Stefano Accorsi e la moto veloce come il vento

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Stefano Accorsi è arrivato a Venezia come ospite della Lounge Campari della Mostra del Cinema non sul suo mezzo preferito. Tuttavia l'occasione è più che buona per parlarne. Il soggetto è, ovviamente, la moto ma c'è spazio anche l'auto. Si parte dai giri con sulle strade di montagna con una Ducati Multistrada Rally unica che ha una personalizzazione legata a un film che ha interpretato, Veloce come il vento.  "Andare in moto mi cambia lo stato d'animo. È un mezzo che ha la capacità di proiettarti altrove e poi si attivano molti canali emotivi. Non tutto deve essere comodo nella vita e la moto ti regala anche una sensazione di allerta che serve". Desidera fare altri film incentrati sul mondo dei motori che racconti anche qualcosa sul mondo di oggi. E sul pilota del cuore Valentino Rossi è al primo posto. 

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Transcript
00:00Stefano, buongiorno. Ciao, buongiorno. Benvenuto alla Lounge Campari, al Festival di Venezia.
00:19Grazie. Vogliamo parlare però di moto, di motori.
00:26Sei ad Autovelox, la nostra rubrica di Gazzetta dello Sport.
00:30Brutto nome.
00:32Abbiamo visto questa estate delle foto tue su Instagram sulla multistrada in mezzo alle Dolomiti. Che cosa combinavi?
00:40Ero sotto le Alpi, quella della Valle d'Aosta, e facevo dei bellissimi giri.
00:50Diciamo che quello per una moto del genere è il regno naturale.
00:55La cosa più bella è uscire dall'autostrada, perché è un pezzo di autostrada che ti tocca fartela se devi viaggiare in giornata.
01:06Ti diverti, quella è una moto fantastica, puoi andare da solo, in due, carico o scarico, te la godi in tutti i modi.
01:16Ho fatto quello che si fa con le moto, me le sono proprio godute e ci avrei passato tutta la vacanza se mi essi potuto.
01:25Stefano, la tua multistrada è un po' speciale, no?
01:29Sì, la mia multistrada è personalizzata.
01:32Intanto è una multistrada rally e poi c'è una piccola parolina che mi piace leggere ogni tanto, che è vacca boia.
01:38Perché mi ricorda un film che ho amato tanto, che è Veloce come il vento.
01:43Pensa che quella frase, in realtà c'era un'imprecazione un po' più scurrile.
01:50E sentivamo tutti che non ci sarebbe piaciuto dare questa connotazione a Loris De Martino.
01:56Il primo ciak del primo giorno, dopo però una bella preparazione, esce in una pausa fra due frasi un vacca boia.
02:04E quella roba lì diventa identificativa del personaggio.
02:09Ed è una frase che mi piace molto, vacca boia, boia vacca.
02:13Sono delle cose che mi piacciono, che raccontano anche molto la mia terra, che raccontano molti stati d'animo.
02:20E quindi mi piaceva avercela qua, sul manubrio, scritta così.
02:24Quando vai in moto, come deve essere il tuo stato d'animo?
02:29Guarda, quando vado in moto il mio stato d'animo può essere in tanti modi, perché so che la moto poi me lo cambia.
02:35Cioè la moto ha questa grande peculiarità.
02:39Anche in un tragitto urbano, ogni tanto parti ad un semaforo e cominci ad assaporare la libertà, la voglia di viaggiare.
02:49Progetti nuovi viaggi, ti ricordi di viaggi che hai fatto.
02:53Cioè la moto ha veramente la potenza di proiettarti verso un terreno che è molto più libero, se vogliamo, rispetto a quello che può essere con un'automobile.
03:05Non ha niente a che fare con uno scooter.
03:07Infatti per quello, non tutto deve essere comodo nella vita e secondo me, per come la uso io, io in città preferisco andare in moto che usare uno scooter.
03:17Per questi motivi, perché mi proietta altrove.
03:19Quando eri in montagna quest'estate e andavi a girare per le Alpi, che cosa ti ha portato a pensare alla moto?
03:26E se pensavi già al viaggio successivo, a quale e dove vorresti andare?
03:31Allora, intanto avrei voluto rifare il Tour des Grandes Alpes, che è quello che fai a piccolo San Bernardo, passi Chamonix, poi passi in Svizzera e poi scendi dal Gran San Bernardo che avevo già fatto e mi era piaciuto tantissimo.
