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Ventotene, 29 lug. (askanews) - Paolo Virzì è stato tra gli ospiti del 29esimo Ventotene Film Festival dove ha ricevuto il premio Vento d'Europa. Il regista livornese è tornato sull'isola dove ha già girato Ferie d'agosto e l'ultimo lavoro Un altro Ferragosto sequel del film del 1996.

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Paolo Virzì:«Ho sempre amato Ventotene»
«In un certo senso si può dire che io ci abbia abitato, peraltro in due periodi molto distanti tra loro, uno era nel '95... A quell'epoca c'erano meno collegamenti con la terraferma, c'erano due o tre navi a settimana, non era facile come oggi andare avanti e indietro».

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Paolo Virzì: «Oggi la sala è solo una delle scelte possibili per vedere un film»
[caption id="attachment_2380290" align="aligncenter" width="1024"] Il regista Paolo Virzì (Getty Images)[/caption]

Dopo la premiazione e il dibattito con gli attori Laura Morante, Vinicio Marchioni e Anna Ferraioli Ravel è stato proiettato Un altro Ferragosto. Virzì, parlando del cinema italiano oggi e di bilanci di un'annata che ha visto il successo di Paola Cortellesi, ha detto che il modo di guardare i film è inevitabilmente cambiato.

«Adesso la sala è una delle tante occasioni, forse quasi di lusso, destinata a una porzione di pubblico quasi più di appassionati, mentre la vita di un film si misura sulla sua capacità di durare nel tempo". "Il pubblico mi sembra che abbia anzi un'occasione in più e le piattaforme sono anche un'occasione di vedere per me film del passato, capolavori, che prima non avevo».

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Nessuna anticipazione sul nuovo film
Nessuna anticipazione sul nuovo film che sta preparando, ma nell'anno in cui ha compiuto 60 anni e ha visto uscire al cinema il sequel del suo film di successo, facendo un bilancio  Paolo Virzì ha detto: «Ci sono tante cose che non rifarei della mia vita, anche tante scelte esistenziali, più che di film che sono come fare uno starnuto, sono un impulso irrefrenabile, ed è giusto farli se arrivano da un moto spontaneo, non c'è una ricetta che dice: 'Mi raccomando fai solo film belli', anche se uno ci spera sempre».

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Trascrizione
00:00Paolo Virzi è stato tra gli ospiti del 29° Vento Tennis Film Festival, dove ha ricevuto il premio Vento d'Europa.
00:07Il regista livornese è tornato sull'isola, dove ha già girato Ferie d'Agosto e L'Ultimo Lavoro, un altro ferragosto sequel del film del 1996.
00:15In un certo senso si può dire che io ci abbia abitato, e peraltro in due periodi molto distanti l'uno dall'altro.
00:25Una era nel 1995, quell'epoca c'erano un pochino meno collegamenti con la terraferma, ci si muoveva, c'erano due o tre navi a settimana.
00:42Non era facile come oggi andare avanti e indietro.
00:50Dopo la premiazione e il dibattito con gli attori Laura Morante, Vinicio Marchioni e Anna Ferraioli Ravel, è stato proiettato un altro ferragosto.
00:58Virzi, parlando del cinema italiano oggi e di bilanci di un'annata che ha visto il successo di Paola Cortelesi, ha detto che il modo di guardare i film oggi è inevitabilmente cambiato.
01:08La sala, la sala è una delle tante occasioni, forse una occasione quasi di lusso, destinata solo a una porzione di pubblico quasi più di appassionati,
01:25mentre la vita di un film la si misura soprattutto sulla sua capacità di durare nel tempo.
01:36E il pubblico mi sembra che abbia un'occasione in più.
01:41Per me le piattaforme sono un'occasione anche di rivedere grandi capolavori del passato, per esempio, che prima non avevo.
01:50Nessuna anticipazione sul nuovo film che sta preparando, ma nell'anno in cui ha compiuto 60 anni ha visto uscire al cinema il sequel del suo film di successo, facendo un bilancio.
02:01Tante cose non farei, delle cose della mia vita, riguardandole indietro ho detto mamma mia quante cazzate che ho fatto.
02:08Stiamo parlando di cose anche proprio scelte esistenziali, per cui forse, anzi è più importante quello, mi viene in mente più quello che parlare dei film.
02:21I film sono come fare uno starnuto, c'è un impulso irrefrenabile e quindi è giusto anche farli spesso se arrivano da un moto spontaneo.
02:37Per questo dico non c'è una ricetta, mi raccomando fai solo film belli, uno ci spera sempre.

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