• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00C'è un grande percorso per arrivare a certi traguardi, con molti sacrifici, anche botte
00:12perché io quando giocavo a Messina c'erano i giocatori più grandi di me e certe volte
00:19prendevo anche delle sculacciate, portavo anche le bolse degli altri, questo era l'esempio
00:25che dimostravano il giocatore più affermato, io ero un ragazzino e quindi mi adattavo alla
00:32vita. Quindi c'è stato un bel percorso da Messina, dalla C2, quindi sono stato sette
00:39anni, vincendo due campionate, classifichi conieri, poi alla fine c'è stata questa richiesta
00:45della Juve perché a me l'ultimo anno di Messina c'erano state tante squadre che mi
00:50voleva in Napoli, nel Torino, tante squadre, essendo anche tifoso della Juve ho scelto questa
01:01richiesta della Juve, mi trasferì a Torino, per me era una cosa emozionante, tifoso della
01:08Juve, giocare nella Juve, il contatto con Agnelli, Gian Agnelli che mi chiamava ogni
01:15mattina durante i ritiri, tutte queste persone per me era un mondo completamente diverso,
01:22quindi io che venivo da Messina volevo giocare solo al pallone. Quell'anno della Juve ho
01:28cercato la prima partita contro il Bologna, pareggiamo 1-1, Zoff dopo la partita mi disse
01:34Toto tu devi giocare come ti senti nella Juve, esprimiti così, non pensare di avere la maglia
01:40bianconera, perché poi la maglia addosso ti pesa molto, la paura veramente, lui mi ha
01:46detto così, io in quel momento ho detto sì, allora ho giocato come mi sentivo, come se
01:51ero libero, senza stress, mi sono sbloccato e quell'anno sono riuscito a vincere Coppa
01:56Eva, Coppa Italia e ci fu la convocazione all'ultimo, il 22 perché a Furodi Popolo,
02:04stampa, vicini all'ultimo mi convocò e fece parte di un gruppo straordinario, credo che
02:10forse è una delle migliori nazionali al mondo.

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