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CortometraggiTrascrizione
00:00E' stato senza dubbio uno dei grandi protagonisti delle Olimpiadi di Parigi, ed è uno degli
00:08sportivi più noti al mondo, ma anche un personaggio abbastanza particolare e unico. Stiamo parlando
00:13di Steph Curry, stella sorridente dell'NBA, a cui Dario Costa, giornalista esperto di
00:18basket, ha dedicato un'interessante biografia, edita da Sixty Six and Second.
00:22C'è una bellissima definizione che vorrei che fosse mia invece di Bruce Jenkins, che
00:26è una firma storica del San Francisco Chronicle, che già qualche anno fa, definendo Curry,
00:32aveva detto che Michael Jordan rimane il miglior giocatore di basket di sempre. Qualcuno ora
00:36ci mette anche LeBron James in quel ruolo, ma a prescindere, insomma, uno di questi due
00:39è il miglior giocatore della storia del basket. Steph Curry, però, è il giocatore più divertente
00:45della storia del basket, e effettivamente lo rimane, nel senso che credo che sia, oggi
00:49come oggi, probabilmente il giocatore che regala più emozioni, veramente più sussulti
00:54durante una partita di pallacanestro, e devo dire che anche all'Olimpiadi ne abbiamo avuto
00:58una discreta prova.
00:59Quelle quattro triple incredibili, negli ultimi minuti della finale olimpica con la Francia,
01:03sono destinate a restare nella memoria, e il tiro da tre è un po' il marchio di fabbrica
01:07di Curry, ma vedendolo giocare dal vivo, colpisce soprattutto il modo in cui si muove sul campo,
01:12e spesso si materializza sotto canestro, come se apparisse dal nulla.
01:15Una delle cose più interessanti, però, è capire che cosa succede prima di quel tiro,
01:19e prima di quel tiro di solito c'è appunto un movimento continuo per tutto il campo,
01:24e soprattutto la capacità di occupare una zona di campo che è, più o meno, giusto
01:28per essere un po' chiari, è diciamo quella che va dal centrocampo a un po' prima della
01:34linea del tiro da tre punti, e che prima, diciamo così, del successo di Steph Curry
01:39in NBA, era un'area sostanzialmente dove non si giocava, dove c'era un po' il preambolo
01:44dell'azione, si portava palla, ma non succedeva niente in quella zona.
01:47Da questa terra di nessuno parte la storia raccontata in Steph Curry, gioia e rivoluzione,
01:52che analizza la carriera, la vita, l'esposizione mediatica, i dubbi e gli atteggiamenti di
01:56un ragazzino che ha saputo diventare un campione senza snaturarsi troppo.
02:00La cosa che rende unico Steph Curry è che, diciamo, ha unito quel tipo di ossessivitÃ
02:04che, conosciamo bene, arriva, per esempio, da Michael Jordan, da Kobe Bryant, che sono
02:09da questo punto di vista gli esempi più lampanti di questo tipo di ossessività , di voglia
02:14di migliorarsi, di esplorare ogni aspetto del gioco.
02:17Ecco, Curry ce l'ha questo, ma rispetto a quei modelli precedenti è riuscito ad unire
02:23quella gioia quasi bambinesca di continuare a giocare a palla canestro, sembra un ragazzo
02:27che si diverte.
02:28In realtà , dietro a quei canestri, compresi quelli che abbiamo visto alle Olimpiadi, c'è
02:32un lavoro massacrante, un lavoro quotidiano.
02:34Un lavoro che però è tutt'uno con il sorriso, a volte aperto, a volte, soprattutto per gli
02:39avversari Beffardo, che resta, a oggi, la firma di Steph Curry.
02:44Sottotitoli e revisione a cura di QTSS