03:44Devo dire che i passi alpini sono le cose più emozionanti che ho fatto sicuramente con la moto e quindi pensavo molto a quel giro, che non sono riuscito a rifare quest'anno.
03:56E poi sai, la testa parte un po' come quando vai a correre, cominci a pensare a dei progetti, a delle idee, la tua mente torna su certe cose.
04:05Poi mi piace anche ascoltare la musica in moto, io non sono un purista che deve per forza... così come quando corro.
04:11Quindi si attivano, come dire, molti canali emotivi e sicuramente mi porta anche a pensare a progetti di scrittura, anche magari sui quali stai ragionando e aggiungi ogni tanto un tassellino, eccetera, eccetera.
04:25Però sicuramente adesso, appena torno a Milano nei prossimi giorni, appena ho un giorno libero, con questo mio amico appassionato di moto abbiamo già il giro dal Piacentino, già il giro dalla Liguria al Piapuane a tornare su.
04:37Nel senso che sono dei tempi che secondo me quando uno ogni tanto può farli devi farlo, la moto ti regala una sensazione di libertà e anche una sensazione di allerta, che sono molto importanti nella vita.
04:51Stefano, appunto la tua carriera è stata segnata da Veloce come il Vento anche, ti piacerebbe fare magari un altro progetto con la moto oppure l'auto, un'altra auto protagonista o su un pilota che particolarmente ti è piaciuto? Pensiamo anche a Brad Pitt, quello che sta facendo con la Formula 1.
05:15O Iwan McGregor, adesso esce il prossimo capitolo della sua saga. Sì, sì, mi piacerebbe fare qualcosa legato al mondo dei motori.
05:30Credo che la cosa importante siano sempre i personaggi in questi casi, nel senso che ci siamo resi conto con alcuni film sportivi come Veloce come il Vento, come Il Campione, cioè lo sport è raccontato talmente bene dalla televisione e ha a che fare con una passione talmente profonda nelle persone, radicata spesso da generazioni, che non puoi competere su quel terreno lì, devi andare sui personaggi.
05:52Devi essere credibile dal punto di vista della messa in scena sportiva, però devi lavorare sulla narrazione sui personaggi e questo è sempre cinema.
06:02Quindi sì, mi piacerebbe, ma mi piacerebbe che la storia avesse qualcosa a che fare con un pilota, ma che abbia qualche eco anche nel mondo in cui viviamo oggi. Mi piacerebbe che quello diventasse anche un mezzo per raccontare qualcosa d'altro legato al nostro mondo, al pianeta, a come sta cambiando, anche veramente a come esplorare il mondo oggi sia diverso da come poteva essere solo 15-20 anni fa.
06:29Ci si trova di fronte a cose diverse, mi piacerebbe unire questi due temi. Abbiamo fatto questo Festival a Firenze ultimamente che si chiama Planetaria, che è andato benissimo, la prima edizione, che continueremo a portare avanti sul cambiamento climatico e devo dire che è un tema dal quale non riesco più a prescindere, però siccome fondiamo scienza e arte, per esempio c'è questo scienziato che si chiama Stefano Mancuso che dice che più che pensare di stravolgere le nostre abitudini, possiamo pensare per esempio di piantare molti più altri.
06:59Ma lui è un esperto della materia, perché più alberi assorbirebbero più energia carbonica, per esempio, e creerebbero tutto un ecosistema molto specifico. Quindi io credo che si debba continuare anche, non si possa vivere cercando di privarsi di tutto quello che ci piace o con il quale abbiamo convissuto finora, ma si deve trovare un equilibrio sensato tra quello che siamo noi e il mondo in cui viviamo che fa sempre parte di noi comunque.
07:27L'ultimissima cosa Stefano, hai un pilota del cuore?
07:58Ce ne sono stati altri, assolutamente emblematici, che ci hanno toccato l'anima, però perché erano un po' degli eroi solitari o degli eroi maledetti, quello che è riuscito a fare Valentino, credo che nessun altro sia riuscito a farlo, per il mondo proprio dei motori.
08:16Grazie.
08:17A te grazie.
08:18Buona moto.
08:19Grazie.

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