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Parigi, 8 ago. (askanews) - Le costellazioni illuminano le nostre vite da lontano, ma sono anche tutte intorno a noi, anzi sono dentro di noi, noi ne siamo parte attiva. E lo si capisce vivendo l'esposizione dell'artista coreana Kimsooja, che alla Bourse de Commerce della Collezione Pinault ha dato una nuova dimensione allo spazio di Tadao Ando, mostrando in maniera clamorosa come si possa fare grande arte "senza opere", ma costruendo qualcosa che è non solo un mondo, ma molti universi insieme. Nella rotonda del museo parigino Kimsooja ha trasformato il pavimento in un grande specchio, e così facendo ha spalancato un'altra dimensione, che è certamente poetica, ma è anche visionaria, nella quale le cose che conosciamo cambiano prospettiva. E così la grande cupola diventa un abisso, e così il nostro rispecchiarci diventa una sorta di viaggio nello spazio lontano, lontanissimo e bellissimo. La Fondazione Pinault ha inviato l'artista offrendole "carte blanche" - carta bianca - e il risultato è questo progetto invisibile, invendibile, semplicemente meraviglioso: "To Breathe - Constellation". Che offra a tutti un'esperienza vera di cosa significa fare e vivere l'arte oggi, in un contesto che non deve per forza essere esperienzale.Nei piani superiori del museo sono esposte una sere di opere che fanno parte della collezione Pinault e che, anche qui, ci offrono la cifra di uno sguardo che sa cogliere le inquietudini del presente. Sotto il cappello del progetto "Le monde comme il va", si possono incontrare una delle celebri farmacie di Damien Hirst così come un grande Ballon Dog di Jeff Koons, ma anche una serie importante di Christopher Wool e le meravigliose foto di Wolfgang Tillmans dedicate al Concorde. Ma forse l'emozione più forte, e più difficile, la proviamo quando, nella sala dedicata ai Fantasmi del passato, ci imbattiamo nell'opera Him di Maurizio Cattelan, il suo famosissimo piccolo Hitler inginocchiato che ogni volta ci costringe a fare i conti con noi stessi, prima che con chiunque altro. (Leonardo Merlini)

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00:00Le costellazioni illuminano le nostre vite da lontano, ma sono anche tutte intorno a noi,
00:05anzi sono dentro di noi. Noi ne siamo parte attiva e lo si capisce vivendo l'esposizione
00:10dell'artista coreana Kim Sohya, che alla Burj del Commerce della collezione Pinot ha dato una
00:14nuova dimensione allo spazio di Tadao Ando, mostrando in maniera clamorosa come si possa
00:18fare grande arte senza opere, ma costruendo qualcosa che non è solo un mondo, ma molti
00:24universi insieme. Nella rotonda del Museo Parigino, Kim Sohya ha trasformato il pavimento in un grande
00:29specchio e così facendo ha spalancato un'altra dimensione, che è certamente poetica ma è anche
00:33visionaria, nella quale le cose che conosciamo cambiano prospettiva. E così la grande cupola
00:39diventa un abisso, e così il nostro rispecchiarci diventa una sorta di viaggio nello spazio lontano,
00:44lontanissimo e bellissimo. La fondazione Pinot ha invitato l'artista offrendole carte blanche,
00:50carta bianca, e il risultato è questo progetto invisibile, invendibile, semplicemente meraviglioso,
00:56Too Great, Constellation, che offre a tutti un'esperienza vera di cosa significa fare e
01:01vivere l'arte oggi, in un contesto che non deve essere per forza esperienziale. Nei piani superiori
01:06del museo sono esposte una serie di opere che fanno parte della collezione Pinot e che,
01:10anche qui, ci offrono la cifra di uno sguardo che sa cogliere le inquietudini del presente.
01:15Sotto il cappello del progetto, le mont come il va, si possono incontrare una delle celebre
01:20farmacie Damonhurst, così come un grande Balloon Dog di Jeff Koons, ma anche una serie
01:24importante di Christopher Woolf e le meravigliose foto di Wolfgang Tillmans dedicate al Concord.
01:30Ma forse l'emozione più forte e più difficile la proviamo quando, nella sala dedicata ai
01:35fantasmi del passato, ci imbattiamo nell'opera Him di Maurizio Cattelan, il suo famosissimo
01:40piccolo Hitler inginocchiato, che ogni volta ci costringe a fare i conti con noi stessi
01:45prima che con chiunque altro.

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