• 2 mesi fa
A Faenza a acqua e fango hanno invaso le strade di Borgo Durbecco e via Cimatti, un unico quadrante urbano sulla sponda destra del fiume Lamone, in prossimità della confluenza del torrente Marzeno, che da Modigliana scende a valle fino al punto in cui il fiume dopo aver ricevuto le acque del suo affluente, ha rotto l’argine, nella notte tra il 18 e i 19 settembre. È un copione già visto, la stessa cosa era accaduta nel maggio del 2023 prima di entrambi gli eventi alluvionali che avevano segnato la primavera dello scorso anno. Vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile sono al lavoro senza sosta con le idrovore ma anche sui gommoni: ai piani alti delle abitazioni i cittadini sono di fatto bloccati ed è necessario il trasporto di viveri e altri beni di prima necessità oltre che di assistenza per i più bisognosi. Al pian terreno invece i residenti stanno rivivendo lo stesso incubo dello scorso anno. Le abitazioni che avevano resistito ora sono state invase dalle acque, molti residenti che avevano appena terminato i lavori di restauro devono rifare tutto da capo. «Incredibile – spiegano alcuni residenti di via D’Azeglio – lunedì avevano visto le previsioni del tempo. Metteva pioggia, come del resto è normale accada in settembre. La Protezione civile ci ha consigliato di evacuare e abbiamo subito capito che l’incubo bussava alle nostre porte». 

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