Unisce arte, cultura, radici e territorio, «Sciaranuova Festival»: Teatro in vigna, con quattro spettacoli contemporanei in scena su un palcoscenico senza pareti, circondato da vitigni, pini secolari sul versante nord dell’Etna. Una quinta naturale di drammaturgia che in quest’ultima edizione ha gettato uno sguardo intimo e profondo sulle sfaccettature dell’animo umano.Un successo di pubblico, dopo l’apertura, affidata a Emma Dante, che ha raccontato con l’amore fatto di piccoli gesti con «Il Tango delle capinere», seguita dallo spettacolo «Sergio» di Francesca Sarteanesi, con chiusura affidata a «Il Nano, Calvino, la libertà» di Mario Perrotta, , omaggio alla lezione calviniana sulla libertà, e «Antropolaroid» di Tindaro Granata, sull’immaginazione, la musica e la memoria.«Si chiama “Altre Creature” l’edizione 2024. Sono spettacoli diversi per stile, linguaggio teatrale e drammaturgia. Testi contemporanei, a parte Italo Calvino – ha spiegato Ottavia Casagrande, al suo quarto anno come direttrice artistica del festival -. Tutti quanti, però, si concentrano sulle persone ai margini che spesso dimentichiamo o non sono rappresentate dal cinema, dalla televisione o dai giornali».«Sciaranuova» è il nome della tenuta vinicola dei Planeta - la famiglia di mecenati ideatrice nel 2015 dell’iniziativa culturale - che ha portato l’arte in una terra isolata, tra antichi terrazzamenti di viti. Nel vocabolario etneo sciara indica gli accumuli di scorie vulcaniche che si formano sulla superficie o ai lati delle colate laviche. Una lava incandescente, materia viva che si trasforma come il teatro. «Alla base del Festival c’è la volontà di aprire al pubblico questo luogo con la sua spettacolare vigna che accoglie anche due luminose opere d’arte contemporanea: una è intitolata a Ettore Majorana del collettivo artistico Claire Fontaine e l’altra “Fibonacci Sequence” di Mario Merz. Creando un contrasto straordinario tra l’arte, le viti e gli ancestrali muretti a secco», ha sottolineato Alessio Planeta, amministratore delegato delle aziende agricole Planeta.
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00:00L'edizione di quest'anno si chiama Altre Creature perché sono tutti spettacoli molto
00:23diversi per stile, linguaggio teatrale, drammaturgia, tutti però testi contemporanei, a parte Calvino,
00:34e molto diversi quindi in stile ma tutti e quattro si concentrano su delle persone ai
00:42margini, su delle creature, su degli esseri umani che spesso dimentichiamo, che non vengono
00:49rappresentati in altri mezzi tipo la televisione o i giornali o il cinema. Il Festival Cera Nuova
00:56è in un luogo particolare perché nella nostra vigna più alta, a 900 metri, sulle sponde del
01:03vulcano, alzando la testa si vede appunto la cima dell'Etna e quindi la cosa anche straordinaria è
01:10portare in un posto così gli appassionati di teatro, vedere centinaia di persone si arrampicano sull'Etna
01:18andando a visitare una piccola azienda vinicola dove trovano il teatro è veramente una cosa
01:25rara, una cosa strana di cui però noi siamo molto contenti perché proprio alla base del Festival
01:32di Cera Nuova c'è la volontà di aprire questo luogo che si chiama Cera Nuova, un posto dove
01:38c'è una spettacolare vigna e poi c'è anche delle cose importanti di arte contemporanea, ci sono due
01:45opere, una di Claire Fontaine e l'altra di Mario Mers, che sono due neon che illuminano di sera le
01:52vigne creando un contrasto straordinario tra l'arte contemporanea, la vigna, il muretto a secco che
02:00invece è qualcosa di ancestrale e di antico quindi sono delle serate belle dove poi ovviamente si fa
02:09tutto con un bicchiere di vino in mano, un vino dell'Etna e quindi l'Etna è diventato un posto al
02:15punto di vista vinicolo così importante, grande interesse da parte del consumatore, turismo in
02:22aumento e quindi anche la volontà da parte nostra di rendere vive queste aziende vinicole con delle
02:28offerte che vanno al di là della semplice degustazione e diventano invece delle esperienze
02:33culturali, si sta creando un piccolo circuito sull'Etna, anche altri colleghi hanno
02:39delle iniziative magari nel mondo della musica piuttosto che nella presentazione dei libri e
02:43quindi diciamo l'Etna diventa un posto dove non si ci limita alla visita delle
02:48bellissime vigne e cantine ma anche a passare del tempo libero.