui Meloni chiede di agire
01:54anche alle aziende cinesi che ieri si sono confrontate con la controparte italiana guidata
01:58da Confindustria. Una cinquantina quelle presenti al forum, tutte lungamente verificate dalla nostra
02:05Intelligence, a cui Meloni ha ricordato come il da loro, temuto, ricorso al Golden Power da parte
02:10di Palazzo Chigi sia in realtà aggirabile, ma solo e soltanto a fronte di «forme virtuose,
02:16di partenariato e di piani di sviluppo industriale trasparenti e verificabili».
02:22Il solco entro cui muoversi è ampio ma definito. L'equilibrio.
02:26Strappi o ambiguità non sono ammessi. Il che, oltre alla stabilità a Roma come a Pechino,
02:33richiede anche un certo equilibrio nella gestione diplomatica. Qualcosa di paragonabile a quello
02:39mostrato nelle scorse settimane dall'Italia quando, nei documenti del G7, ha messo in
02:45guardia dalle «fazioni unilaterali» che potrebbero minare il commercio globale.
02:49Oppure alla disponibilità nostrana a soccorrere le aziende dell'automotive cinese contro i dazzi
02:55U.E. O anche all'attenzione nella gestione dell'esercitazione militare che si terrà dal
03:012 agosto nell'Indo-Pacifico. Una missione altamente simbolica richiesta da Tokyo alla
03:06NATO per mostrare la compattezza dell'alleanza su quel fronte, e che l'Italia interpreterà con
03:11la portaerea IKAVUR senza entrare nelle aree contese tra Giappone e Cina ne avvicinandosi
03:16allo stretto di Taiwan. Equilibrio e fiducia. Ovvero ciò che ha chiesto Meloni ieri e ciò
03:23che si aspetta Xi Jinping nel bilaterale di un'ora che si terrà oggi, subito dopo una
03:27visita privata della Premier alla città proibita.

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